«Tutti all'Università? Un errore» di Maria Teresa Martinengo
« « Tutti all'Università? Un errore» Violante: così si laurea solo Vélite prio questo tipo di università, solo apparentemente di massa, produce risultati straordinariamente elitari». Le statistiche: il nostro Paese, con il 7,7 per cento, è al 17° posto nella graduatoria internazionale che considera il numero di laureati in rapporto alla popolazione in età da laurea. Il Giappone detiene il 26,3 per cento, gli Stati Uniti il 25,6 e il Canada il 25,4 per cento. Per Violante, comunque, non è sufficiente interessarsi solo alla quantità. Per uscire dall'impasse, una delle parole d'ordine è «orientamento», dal momento che una recente indagine Istat ha evidenziato come su un campione di laureati del '92 solo il 45,3 per cento abbia trovato un lavoro l'isso, contro un 21,5 di precari e un 22,9 in Il presidente della Camera: la chiave giusta per affrontare il problema dell'accesso non è l'apertura indiscriminata, ma la garanzia di eguale opportunità di partenza cerca di occupazione. «Lo sviluppo di una seria attività di orientamento renderebbe meno drammatica, in molti casi, la selezione nella fase di accesso». Poi, ancora critiche ai paladini di un'indiscriminata apertura: «Non ci si può fidare di chi promette demagogicamente tutto a tutti per poi non garan¬ tire nulla a nessuno. C'è un rapporto strettissimo tra risorse e servizi e c'è l'esigenza di un uso ottimale ed equo delle risorse. Altrimenti l'Università non consentirebbe di prepararsi a chi vuole farlo e nella vita sarebbero premiati solo coloro che hanno alle spalle solide realtà familiari che li sostengo¬ no». Ancora: «Ciò che in nessun caso può essere sacrificato è il diritto, costituzionalmente tutelato, delle ragazze e dei ragazzi capaci e meritevoli di raggiungere i gradi più alti negli studi, anche quando siano privi dei mezzi economici per farvi fronte. La chiave giusta per affrontare il problema dell'accesso non è quindi l'apertura indiscriminata, ma la garanzia di eguale opportunità di partenza per tutti». A queste condizioni dovrebbe accompagnarsi però una nuova disciplina nel reclutamento dei docenti: un sistema che assicuri «trasparenza - dice Violante -, un adeguato livello di competenza, ma anche capacità didattica specifica». Maria Teresa Martinengo
Luoghi citati: Canada, Giappone, Stati Uniti
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