«lo, macchinista a 200 all'ora»

«lo, macchinista a 200 all'ora» «lo, macchinista a 200 all'ora» Tutta la sicurezza affidata a tre pulsanti gialla, giallo-verde, rossa se la zona libera è inferiore. E io devo "riconoscerla", premere il pulsante giusto entro 3 secondi dall'accensione, altrimenti il treno si blocca da solo». Anche sul Pendolino? «Su quel treno è più abbondante, come sul locomotore 402, il più moderno: il sistema ha nove codici, ed è "ridondato" perché ha addirittura due apparati di servizio, uno normale e uno di sicurezza. Così ho l'informazione sui prossimi 5400 metri di linea. Ma sono sempre io che devo intervenire e adeguare la velocità. Solo in caso di "non riconoscimento" o di mancata fermata a un segnale rosso entrano in funzione i meccanismi automatici di frenata: si blocca tutto e io vado sotto inchiesta». Si può disattivare il sistema? «Certo, ma soltanto a treno fermo. Ma in quel caso tutto viene diversamente dai treni a carrozze e dai merci. Il punto è la velocità». Eppure su quella linea ci sono i sistemi di sicurezza... «('erto, come su tutte le linee principali della zona: tutta la Milano-Bologna, la TorinoAlessandria, la Tortona-Voghera. C'è solo un "buco" tra Alessandria e Tortona». E domenica, per il Botticelli, non ha funzionato? «Questo non lo so e non voglio fare ipotesi. Posso solo dire di cosa si tratta. E' un sistema a codici per la ripetizione in macchina dei segnali. Dice al macchinista quanta strada libera ha davanti: se si tratta di un sistema a 4 codici, usato per la maggior parte dei locomotori elettrici arriva a indicare se la via è libera per un tratto fino a 2700 metri. In pratica suona un cicalino, si accende una spia: verde per la massima libertà, oppure Conosce quella curva di Piacenza? «Certo l'avrò passata un centinaio di volte. Non è facile: bisogna frenare in tempo. Se si arriva col Pendolino lanciato si deve rallentare in due riprese anche da 200 a 100 all'ora con 450 tonnellate di treno». Ma il Pendolino ha problemi di frenatura? «Non è questo il punto: ha un impianto elettropneumatico, tutte le ruote frenano insieme, registrato e la velocità massima è limitata automaticamente a 150 all'ora». Facciamo un esempio. Lei parte da Milano con il Pendolino verso Bologna. Cosa deve fare? «Operazioni di routine. In parti¬ A sinistra, tra le lamiere i bagagli dei passeggeri del Pendolino deragliato domenica, a desi Lidio De Sanctis, uno dei due macchinisti morti nell'incidente poco prima della stazione ferroviaria di Piacenza, costato la vita anche ad altre sei persone che si trovavano nelle prime carrozze del «Supertreno» partito da Milano e diretto a Roma colare, imposto su un pannello la velocità massima alla quale potrà andare il treno, la direzione di marcia, la percentuale di peso frenato, in pratica la capacità di frenare in base al peso e all'efficienza dell'impianto. Poi verifico sul monitor tutte le au¬ todiagnosi, il check-up del convoglio. Provo i freni, l'apertura e chiusura porte. E aspetto il via del dirigente o del capotreno». E come lo avvia? «Semplicissimo: non esistono più le operazioni di accoppia¬

Persone citate: Botticelli, Lidio De Sanctis, Pendolino

Luoghi citati: Alessandria, Bologna, Milano, Piacenza, Roma, Tortona