Vigilanza, dibattito fra sordi

Vigilanza, dibattito fra sordi Vigilanza, dibattito fra sordi / direttori dei tg replicano alle critiche dei politici INFORMAZIONE NEL MIRINO pluralismo nell'informazione. Ha detto: «Ricordatevi che la misurazione dei tempi non salva dalla mancanza di obiettività. La Rai ha il compito di gestire il servizio pubblico ma agisce anche in un sistema di mercato». Lucia Annunziata del Tg3 ha aggiunto: «Dobbiamo fare un'informazione completa ma tenere anche conto del pubblico. Altrimenti dovrete toglierci l'Auditel». Clemente Mimun del Tg2 è andato al sodo: «Se proprio dovete darci dei vincoli, che per favore non siano codici minuziosi. Come direttore Rai, ho già tutti gli strumenti nel contratto dei giornalisti». Ma dai politici nell'auletta al primo piano di palazzo San Macuto i direttori si sono sentiti dire di tutto. A Lucia Annunziata, Giovanna Melandri del pds ha rimproverato quel che lei stessa aveva poco prima ammesso: di litigare con la sua redazione per il poco spazio dato al contratto dei metalmeccanici. Sulla stessa questione, Annunziata è stata difesa dalla destra, da Landolfi di An. Enrico Jacchia, della Lega, ha accusato i tigì del fatto che i suoi studenti alla Luiss non sappiano chi è John Fitzgerald Kennedy. Il padre, evidentemente, perché su John-John i giovani di oggi sanno tutto: «Voi della Rai non spiegate mai per bene le notizie». Mario Landolfi di An si è lamentato della «bassolineide continua» in onda nella Tgr della Campania, suscitando 2 disappunto del direttore Nino Rizzo Nervo: «Se le testate regionah' si occupano dei sindaci, non si può dire che il tg è bassoliniano, queste sono pure semplificazioni». In sua difesa è sceso Marcello Sorgi: «Ho visto il lavoro di quei cronisti, sono stati per giorni con il fango fino alle ginocchia e hanno definito la frana una sciagura annunciata. Non mi sembra che questa sia una informazione filo-governativa». UPvOMA N passo indietro: Francesco Storace di An, presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, ha lasciato che fosse il suo vice, Mauro Paissan dei Verdi, a introdurre l'audizione dei direttori dei tigì di Saxa Rubra. E' stato un dibattito tra sordi. In apertura.. Paissan ha raccontato l'informazione televisiva pubblica così come la vorrebbero i parlamentari che su di lei hanno funzione di controllo: libera, ma piena di vincoli verso la società. Con il rispetto dei diritti delle minoranze, specie sociali, con una giusta rappresentanza degli schieramenti politici. Insomma, un'informazione da servizio pubblico a funzione etica. Poi, c'è stata la breve relazione dei quattro direttori. A tutti è piaciuta molto la relazione Paissan. Sorgi ha dato un'inquadratura storica del problema del A sinistra il direttore delTgl Marcello Sorgi e, qui accanto Lucia Annunziata direttore del Tg3 Alleanza nazionale lamenta la «bassolineide continua» nella Tgr della Campania Ma a chi ha assistito al dibattito viene il dubbio che nel Palazzo non si sappia poi bene cos'è l'informazione. Perché i quattro direttori dei tigì si sono sentiti rimproverare, anche, di mandare in onda la cronaca in apertura dei telegiornali. Insomma, per i politici italiani se deraglia un Pendolino mettendo in dubbio la sicurezza di milioni di cittadini che se ne ser¬ vono tutti i giorni, se frana un pezzo di costiera amalfitana, gli italiani dovrebbero saperlo dopo aver attentamente ascoltato le ultime dichiarazioni degli esponenti dei gruppi politici. I quali non sono 37, tante quante le formazioni attualmente in Parlamento, ma molti di più: perché ci sono poi sempre le correnti interne. E domani ricomincia la discussione. [r, r.l © 1997 Editrice La Stampa SpA Reg. Trib. di Torino n. 613/1926 Certificato n. 3320 del 13/1S/1996 La tiratura di Martedì 14 Gennaio 1997 è stata di 511.364 copie

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