La bandiera di Arafat sventala su Hebron di Aldo Baquis
La Knesset approva l'accordo. Si dimette il ministro Begin jr. La destra: tradita la nostra ideologia La Knesset approva l'accordo. Si dimette il ministro Begin jr. La destra: tradita la nostra ideologia La bandiera di Arafat sventala su Hebron I laburisti aiutano il governo in Parlamento Netanyahu: difenderemo tutti gli insediamenti fra noi e i palestinesi che prima non era menzionata, lasciano a Israele la prerogativa di stabilire l'ampiezza dei futuri ridispiegamenti nei Territori ed estendono nel tempo la loro realizzazione, cosa che ci consente una maggiore capacità di manovra». Netanyahu ha quindi affermato che fra le righe degli accordi di Oslo si celavano intese verbali raggiunte dai governi laburisti con Arafat, secondo le quali le mete da raggiungere erano la rimozione dei coloni da Hebron, la spartizione di Gerusalemme e infine la costituzione di uno Stato palestinese. Il Likud - ha aggiunto - pur accettando gli accordi di Oslo, procede invece in una direzione ben diversa: i palestinesi possono aspirare ad un'autonomia amministrativa e non a una piena sovranità. «Non siamo stati eletti - ha spiegato in serata Netanyahu in un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione - per ritirarci alle linee del 1967 e creare uno Stato palestinese». ((Abbiamo intrapreso un percorso - ha concluso - diretto verso la pace e la sicurezza: per noi e anche per i palestinesi». Aldo Baquis Il premier Israeliano Netanyahu durante la movimentata seduta del Parlamento nella quale si è votato l'accordo con i palestinesi sul ritiro dalla città di Hebron
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