Tutti fermi è venerdì 17

Un'indagine rivela: meno incidenti, la gente resta a casa Un'indagine rivela: meno incidenti, la gente resta a casa Tutti fermi, è venerdì 17 La Juve dilaga Travolto (6 a 1) il Saint-Germain Non è reato comprare droga agli amici Torino, in un giorno otto overdosi: tre morti stati a casa: il traffico era stato inferiore dell' 1,4 per cento. La gente si agita all'idea di un influsso maligno, avevano commentato, si concentra meno su quello che fa e così si caccia nei guai da sola. Come i signori Macbeth con la profezia delle streghe. Ma come il venerdì di Waterloo cambia secondo che lo si guardi dalla parte di Napoleone o da quella di Wellington, così anche per i nostri temutissimi 17 ci possono essere altre letture. Nuovi raffronti con i giorni normali, pubblicati di recente sulla tedesca Faz, parlano di un significativo calo di incidenti: proprio perché superstiziosa, la gente quel giorno si muove con cautela, o non si muove affatto. Se può rinviare, evita aerei, treni e battelli: si vendono assai meno biglietti. Guida con circospezione, tiene più stretta la borsa, cammina guardinga, guarda bene a destra e sinistra prima di attraversare la strada, pesa le parole che escono dalla bocca. ECCO avvicinarsi, intimidatorio, un altro venerdì 17. Quelle lettere capitali romane, VIXI, mischiate e ridistribuite come un anagramma, sono un monito severo: vissi, dunque trapasso. O no? Qualche anno fa, una ricerca inglese pubblicata sull'autorevole British Medicai Journal sembrava dare ragione ai superstiziosi: «quel» giorno, che per gli inglesi, ribelli all'autorità romana e dunque ai suoi simboli, è il 13, è veramente scarognato. Paragonato a un innocuo venerdì 6, nell'analisi del traffico di ben cinque anni sulla tangenziale di Londra, aveva registrato un aumento di incidenti del 52 per cento. E dire che molti, giustamente cauti, se n'erano 7 0 1 1 6> 771122"176003 Sentenza-choc della Cassazione: escluso lo spaccio se non c'è guadagno Andata di Supercoppa E' un giorno da tener d'occhio, insomma: non sai mai che cosa ti può combinare. E se il caso distribuisce equamente i grandi eventi sui 365 giorni dell'anno, ciò che capita un venerdì 17 non si dimentica più e diventa probante. Dal venerdì nero di Wall Street, gli operatori di Borsa, non meno superstiziosi dei giocatori di cavalli, varcano la soglia con il piede destro, evitano il viola e controllano che in tasca ci sia il portafortuna. Bassolino, eletto sindaco di Napoli, rinviò il giuramento che cadeva naturalmente un venerdì 17. Il governo Prodi, più spericolato, considerò quella data una sfida da raccogliere. Pensava forse a quanto si dice nei teatri- è il giorno in cui il pubblico è in maggior sintonia con gli attori. O magari invece ricordava un'altra sequenza di lettere capitali, TG1F, popolarissima nei Paesi anglosassoni. Thank God It's Friday. Grazie a Dio è venerdì. ROMA. Droga agli amici: non è spaccio. Il tossicodipendente che compra la droga per sé e per chi, con lui, ha fatto una colletta per raccogliere i soldi, non può essere accusato di spaccio. Non corrisponde al reato di cessione illecita di stupefacenti l'acquisto di droga destinata a un gruppo di persone in cambio di una «dose» gratis: si tratta di uso personale. E' il principio affermato dalla Corte di Cassazione in due sentenze. Ma intanto la droga continua a mietere vittime. Tre morti e 8 overdosi in poche ore, ieri sera a Torino, per una partita di eroina sporca, droga troppo pura o tagliata male. La prima vittima alle 18,40: è un uomo di 39 anni, trovato privo di vita nella sua abitazione. La seconda, neanche venti minuti dopo: un giovane di 28 anni. E poi un altro ragazzo. In serata, altri 5 tossicomani sono stati salvati in extremis. Poletto e Terra A PAG. 11 E IN CRONACA

Persone citate: Bassolino, Friday, Poletto

Luoghi citati: Londra, Napoli, Roma, Torino, Wellington