Dalla fabbrica al Palazzo di Giovanni Trovati

Il nuovo segretario è riuscito dove aveva fallito Lama Il nuovo segretario è riuscito dove aveva fallito Lama Dalla fabbrica al Palazzo Lama aveva sempre affermato la sua fedeltà al pei: si sentiva prima comunista e poi sindacalista e, dovendo scegliere tra due obbedienze, diceva che avrebbe ubbidito al partito. Decise di entrare in politica in un momento delicato per il pei, quando, morto Berlinguer, pronto a lasciare Natta, il partito stava maturando 0 passaggio dal credo marxista ad un credo in cerca di identità. Commise l'errore di fidarsi delle promesse, pronunciate sottovoce, di confidare nell'autorevolezza conquistata nella Cgil, senza preoccuparsi delle alleanze. L'apparato del partito lo accolse a braccia aperte, gli concesse cariche di prestigio, ma senza comando, a poco a poco lo isolò. Alla fine, deluso ancor più che vo rispetto ai normali partiti democratici. Retroterra della democrazia cristiana era la Chiesa, oggi tanto più viva ed estesa in Italia in quanto meno agganciata a un compatto ma limitato centro cattolico. Non solo la Chiesa ha subito, col divorzio e l'aborto, le due più cocenti sconfitte italiane proprio nel momento in cui la de del 40 per cento si trovava all'acme della sua potenza elettorale. Ma ormai essa spazia dal centrosinistra fino all'estrema sinistta, e dal centrodestra fino all'estrema destra. Può influire, simultaneamente, su ben tre partiti cattolici, oltreché sul cospicuo bacino cattolico di Forza Italia e sulle larghe fette cattocomuniste sempre presenti, come tradizione e mentalità, all'interno del pds. Il comitato per le questioni di culto e religione di Alleanza nazionale è presieduto da Gaetano Rebecchini, persona più che grata in Vaticano. La componente castrista, bertinottiana, di Rifondazione, è oggi più che entusiasta del ravvicinamento in atto fra il Vaticano e Cuba. Infine, da quando il partito dei cattolici è scomparso dalla scena, ai vertici dello Stato italiano, Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Chigi, sono saliti in simultanea più leader cristiani di quanti ce ne fossero mai stati nel cinquantennio democristiano. Vescovi, preti, predicatori, educatori, esponenti del volontariato dicono ogni giorno la loro in televisione, sui giornali, nelle conferenze pubbliche. Perché mai la Chiesa, detto in termini crudi, dovrebbe oggi turbare un suo rinnovato «mercato» politico e pedagogico che mostra di funzionare meglio senza la de che con la de? E' su questa analisi e su questa realtà nuove che dovrà lavorare anche la nuova segretetia cristiana del ppi. I margini di movimento e di crescita sono tutt'altro che ampi. Lo spazio appare molto ridotto rispetto ai tempi d'oro della de ruggente. Spetterà a Franco Marini l'onore di sfruttarlo al meglio nei suoi limiti e nelle sue ristrette opportunità. Enzo Bettiza t - stanco, preferì fare il sindaco nella sua piccola Amelia. Bertinotti fu più scaltro: comprese che il partito nato dalle ceneri del pei mal l'avrebbe tollerato per le sue posizioni ancorate al vecchio, e se ne andò con Rifondazione comunista. Mantenendo l'asprezza, che lo aveva contraddistinto nel sindacato, si liberò anche dei compagni, già sindacalisti di punta, come Garavini, che avevano osato criticare la sua linea improntata al no. Marini è arrivato alla segreteria del ppi usando maggiore scaltrezza di Lama e minor rudezza di Bertinotti. Prima di entrare in politica si preoccupò di preparare un ampio retroterra di consensi. Come suo successore alla segreteria della Cisl degli elettori di Buttiglione e capiva che quel precedente poteva nuocergli. Si pose dietro a Bianco e cominciò a tessere la sua tela. Ha dimostrato di essere un buon tattico, ora deve dimostrare di essere uno stratega. Della concezione del centro ha accolto in parte la tesi di Dossetti il centro non deve mediare ma proporre - e in parte la tesi di Sturzo - il centro deve puntare sulle classi medie, ossia sugli elettori che chiedono stabilità, senza salti nel buio. Coerente, ha accantonato le istanze della sinistra sociale che propugnava quand'era segretario della Cisl, perché ritiene che oggi vince il partito che conquista il centro moderato. D'altronde, pur cresciuto alla scuola di Donat-Cattin, quando entrò nella de accettò di fare il ministro del Lavoro con Andreotti, uomo di un centro che guardava a destra. impose D'Antoni, che era riconosciuto un democristiano doc e che era segretario del pubblico impiego, la categoria nella quale la Confederazione aveva la maggioranza. Puntuale D'Antoni nei giorni del congresso del ppi ha portato in dono al candidato Marini, che si proclamava moderato, la disponibilità della Cisl a accettare il salario differenziato al Sud per favorire l'occupazione, incurante delle ire della Cgil e della Uil. A Marini si riconoscono capacità organizzativa, abilità nel pilotare le assemblee, oratoria tribunizia, pazienza di attendere il momento buono. Quando 0 ppi si divise per l'uscita di Buttiglione, gli fu offerta la segreteria: declinò. Era stato uno Giovanni Trovati

Luoghi citati: Bianco, Cuba, Italia