«Prodi "ricatti '' Bertinotti»

«Prodi ' 'ricatti '' Bertinotti» «Prodi ' 'ricatti '' Bertinotti» OXFORD. «E' giunta l'ora che Romano Prodi si mostri all'opinione pubblica internazionale più decisionista, tenendo a freno un alleato scomodo, se non addirittura pericoloso, come Fausto Bertinotti. Anzi, farebbe bene a "ricattare" Bertinotti». E' questa l'opinione dello storico Denis Mack Smith, considerato uno dei maggiori conoscitori stranieri delle vicende del nostro Paese, il quale si augura che il presidente del Consiglio «possa continuare a governare a lungo e portare l'Italia in Europa, proseguendo così l'incisiva opera di risanamento avviata». Se Prodi intende durare - ha aggiunto - «dovrà considerare la possibilità di "ricattare", almeno un pochino, Bertinotti, nella convinzione che il leader comunista senza il presidente del Consiglio non ha un grande futuro». [AdnKronos] debiti. Comprando la Stet dall'Iri, il Tesoro ha raddrizzato momentaneamente la situazione finanziaria del gruppo pubblico e ha garantito di gestire direttamente la privatizzazione. Ottenendo la proroga da dicembre 1996 a giugno 1997 della riduzione dei debiti, Ciampi si è anche impegnato a far vendere all'Iri le società Seat, Autostrade e Finmare e la partecipazione nella Banca di Roma. Ma queste operazioni non sono decollate. E lunedì prossimo Van Miert chiederà perciò a Ciampi un chiarimento. Solleciterà spiegazioni sul futuro della Stet dopo la bocciatura del decreto. Chiederà notizie sulla sua privatizzazione, per ora impossibile a causa del mancato varo della legge sull'autho- rity (l'organo di garanzia del settore). Si informerà sui tempi previsti per le altre privatizzazioni. Ciampi dovrà fare un grande sforzo di fantasia per proporre iniziative concrete che dimostrino che la volontà del governo è davvero quella di ridurre la presenza pubblica in economia. Comunque, il presidente del Consiglio Romano Prodi si sente tranquillo: vanta un vecchio legame con Van Miert ed è sicuro di essere in grado di spiegargli che la bocciatura del decreto non cambia nulla per la Stet. In attesa dell'incontro a quattr'occhi tra Ciampi e il commissario europeo, ieri il Consiglio dei ministri non si è occupato, come sembrava invece più che probabile, dell'affare Stet. Perciò non ha

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