Alla Spagna un altro pezzo di Ue

Alla Spagna un altro peno di Ue Alla Spagna un altro peno di Ue // Popolare Gil-Roblespresidente dell'Europarlamento STRASBURGO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lo spagnolo José Maria Gil-Robles è stato eletto presidente del Parlamento europeo, carica che occuperà fino al giugno '99. A quella data, grazie al dorninio che esercitano nei due grandi partiti europei (socialista e popolare), Spagna e Germania avranno dunque avuto 10 anni di staffette alla guida dell'Europarlamento. Nel passato ci sono stati due francesi, un olandese e un britannico. Nell'89 però la presidenza è passata al socialista spagnolo Enrique Baron Crespo, cui sono succeduti i tedeschi Egon Klepsch (democristiano) e Klaus Haensch (socialista). Ora il testimone passa a Gil-Robles. Nulla da dire sull'uomo: nato nel 1935 a Madrid, è cresciuto in Portogallo. Nel '52 torna in patria, dove più tardi esercita l'avvocatura e inizia a fare politica nella Democrazia sociale cristiana. Al primo congresso pubblico del partito, nel 1977, viene eletto segretario generale. Deputato al Parlamento europeo dall'89, ne è stato vice-presidente dal '94. La spartizione meccanica della carica tra socialisti e popolari da un lato, spagnoli e tedeschi dall'altro, ha provocato però molti malumori. Gil-Robles è stato eletto alla prima votazione, con 338 voti su 548 votanti, ma la sua avversaria, la radicale francese Catherine Lalumière, ha comunque raccolto 177 voti: assai più del previsto. Scontata anche l'elezione dei 14 candidati ai 14 posti di vice presidente. Gli italiani sono due, l'ex sindaco di Bologna Renzo Imbeni (pds) e il costruttore «forzista» Guido Podestà, proprietario, assieme a Paolo Berlusconi, de «Il Giornale». Ma mentre Imbeni è passato al primo voto, Podestà ha dovuto attendere il terzo, piazzando¬ si all'ultimo posto con soli 211 voti: un'ulteriore prova delle difficoltà che Forza Italia trova a farsi accettare in ambito europeo. Pretendere la presidenza dell'Europarlamento per un italiano sarebbe stato impossibile. Nella rotazione consociativa tra il Partito socialista europeo (215 seggi) e il Partito popolare europeo (182 seggi), la carica spettava infatti a un popolare. Un tempo la vecchia de pesava quanto i democristiani tedeschi. Oggi invece nel gruppo popolare europeo i 15 deputati italiani sono divisi in cinque partiti: ppi, ecd, edu, Patto Segni e Sùdtiroler Volkspartei, cui si aggiunge l'indipendente Carlo Casini. Nel frattempo gli spagnoli negli ultimi due anni hanno sostituito l'Italia come fulcro politico europeo nel Mediterraneo. E raccolgono il frutto di una saggia diplomazia, anche in termini di poltrone: Javier Solana è Se-

Luoghi citati: Bologna, Germania, Italia, Madrid, Portogallo, Spagna, Strasburgo