E dal 14 l' «Altro suono» con il repertorio antico

IL VIOLINO DI MULLOVA IL VIOLINO DI MULLOVA E dal 141'«Altro suono» con il repertorio antico ALL'AUDITORIUM Rai l'Unione Musicale riunisce mercoledì 15 alle 21 due grandi nomi, la violinista Vittoria Multava e il direttore Lù Jia, nell'esecuzione del «Concerto» di Stravinskij con l'Orchestra Internazionale d'Italia. Il brano rientra nel cosiddetto periodo neoclassico del compositore russo, con evidenti richiami a Bach anche nella strutturazione dell'opera in una Toccata e due Arie; a queste segue il conclusivo Capriccio, in cui la solista russa, che anche a Torino riscuote sempre entusiastici successi, avrà modo di mettere in evidenza le sue eccezionali capacità virtuosistiche. Un richiamo all'antico verrà pure dalla «Pavane op. 50» di Fauré che aprirà la serata. L'opera, che può essere eseguita anche in una versione con cori, si richiama a neoarcadici amori tra personaggi di nome Tirsi e Lindoro, Mirtillo, Lida e Cloe. Il bel tema enunciato dal flauto affascinò tra gli altri Ravel e Debussy, che ne fecero tesoro per le loro «Pavane». E per chiudere in festosa (e fastosa) bellezza, si ascolterà la «Sinfonia Jupiter» di Mozart, che Giacomo Manzoni appropriatamente definì «imponente testamento spirituale di un artista grandissimo». Sempre per l'Unione si segnala il concerto di domenica 12 alle 10,30 in Conservatorio con il Trio Debussy. L'appuntamento era per metà dicembre, ma la nascita di Costanza, il 12 novembre, ha un po' scombussolato l'attività dei genitori, la violoncellista Francesca Gosio e il violinista Piergiorgio Rosso, e di riflesso anche quella del pianista Antonio Valentino, che con i due colleghi forma il Trio. Ma i giovani musicisti non hanno tardato a tornare in pista: dopo un concerto a Napoli prima di Natale (con poppante al seguito), viene ora recuperato quell'altro. Invariato PRENDONO il via in questi giorni due nuove stagioni cameristiche. Una è quella delle Proposte d'ascolto a San Filippo, che nell'Oratorio di via Maria Vittoria 5 permetterà di ascoltare per 11 venerdì alle 21,15 (ingresso libero) piacevoli musiche. L'esordio è fissato al 10 gennaio con il chitarrista Mario Gullo che presenterà pagine di Giuliani, Sor, Guglielmi. La rassegna, che si chiuderà 11 21 marzo, comprende una ampia varietà di esecutori. La parte del leone, come sempre, spetta a sua maestà il pianoforte, sia come esecutori sia come ricchezza di autori proposti: suoneranno Elena Mollo (Scarlatti, Cimarosa, Bach, Beethoven e Schumann), Deborah Conte (Schubert, Beethoven e Schumann), Roberto Logli (con Schubert, Brahms, Beethoven, Chopin), Francesco Bergamasco (Mozart, Brahms, Hindemith, Ravel, Gershwin), oltre al duo Demichelis-Pitotto (Schubert, Brahms, Debussy e Rachmaninov). Ma anche le chitarre sono il programma nel segno di Schubert: i Trii in si bemolle maggiore D 28 e D 898. Quest'ultimo presenta difficoltà serie sul piano della fluidità esecutiva, pena lo scadimento in una stanchezza accademica o in una concitazione assolutamente fuori luogo. Francesca, Piergiorgio e Antonio, dopo aver capitalizzato gli insegnamenti piuttosto antitetici del Trio di Trieste e del Wiener Schubert Trio, hanno deciso saggiamente di lasciar maturare la cosa per ben quattro anni e ora si sentono pronti all'impegnativo cimento. Ma l'attività dell'Unione Musicale va ancora oltre. Martedì 14 alle 21 prenderà il via una serie di otto concerti, tutti in Conservatorio, organizzati con l'Istituto di Musica Antica Stanislao Corderò di Pamparato - Academia Montis Regahs. Le due associazioni - in testa i presidenti Walter Vergnano e Carlo Giuseppe Battaglia, e i direttori artistici Giorgio Pugliaro e Giorgio Tabacco - hanno unito le forze per aprire a Torino un nuovo spazio musicale. La stagione si intitola «L'altro suono» e prende avvio con il complesso Europa Galante, che vede come direttore e violinista solista un autentico fuoriclasse come Fabio Biondi, per la prima volta a Torino. Il complesso è formato da Silvia Falavigna e Enrico Casazza (violini), Ernesto Braucher (viola), Maurizio Naddeo (violoncello), Gico Pavan (contrabbasso), Fabio Bonizzoni (clavicembalo). Il programma: Giovanni Legrenzi («Sonate a quattro n. 5 e 6», Giovanni Battista Buonamente («Ballo del Gran Duca a tre»), Giovanni Battista Mazzaferrata («Sonata a due violini, basso e continuo»), Marco Uccellini («Sinfonie "La suavissima", "La gran battaglia", "La tartaruca"»), Andrea Falconieri («Sonata "L'Infante arcibizzarra"»), Carlo Farina («Ca¬

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