Aumenti in vista grazie ai magistrati

Aumenti in vista grazie ai magistrati Aumenti in vista grazie ai magistrati dal 1997, lo stipendio aumenta del 7% e la diaria del 2,25%. In pratica, ci saranno 1 milione e 800 mila lire in più di stipendio e 200 mila lire in più di diaria. Al mese e al lordo, però. Al netto, considerando l'aliquota pesante che si abbatte sugli stipendi, il deputato e il senatore italiano si troveranno un milione in più. E Ugo Martinat, deputato di An e questore della Camera, fa notare: «Siamo gli unici parlamentari al mondo ad essere tassati al 100 per cento. Da quattro anni ci hanno tolto ogni spesa di rappresentanza». Ne beneficeranno molto, naturalmente, anche quei partiti che trattengono dalle buste paga una sostanziosa percentuale, [fra. gri.] L'attivismo del «centro» è una variabile che potrebbe inserirsi come una zeppa tra D'Alema e Berlusconi. E che preoccupa Fausto Bertinotti al ritorno dalle sue escursioni a Cuba e nel Messico. Perché i centristi son più determinati che mai a rendere superflua la sua presenza nella maggioranza di governo. E zac, ecco che ieri sera Rifondazione comunista mostra a Prodi i muscoli non dando il suo voto al decreto sulla Stet. Pare proprio vano lo sforzo dichiarato di tener di- con Bianco, non escludemmo alleanze diverse da quelle dell'Ulivo»). Tra l'altro, Dini pare puntare a fare gruppo unico con i popolari, visto che da solo il suo Rinnovamento italiano non ha più i numeri per essere autonomo. Si preparano alle elezioni comunali di primavera i vari «centristi» e, per l'immediato, avvisano che hanno da dire la loro su Bicamerale e riforme. Chi l'ha detto che D'Alema deve essere il presidente della commissione? si chiede per esempio Rocco Buttiglione. «Parliamone» propone mettendosi alla ricerca di un uomo del centro dell'Ulivo «che sia in grado di garantire le posizioni di tutti e di sapersi imporre di fronte a un diktat di Bertinotti». Per il segretario del cdu «andrebbero bene Maccanico o Dini». Il Polo sta discutendo del problema. Chi vuole rafforzare il sistema dell'alternanza dei poli, punta su D'Alema, che ci crede. Meglio un presidente-leader, spiega Giuliano Urbani, perché «se la Bicamerale fallisce, rischia di tramontare con lei anche il bipolarismo». Cioè, si rischia di tornare al sistema proporzionale, che tanto piacerebbe ai partiti minori e ai vari «centristi». riscmno l presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini

Luoghi citati: Cuba, Messico