Berna: abbiamo riciclato quell'oro
Berna: abbiamo riciclato quell'oro Berna: abbiamo riciclato quell'oro «Ma D'Amato ci accusa di fatti risaputi da anni » i » BERNA. La Banca centrale svizzera ha confermato ieri di avere a suo tempo acquistato dai nazisti oro da essi rubato nei Paesi occupati e di averlo riciclato. «Ma si tratta di un fatto risaputo, di cui sono al corrente da tempo tutti gli storici», ha precisato un portavoce. L'accusa di avere venduto al Portogallo e alla Spagna oro nazista di dubbia provenienza era stata lanciata dal senatore americano Alfonse D'Amato, che sta conducendo una sorta di crociata contro la Svizzera e l'atteggiamento da essa tenuto, durante e dopo la seconda guerra mondiale, riguardo ai depositi bancari degli ebrei e l'oro dei nazisti. Sempre ieri Robert Studer, presidente del consiglio di amministrazione dell'Unione di banche svizzere (Ubs), ha dichiarato di non credere alla possibilità di un boicottaggio ai danni delle banche svizzere co¬ me ritorsione per la vicenda dei fondi ebraici in giacenza. Occorre distinguere - ha osservato Studer in un'intervista al quotidiano «Tages-Anzeiger» - tra misure statali e appelli privati: «Il pericolo che il legislatore americano intervenga è minimo. Invece, il boicottaggio da parte di privati invocato da rappresentanti del Congresso ebraico mondiale non può essere completamente escluso». Quanto ai fondi depositati in passato e non più reclamati (probabilmente a seguito della morte degli intestatari, vittime della persecuzione nazista) Studer si è detto pronto a metterli a disposizione solo in presenza di basi legali. «I soldi ci sono ha spiegato -. Non è però chiaro chi oggi sia autorizzato a disporne». Un gruppo di dirigenti bancari sta discutendo su come versare i fondi agli aventi diritto, senza che ciò possa poi essere contestato in giudizio da al- tre istanze. 11 Congresso mondiale ebraico aveva chiesto che nel frattempo le banche svizzere stanziassero del denaro per cominciare ad effettuare dei rimborsi, ma Berna ha respinto la richiesta affermando che cosi facendo la Confederazione elvetica si sarebbe automaticamente confessata colpevole prima ancora di aver effettuato una ricognizione sui conti correnti. Intanto le organizzazioni ebraiche svizzere segnalano che, col montare della polemica, molte lettere ai giornali, dai toni spesso vivaci, accusano gli ebrei di fare la guerra alla Svizzera. «Molte di queste lettere ingiuriose non sono più anonime, ma firmate. Il che significa: oggi si può di nuovo essere apertamente antisemiti», lamenta sulla «Sonntagszeitung» Sigi Feigel, della comunità israelitica di Zurigo. [Ansa-AdnKronos]
Persone citate: Alfonse D'amato, D'amato, Robert Studer, Studer
Luoghi citati: Berna, Portogallo, Spagna, Svizzera, Zurigo
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