La sorella: cerco solo giustizia
Il marito: vorrei vederli in faccia Il marito: vorrei vederli in faccia La sorella: cerco solo giustizia LBRESCIA ORENZO Bossini, marito di Maria Letizia Berdini, avrebbe voluto trascorrere la giornata di ieri immerso nel suo lavoro di geometra. Invece è stato tempestato da telefonate di amici, parenti e conoscenti che, minuto dopo minuto, gli chiedevano se sapeva, che gli facevano coraggio. Bossini, come si sente ora che i killer di sua moglie sembra abbiano un volto? «E' il giorno più brutto dopo quel maledetto 27 dicembre. Finora tutto mi sembrava rarefatto, come in un sogno. Le telefonate, il clamore che giustamente suscita questa vicenda mi hanno riportato bruscamente alla realtà: Letizia non c'è più». Forse, per lei, sarebbe stato meglio non parlarne? «Non parlare di un caso del genere sarebbe sciocco. E' giusto che la gente sappia che da anni la nostra società dà segnali inquietanti. La famiglia, in quanto istituzione, non esiste più. Spero un giorno di diventare padre per sperimentare quanto è difficile fare il genitore. Forse sono questi tempi che non permettono di farlo come si deve». LA STAMPA Quotidiano laudata nel 1867 DIRETTORE RESPONSABILE Citi in Rossella CONDIRETTORE Luigi La Spina VICEDIRETTORI Vittorio Sabadin, Paolo I'assnrini REDATTORI CAPO CENTRAL] Roberta (Iellato Dario Crcsto-Dina, Franco Tropea EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE Giovanni Agnelli VICEPRESIDENTI Vittorio ( aissoiii di Chiusano Umberto ( unica AMMINISTRATI IRE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Paolo l'alosehi AMMINISTRATORI Luca (arderò di Monlezentolo Giovanni Giovannini Francesco Paolo Mattioli, Alberto Nicolello STABILIMENTO TIPOGRAFICO La Stampa, via Marcnco .'12, Torino STAMPA IN FACSIMILE * Lii Stampi v. (,. Hnimi ,vt. Turimi SITsUC Pesenti 130, Roma SIS djm, Quinta Strada :tì. Catania NutraSAME <pu. r. tifila Giustina 11. Milano L'Unione Sarda ^pa. v.lt Klmas. Cagliari Nord Eclair. IMI Kuc du l'aire. Roubtil CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ' l'ublikompa.-s Spu v. Carducci 2», Milano, tel. (112) 8B470.1 c. M. d'Azeglio «II, Torino, tel. ( (Il 116fi65.211 (Q 11197 Editrice La StampReg. Triti, di Torino n. 6W19Certificato n. 3320 del 13/12/ §<pdsj§ La tiratura di Mentitali ir» Gennaio 1997 è stata di ala.150 copie a SpA 926 2/111% B FAMILIARI DELLA VITTIMA Se i fratelli Furlan risultassero colpevoli, che cosa direbbe loro, il giorno che se li trovasse davanti? «Mi basterebbe vederli e basta. Prendessero 5, 10 o 50 anni, nessuno mi restituirebbe Letizia. Sempre presupponendo che siano stati loro a uccidere mia moglie, spero che si arrivi alla svelta alla conclusione del processo, senza sconti di pena, come per i killer di Monica Zanotti. E' un problema di giustizia, di cui parlerò per tutta la vita». Il padre di sua moglie, Vincenzo Berdini, ha usato parole dure sia nei confronti di coloro che lanciano i sassi sia verso i cosiddetti perdonisti. E' d'accordo? «Io preferisco tenermi il dolore dentro, ognuno ha il suo modo di reagire. Per un genitore la cosa più dura da sopportare è la perdita di un figlio. Io però mai avrei pensato di ritrovarmi senza mia moglie. Oggi, ogni volta che qualcuno mi telefonava, rivedevo il suo bel viso e le fasi di quella maledetta sera in autostrada. Se dovessi definire che cosa provo, dovrei inventare parole nuove». tre sorelle noi, tre fratelli loro». Come vede il futuro della vosta famiglia? «L'eventuale arresto sarà per noi una ferita ulteriore, un dolore che continuerà anni. Sarà triste aspettare la giustizia, i processi, i gradi di giudizio. Ho tanta paura che la sofferenza più profonda, quella razionale, quella che ti cambia dentro, cominci solo ora. Ho parlato con la madre di Monica Zanotti, l'altra ragazza uccisa. A distanza di anni, anziché serena, l'ho trovata disperata: le riduzioni di pena dei colpevoli, per lei sono state una beffa atroce». Che ne pensa della lettera di quel ragazzo dal carcere? «Non so se l'ha fatta perché ci credeva o se gliel'hanno fatta fare. Se così fosse, sarebbe poco più che una pagliacciata. Sono contraria a tutti questi protagonismi, questi pentimenti pubblici e spettacolari cui assistiamo. Troppo spesso non sono autentici e violentano ancora il dolore dei familiari». E i colpevoli? «Sia chiaro. A noi non è che faccia piacere che venga arrestata la gente, che gli assassini debbano andare in carcere. Ma giustizia va fatta per riaffermare un concetto alto». \j. p.] PCIVITANOVA ER le sorelle Berdini non è un giorno di gioia, anche se ieri la solidarietà dell'Italia intera era tutta per loro. Dei ragazzi interrogati sanno poco. E Maria Rosa, la sorella che scrisse la lettera aperta agli assassini, adesso non parla di vendetta. Come ha accolto la notizia? «Non ho sensazioni particolari, non so se sono stati loro. Il mio dolore è ancora troppo grande e non troverà certo pace perché li hanno presi, ammesso che si tratti dei colpevoli. Non cerchiamo vendetta, ma giustizia. Però, giustizia vera». Crede che sia servita la sua lettera aperta? «Forse ha toccato il cuore e l'anima di qualcuno che ha aiutato le indagini, o forse ha contribuito a creare un clima di sospetti tra gli assassini o li ha tenuti in tensione fino a farli tradire. O forse non è servito a nulla. Ma tutto questo adesso non mi interessa, vogliamo solo che sia fatta giustizia». Maria Grazia, l'altra sorella della ragazza uccisa, trova anche lei poche parole, vuole aspettare. «Non sappiamo ancora se sono loro i colpevoli, o se sanno qualcosa. Certo, sarebbe una storia incredibile, per le coincidenze: Lorenzo Bossini, 30 anni, il marito di Maria Letizia Berdini «Se sono davvero loro chiedo soltanto che il processo si concluda presto» Maria Rosa Berdini, sorella della vittima e autrice della lettera d'accusa ai killer dei sassi Vincenzo Cornetta
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