«Voglio giustizio, niente pietà»

«Siamo poveri ma onesti, non possono essere accusati di una cosa che non hanno fatto» «Siamo poveri ma onesti, non possono essere accusati di una cosa che non hanno fatto» «Voglio giustizio, niente pietà» La madre-, erano da me, non sono colpevoli ALESSANDRIA. Por tutti adesso è la «casa dei killer». Sulla statale per Alessandria, quel condominio bianco è «piantonato» dalle telecamere. «Quella donna stamattina non ha neanche potuto uscire a fare la spesa. L'ha detto a mia madre, ha paura che la linciano per strada». Un amico di Paolo, Sandro e Sergio, racconta la solidarietà tra donne, tra le madri di famiglie con troppi figli da allevare. «La mia piange sempre da quel giorno che li hanno presi. Per loro, ma anche per quella donna». Giulia Furlan, 50 anni, ieri ha voluto raccontare al Tg3 la sua storia, sempre «piegata» dal lavoro e dalla vita. A 11 anni lavava la biancheria a casa di un maresciallo e per arrivare al bordo del mastello le mettevano sotto i piedi uno sgabello. Poi il padre disoccupato decide di trasferirsi in Piemonte in cerca di un lavoro e si ferma prima a Voghera. Giulia Furlan, la più grande di nove fratelli, mantiene la famiglia. Si spostano poi a Torre Garofoli, la frazione dove abita il cugino scagionato. «Siamo poveri, ma onesti dice mamma Furlan -. La mia storia? Ho mantenuto la famiglia, ho sempre dato da mangiare ai miei figli. Andavo a comprare a debito: sa cosa vuol dire andare a bottega senza soldi?. Non parlo per farvi impietosire, la pietà non l'ho mai voluta da nessuno». «Quella donna si spacca la schiena a fare le pulizie alla stazione - raccontano gli amici dei ragazzi Furlan -, non capiscono quelli che stanno bene cosa vuol dire quella vita». «Se i miei figli sono colpevoli, pagano - piange Giulia -. Ma non sono colpevoli perchè erano qua, come fanno ad essere colpevoli?». Ancora lacrime, poi raccoglie tutte le forze per difendere quei figli che qualche problema, forse, Il fratello maggiore interrogato in serata «In procura ci hanno chiusi in una stanza per parlare fra noi» l'hanno dato: c'era stata quella rissa alla stazione, quei sassi. «Sì, ma i sassi li hanno gettati agli ultra del Milan - racconta Mino l'amico del cuore -: loro gettavano le lattine e allora per difenderci tiravamo i sassi. Ma a quelli dai finestrini che lanciavano lattine, non ai treni che passavano». Questi i precedenti dei ragazzi Furlan, qualche cassonetto bruciato, e i sassi ai milanisti. Ma ci sono anche gesti da ricordare come per Andrea che non sa nuotare: «Due volte Sergio mi ha salvato la vita. Una volta in piscina e l'altra allo Scrivia: stavo annegando». «Non sono certo ragazzi di buona famiglia - dice qualcuno - ma non sono mostri. E' facile accusarli perchè sembrano i colpevoli perfetti: pochi soldi, qualche precedente e lavori occasionali. Uno di loro ascolta musica «techno». «Lo senti arrivare da lontano con la radio della macchina - raccontano gli amici -: è Sandro gli piace la musica da discoteca». Paolo è diverso: «Lui ascolta quella musica vecchia, anni '60, '70 e i Pink Floyd». Ricordi di amici, di quelli che li conoscono da anni. E intanto Giulia con il marito, e gli altri figli, e Franco, il più anziano, 30 anni, sono a casa per cercare di ricostruire la serata del 27 dicembre, quando è morta Letizia Berdini per quel sasso. Franco racconta cosa è accaduto mercoledì in procura. «Ci hanno chiusi tutti e cinque in una stanza perchè ci chiarissimo tra noi». C'è l'accusa di Gabriele: «Li ho sentiti mettersi d'accordo su cosa raccontare di quel pomeriggio». «Ma su una sedia - aggiunge Franco (che in serata è stato portato in caserma per un interrogatorio) - abbiamo visto un maglione, sembrava che sotto ci fosse un registratore. Ho parlato io e ho detto ai miei fratelli: se sapete qualcosa, ditelo». Ma i fratelli in carcere a Voghera hanno sempre negato e continuano a negare di aver lanciato le pietre. «Lo giuro i miei figli, erano qua». La difesa di Giulia Furlan è disperata, ma è più ferma quando dice: «Non voglio pietà, solo giustizia». Andrea. Filippo e Tristano annunciano la morte del padre Alvise Nicolls di Robllant Vietato ai deputati l'incontro nel carcere con Tommaso, Nicola. Teodora, Sebastiano e Edmée. — Firenze, 16 gennaio 1997. Alessandra, Moira e Alessandra ricordano con affetto il carissimo ALVISE. Maria Luisa Mattinilo, con Anna e Salvatore, è vicina ad Andrea, Filippo e Tristano nell'affettuoso ricordo di ALVISE. ALESSANDRIA. Il deputato di Forza Italia, Franco Stradella, ha tentato ieri di incontrare i fratelli Furlan nel carcere di Voghera. Ma non gli è stato possibile. «Sono andato a Voghera per cercare di rendermi conto di una situazione così controversa», ha raccontato. «Purtroppo il direttore mi ha fatto presente che era possibile, se volevo, visitare il carcere, ma che non poteva permettermi di incontrare i tre fratelli: in primo luogo perché erano sottoposti ad interrogatorio per l'udienza preliminare e poi perché non è possibile, neanche ad un parlamentare, incontrare persone che sono solo in stato di ferino di polizia giudiziaria». — Roma, 17 gennaio 1997. Il Presidente, l'Amministratore Delegato, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, i Dirigenti e i dipendenti tutti della Editrice La Stampa SpA prendono parte al dolore di Andrea di Robilant per la morte del padre Alvise Nlcolis di Robllant — Torino, 17 gennaio ,997. Paolo Paloschl è vicino ad Andrea di Robllant per la morte del PADRE. La Direzione e la Redazione de La Stampa prendono viva parie al dolore del collega Andrea per la perdita del padre Alvise Nlcolis di Robllant [r. cri.] — Torino, 17 gennaio 1997. Carlo Rossella si stringe con affetto ad Andrea per la morie del PADRE. Luigi La Spina si unisce al dolore di Andrea per la perdita del PAPA'. Vittorio Sabadln abbraccia Andrea in questo momento di grande dolore. Paolo Passerini è strettamente vicino ad Andrea per la perdita del caro PAPA'. Emilio Pucci si unisce al grande dolore dell'amico Andrea. I Colleglli e Amici della Redazione Romana sono vicini ad Andrea e alla famiglia Ugo Magri Emilio Pucci Ruggero Conteduca Enrico Singer Flavia Amabile Giovanni Bianconi Maria Grazia Bruzzone Fulvia Caprara Filippo Ceccarelll Maria Corbl Daniela Daniele Pierluigi Franz Massimo Giannini Massimo Gramellinl Francesco Grlgnettl Paolo Guzzantl Roberto Ippolito Francesco La Licata Stefano Lepri Liliana Madeo Igor Man Fabio Martini Raffaello Mascl Maria Teresa Meli Augusto Minzollnl Paolo Patruno Antonella Rampino Alberto Raplsarda Simonetta Roblony Francesco Santini Plergugllelmo Serantonl Lietta Tornabuonl Marco Tosattl Giuseppe Zaccaria Ernesto Baldo Paola Decina Lombardi Giancarlo Fossi Aldo Rizzo Giovanni Corsi Enrico Zanetti Valerlo Battloll Rocco Cuccarese Franco De Arcangells Giancarlo (annone Giovanni Moretti Massimo Scarsella Massimiliano Tavana. A La Spezia e Varese altre auto colpite LA SPEZIA. Continuano i lanci di sassi dai cavalcavia. Ieri ne ha fatto le spese una donna che viaggiava sull'autostrada Livorno-Sestri Levante, in direzione di Genova. Il «tiro» è avvenuto intorno alle 15 mentre Saveria Bufalini affrontava il cavalcavia Luni-Mare tra Sarzana e Carrara. Il sasso ha colpito il parabrezza della sua Polo. La donna, in stato di choc, si è fermata poco dopo al casello di Santo Stefano Magra ed ha segnalato il fatto al personale in servizio. Paura anche per una donna a bordo di una Fiat Uno, proveniente da Varese in direzione di Milano: é stata colpita da un sasso lanciato da un cavalcavia nei pressi dell'area di servizio Brughiera Ovest, sull'Autostrada dei Laghi. La don.ia è riuscita a mantenere l'auto sulla carreggiata e ha dato l'allarme poco dopo. [d. b.] L'ex ministro Ferri «Ingabbiamo i ponti» MASSA CARRARA. Il sindaco di Pontremoli ed ex ministro dei Trasporti, Enrico Ferri, «ingabbierà» il ponte che si trova nel territorio da lui amministrato contro il ripetersi del lancio di sassi dai cavalcavia e ha proposto agli altri sindaci di fare altrettanto. Secondo Ferri, un' intelaiatura di ferro a maglie strette che formi una sorta di galleria servirà da protezione contro tutti coloro che decidoi no di lanciare sassi. [d. b.] V Antonella Mariotti Si stringono ad Andrea: Piero Abrate Piercarlo Alfonso»I Claudio Altarocca Gabriele Beccarla Roberto Bollato Enrico Benedetto Chiara Berla di Argentine Ugo Bertone Gian Paolo Boetti Nevio Boni Cristina Caccia Stefanella Campana Mimmo Candito Laura Carassal Armando Caruso Aldo Cazzullo Giovanni Cerniti Giuliette Chiesa Alessandra Comazzl Roberto Condlo Darlo Corredino Silvano Costanzo Fiorenzo Cravetto Darlo Cresto-DIna Lorenzo Del Boca Alain Elkann Claudia Ferrerò Claudio Gallo Fabio Galvano Carlo Glaldl Luigi Grassla Osvaldo Guerrieri Aldo Lamanna Gad Lerner Giorgio Lombardi Francesco Manacorda Marco Marcilo Maria Teresa Martinengo Cesare Martinetti Susanna Marzolla Fernando Mozzetti Emanuela Mlnuccl Stefania Mirettl Damarlde Moccla Alessandro Mondo Paolo Querlo Domenico Qulrlco Roberto Reale Cesare Roccatl Gabriele Romagnoli Renato Romanelli Gianni Romeo Sergio Ronchetti Salvatore Rotondo Valerla Sacchi Pierangelo Sapegno Gianluigi Savio Cynthla Sgaralllno Raffaella Slllpo Fabio Squillante Luigi Sugllano Guido Tlberga Antonella Torra Mario Tortello Luca Ubaldeschl Maria Valabrega Mario Varca Marinella Venegonl Agnese Vigna Giuseppe Zaccaria Marco Zatterln Armando Zeni. Gli Amhl di Società Cultura e Tuttollbrl sono affettuosamente vicini ad Andrea: Mlrolla Applottl Maurizio Assalto Mario Baudino Giorgio Calcagno Luciano Gsnta Carlo Grande Marco Nelrottl Nlco Orango Bruno Quaranta Alberto Slnlgaglia Piero Sorla Sergio Trombetta Bruno Ventavo!!. NEPR■ wil tre fratelli accusati di essere i «killer dei sassi». Gli agenti chiamano il procuratore, Aldo Cuva, che senza sapere dell'iniziativa dei Furlan, perde le staffe. «Che avete fatto? Non dovevate fermarli ora». «Volevamo solo dire dov'eravamo e cosa facevamo la sera dei sassi». A verbale la deposizione. Paolo: «Quella sera ero in palestra con...», il testimone però smentisce. Siamo a giovedì 9, la sera della diretta. Verso la fine della trasmissione (la telefonata «Sono lì vicino a voi» è già arrivata), Paolo è al «Bowling di Tortona»: fa cenno agli agenti che sono nel locale di uscire nel retro e nel cortile dice: «Sai, mi sono ricordato che non ero in palestra». Tra i poliziotti è sconcerto. Nessuno tra le forze dell'ordine li aveva mai contattati: le loro dichiarazioni per fornire un alibi su quella sera, rilasciate senza richiesta, alimentano i sospetti. Vengono concessi i permessi per le intercettazioni telefoniche. Peccato che a casa Furlan la Telecom abbia staccato i telefoni per problemi di pagamento. L'unica frase che, secondo la procura, li incastra è quella della sorella di Paolo Bertocco, che dice a un'amica: «Gabriele potrebbe sapere qualcosa». Martedì 14, ore 21, da Tortona i carabinieri «schizzano» a Torino e riportano il procuratore in città. Ieri sera, un carabiniere è rientrato a Palazzo di Giustizia con la valigia dei dispositivi per le intercettazioni, [a. m.] In alto la madre dei tre presunti killer dei sassi, Giulia Furlan 50 anni A sinistra il condominio bianco in statale per Alessandria 4 dove vive la famiglia avv. Edmondo Floreale A funerali avvenuti lo annunciano la moglie, la figlia, il genero, i nipotini e la sorella. — Plnerolo, 18 gennaio 1997. Il Rotary Club di Plnerolo partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa del Socio Onorario P.H.r. avv. Edmondo Floreale — Plnerolo, 18 gennaio 1997. Gianni e Laura Prlotto ricordando con grande affetto e stima I' avv. Edmondo Floreale — Pinorolo, 18 gennaio 1997. Il Consiglio dell'Ordine Avvocati e Procuratori di Plnerolo e tutti gli Iscritti partecipano vivamente al dolore della famiglia per la scomparsa del collega avv. Edmondo Floreale — Pinerolo, 18 gennaio 1997. RINGRAZIAMENTI David Olivero unita a parenti tutti, nell'impossibilità di farlo personalmente, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato personalmente o per iscritto, avverte che sabato 25 gennaio 1997 ore 9,30 sarà celebrata una S. Messa di Trigesima, Chiesa Sacro Cuore di Gesù via Nizza 56. — Torino, 16 gennaio 1997. ANNIVERSARI 1990 1997 Domenico Saperti Ricordandoti sempre. 1985 1997 COMMENDATORE Ermenegildo Maggiora Vivi sempre in noi, come noi viviamo in te. 1997 Roberto Marcone Nei miei pensieri ogni giorno. Mamma. S. Messa Santissimo Redentore il 18/1 ore 18. 1995 1997 Giacomo Brizio Grazie Signore di avermi creata, fatta cristiana, unita a GIACOMO per sempre: è questa la mia prima preghiera del mattino. Laura. Grata a quanti vorranno ricordare il mio amato GIACOMO con preghiere e la partecipazione ad una S. Messa. — Torino, 18 gennaio 1997. 1994 1997 Giuseppe Di Mirto Con infinito rimpianto sei sempre presente nel cuore e nei pensieri dei tuoi cari. La Messa Anniversaria sarà celebrata sabato 18 gennaio alle ore 17 nella Parrocchia S. Maria di Testona. — Moncallerl, 18 gennaio 1997. 9° ANNIVERSARIO Giovanni Settime La famiglia lo ricorda a quanti lo conobbero. — Revello, 18 gennaio 1997. 1986 1997 prof. Alessandro Cipri Rimpiangendoti. 1996 1697 Michela Bertero Campiglio S. Messa 19 gennaio ore 11 S. Giovanni Bosco.