La guerra del latte blocca Linate

la guerra del latte blocca Linate la guerra del latte blocca Linate Lunga giornata di tensione, poi la tregua ministri ha approvato un disegno di legge per razionalizzare e semplificare le norme sulle quote latte. Le modifiche prevedono un ampio trasferimento di funzioni alle Regioni e Province autonome, cui vengono attribuite tutte le competenze amministrative in materia; l'introduzione di certificati individuali per l'assegnazione delle quote ai produttori; misure per migliorare la posizione dei produttori che hanno subito riduzioni delle quote individuali; l'istituzione di bacini regionali e maggiore mobilità nel trasferimento delle quote. Ma il ministro delle Risorse agricole, Michele Pinto, ha anche illustrato al governo un piano di intervento per «ammortizzare» il colpo dei 370 miliardi di multe che gli allevatori devono pagare entro il 31 gennaio: credito agevolato, premi commisurati alla perdita di reddito delle aziende, riassegnazione a prezzo agevolato di quote a favore dei giovani agricoltori, premi alla riduzione dei capi nelle aree di maggiore produzione. Confederazione italiana agricoltori pensano in fondo che quelle delincate dal governo possano essere vie d'uscita accettabili, pur turandosi il naso. Tra poche settimane, infatti, ci si troverà di fronte ai conti della campagna lattiero- casearia '96-'97 e arriveranno altre multe, che difficilmente potrebbero essere scaricate sullo Stato, anche perché dall'Ue è già arrivato un altolà: «Un governo non può sostituirsi agli allevatori nel pagamento delle multe senza violare le regole comunitarie», ha detto il portavoce del commissario europeo per l'agricoltura. Ma nel fronte delle organizzazioni ci sono delle falle: in contrasto con il vertice nazionale la Coldiretti di Milano e Lodi ha proclamato la disobbedienza fiscale contro le quote latte. E mentre nelle sedi romane ogni eventuale nuova decisione è ormai rimandata a lunedi a Milano è in programma per domani una massiccia manifestazione della Lega a sostegno degli allevatori. Legge e programmi non sono però sembrati sufficienti ai manifestanti di Milano: «Queste misure sono una provocazione per dividere il fronte degli allevatori», ha commentato Aldo Bettinelli, il leader della protesta. Più disponibili le organizzazioni agricole, che riservandosi un più approfondito esame del provvedimento, prendono atto dei passi avanti compiuti dal governo, anche se non li considerano ancora sufficienti. Scavalcate dalla protesta autonoma Coldiretti, Confagricoltura e Vanni Cornerò

Persone citate: Aldo Bettinelli, Michele Pinto, Vanni Cornerò

Luoghi citati: Lodi, Milano