Duemila voci di rabbia all'aeroporto

Duemila voci di rabbia all'aeroporto Duemila voci di rabbia all'aeroporto REGIONI ALIMENTAZI0NE % TRASFORMAZIONE % DIRETTA ^ ITALIA SETTENTRIONALE 16.508 61,96 66.533 84,91 I ITALIA CENTRALE 3373 12,66 4164 5,31 I ITALIA MERIDIONALS 3932 14,76 5907 7,54 ITALIA INSULARE 2831 10,62 1752 2,24 / TOTALI 26.644 100,00 78.356 100,00 «Sì, ma quello è acqua, è latte che arriva dall'Est e che i caseifici pagano 200 lire», dice un altro allevatore, addosso la tuta blu che usa quando va per i campi. Poi racconta di un Tir fermato al Brennero con latte austriaco targato Centrale del latte di Napoli. Prova provata della più nera speculazione, fatta anche di finanziamenti europei arrivati su quote latte certificate ma mai prodotte. E di latte venduto in nero, senza controlli di genuinità. Soprattutto senza tasse. «Oramai non conviene più fare l'allevatore», scuote la testa Sergio Giudici, che era partito venerdì mattina da Osio Sopra e che pensava di fare un giro per Milano col suo Massey Ferguson rosso, a strombazzare sotto il Pirellone. E invece non si è più mosso. «Gli darei un bacio al signor questore di Milano. Grazie a lui ha messo in moto tutta l'Italia», se la ride. Ma per poco: «Fare l'agricoltore è come fare il prete, ci vuole passione. Io quando la notte esco di casa non vado a puttane, vado in stalla a mungere. Ogni notte, ogni festa che Dio comanda». La festa adesso è qui, per una lotta che sembra una vacanza. Con le forme di parmigiano, il vino, il caffè, la pasta calda che non si sa da dove arrivi ma c'è. Per tutti, perché in questi momenti si divide tutto. Anche un posto sul trattore la notte, col motore che viene acceso ogni ora per far partire il riscaldamento. La polizia sta a guardare. Alle 13 scorta un sindacalista che era arrivato fino a qui per cercare di capire questo movimento nato dal nulla. Si prende una bordata di fischi, lo sbeffeggiano. E gentilmente lo spingono via. Passano due consiglieri di An, ma si perdono nella folla. Bandiere della Lega non se ne vedono, ma è Bossi - che passa nella notte per un saluto - a farla da padrone. «Sono gli unici che fanno qualcosa», dicono tutti. A braccia aperte viene accolto il parroco di Novegro. Alle 8 e mezzo celebra la messa tra i trattori. Poi benedice i vitelli, che è Sant'Antonio abate, protettore degli animali. Al prete gli allevatori chiedono l'intervento del cardinal Martini. A tutti i santi si rivolgono invece i passeggeri di Linate, su e giù per viale Forlanini che quando arrivano al blocco sono un po' nervosi. Qualcuno si prende un fischio. Jerry Cala atterrato da Roma un , ELABORAZIONE ASSOLATTE mare di applausi. «Si vede che è il mio pubblico», sorride. Poi alla telecamera che gli ronza sul naso regala la sua solidarietà per i manifestanti: «Se sono così in tanti avran bene ragione. Mi auguro che producano più latte, comunque io non ne bevo». A lui va bene. Dopo 500 metri un taxista generoso lo carica e se lo porta via. Altri taxi, automobili e camion rimangono in fila per tutto il giorno. Fino a sera, quando la buona volontà degli allevatori rallenta i blocchi, almeno quelli davanti all'aeroporto. Piero Volpi della azienda Dal Maggioni vicino a Bergamo è uno di quelli che la protesta la spiega in poche parole: «Vogliamo sapere quanto latte viene prodotto realmente e perché nelle zone depresse, che poi sarebbe dalla Toscana in giù, non hanno le quote latte». Dal governo, alle 13, arriva una proposta: mutui agevolati fino a 20 milioni per chi deve pagare le multe. E' un contentino che non piace a nessuno. «Vogliono dividerci, ma non è così che si affronta il problema», taglia corto Aldo Bettinelli, leader dei comitati. In serata vola in prefettura, sogna di arrivare a un tavolo di trattative. Poi invita gli agricoltori del Nord alla battaglia per il «latte bollente». A partire da quelli di Verona fermati dalla polizia a Montichiari con i loro 200 trattori. Comitiva di giapponesi costretta a portare la valigia per cinque chilometri

Persone citate: Aldo Bettinelli, Maggioni, Piero Volpi, Sergio Giudici