I fascini e colori di Paulucci

Al Centro La Tesoriera in corso Francia Al Centro La Tesoriera in corso Francia I fascini e colori di Paulucci Una mostra dedicata a Enrico Paulucci, uno degli artisti del secolo più conosciuti ed amati dal pubblico torinese. Il Centro Arte La Tesoriera in corso Francia 268, a pochi isolati dalla villa omonima, ospita per la seconda volta - in occasione della manifestazione «I docenti dell'Accademia Albertina. Incontri nelle gallerie» promossa dall'Associazione Piemontese Gallerie d'Arte Moderna con il patrocinio della Regione - una personale del pittore nato a Genova nel 1901 fi trasferitosi con la famiglia a Torino nel 1912, amico di Felice Casorati e protagonista, con Boswell, Chessa, Galante, Levi, Menzio del gruppo dei «Sei pittori di Torino». Numerosi olii su tela illustrano l'esperienza artistica dell'autore nel periodo compreso tra gli Anni 30 e 90. Luminose tempere su carta sono la testimonianza della sua vita artistica dai primi decenni di attività fino agli Anni 50 e 70, infine i guazzi rappresentano la vena impressionistica-figurativa dello spirito creatore di Paulucci. Tra i lavori più significativi di questa raccolta, iniziata oltre «Limonaia» -1930 «L'antico castello sul mare a Rapallo» - 1930 cinque anni fa da Andrea Armato, titolare del Centro Arte La Tesoriera, compare «Rapallo» dipinto nel 1928, anno nel quale Paulucci con l'amico Francesco Menzio compie un lungo viaggio a Parigi per conoscere l'attività artistica dei grandi maestri europei: Picasso, Braque, Matisse e Dufy. «Rapallo» è un guazzo realizzato ancora negli anni giovanili dove appare evidente la sensibilità pura ed immediata per la luce, il colore e il segno, priva di ogni elaborazione data dall'esperienza. Nella varietà delle opere storiche presenti in galleria e che illustra tutta l'attività del maestro, è possibile osservare lo scorrere del tempo, il fluire delle idee di un uomo il cui spunto artistico traspare dai colori freschi, vivi e solari, dai tratti sinuosi, morbidi, a volte netti e precisi evocati da ambienti amati e familiari. La Liguria, Torino e Malta sono i luoghi prescelti: «Innamorati ai Cappuccini», «L'antico castello a Rapallo» e i «Giardini di Malta» tutti dipinti intorno al 1930, anno nel quale Paulucci espone per la prima volta alla Biennale

Luoghi citati: Genova, Liguria, Malta, Parigi, Rapallo, Torino