Bicamerale, il Polo dice sì di Edmondo Berselli

Berlusconi convince Fini. D'Alema: passo molto positivo Berlusconi convince Fini. D'Alema: passo molto positivo Bicamerale, il Polo dice sì Borsa, continua Veuforia: +3,4% DUE TRAPPOLE SUL CAMMINO DELLE RIFORME DOPO che lo scontro tra Forza Italia e Alleanza nazionale sulla commissione Bicamerale era diventato acutissimo, non c'era che una via d'uscita, cioè l'arretramento di una parte. Il passo indietro è venuto da An. Un anno fa, giostrando dall'estremità del sistema politico, Gianfranco Fini era riuscito a provocare il fallimento del tentativo Maccanico, facendo emergere con il suo presidenzialismo oltranzista le contraddizioni dello schieramento di centro-sinistra. Adesso l'interdizione non gli è riuscita. C'è stato un faccia a faccia tesissimo fra lui e Berlusconi, ed è stato un conflitto che ha messo a rischio la tenuta del Polo per le Libertà, e di cui sarà interessante valutare più avanti le conseguenze politiche. La fermezza con cui Berlusconi ha tenuto la decisione di appoggiare la Bicamerale ha posto il suo principale alleato in una condizione insostenibile. Per il presidente di An la commissione parlamentare per le Riforme era sempre stata una seconda scelta, un «viottolo»: Fini ha sempre dichiarato che la via maestra verso le riforme consisteva nell'elezione di un'Assemblea Costituente. Le ultime iniziative di Francesco Cossiga gli avevano ridato la speranza che i giochi non fossero ancora fatti, che l'accordo tra Berlusconi e D'Alema potesse ancora essere sovvertito, che la Bicamerale potesse essere svuotata, che la parola in un modo o nell'altro finisse nuovamente al popolo. Occorre anche considerare che per Fini e il suo partito la Costituente non rappresentava soltanto una scelta di metodo. L'Assemblea eletta dal popolo avrebbe significato la possibilità Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 12 SECONDA COLONNA L'IRA DEL CAVALIERE IL LEADER ~| DE AN ROMA. Il primo tempo del tormentone sulle riforme istituzionali pare concluso. La Bicamerale si fa. L'assemblea dei parlamentari del Polo, con i voti contrari degli esponenti di An Buontempo e Misserville, ha dato via libera alla commissione per le riforme. I parlamentari del centro-destra hanno infatti approvato l'ordine del giorno elaborato dai leader del Polo. Il «sì», voluto in primo luogo da Berlusconi, è comunque condizionato: «Non accetteremo riforme contrarie ai nostri principi». D'Alema si dice felicissimo per la scelta del Polo: «Il sì del Polo alla Bicamerale è un fatto molto positivo - dice -. Da parte mia non ho mai tentato di dividere il centrodestra». Oggi alle 16 al Senato comincia il dibattito e domani si voterà a scrutinio palese. L'unico partito che voterà sicuramente contro la Bicamerale è la Lega. La Borsa, dopo un inizio cauto, ha ripreso alla grande, galoppando verso un rialzo finale del 3,46% del Mibtel.

Luoghi citati: Ira Del Cavaliere, Roma