«Piemonte, regione a statuto speciale»

«Piemonte, regione q statolo speciale» «Piemonte, regione q statolo speciale» Mentre Alleanza nazionale chiede un incontro con Amedeo di Aosta Forza Italia) centro-destra gli chiedesse ufficialmente di candidarsi potrebbe ripensarci», insiste An. Ma l'attualità è il Duca d'Aosta. Nel Polo, si tratta di un nome e di una garanzia. «Se poi si aggiungono le dichiarazioni che ha rilasciato nell'intervista a La Stampa - osservano Ccd e Cdu - la vicenda pare destinata a risolversi positivamente». E, per Paolo Chiavarino, sarà «un candidato autorevole, come del resto risultano eccellenti l'aw. Clùusano, l'ex ministro Costa e l'eurodeputato Garosa». Analogo 0 commento del segretario Ccd Michele Vietti. Critico, invece, il centro-sinistra. Il verde Silvio Viale osserva che «questa candidatura dimostra che il Polo è in difficoltà e che cerca di compattarsi su un'immagine del passato». Il segretario del pri Carmine Velia polemizza con «l'ex psdi ed ex pri Lodi», che «qualificandosi repubblicano e mazziniano» si esprime a favore della candidatura di un Savoia. «E' la dimostrazione di quello spirito trasformista che rappresenta una delle peggiori caratteristiche di una vecchia classe politica che, pur di ottenere una poltrona, non esita a rinnegare tutte le posizioni assunte in passato, forse anche allora solo per desiderio di potere». Replica Beppe Lodi: «ReputG dignitoso essermi dimesso dal psdi allorché Tanassi fu coinvolto nell'affare Loockheed. E giusto essere uscito dal pri ("non marxista e non classista") quando il suo segretario è stato eletto con i voti di Rifondazione comunista e coinvolto in tangentopoli». occupa del dialogo e della conoscenza islamo-cristiana, nei mesi scorsi è sorto «L'incontro» di via Le Chiuse 14, uno spazio di ascolto per famiglie di cultura europeoislamica. Maria Teresa Martinengo Piemonte, regione autonoma a statuto speciale, però in una nuova veste che, partendo da Torino, man mano dovrà allargarsi a tutto il Paese: «Per creare uno Stato federale con Regioni federate», affermano il presidente della giunta, Enzo Ghigo, e il coordinatore di Forza Italia, Roberto Rosso. Un segnale forte, lanciato ieri dal movimento di strada Mongreno, nella linea dei 12 referendum proposti dalla giunta di Piazza Castello e dell'ipotesi di riforma costituzionale che tutte le Regioni hanno presentato alla Bicamerale: «Da noi - precisa Ghigo - è in discussione e arriverà presto in aula». Secondo Rosso «quest'indirizzo potrebbe essere accentuato dalla candidatura di Amedeo d'Aosta, ricordando che casa Savoia nel 1860 fece l'Unità d'Italia e che oggi un suo esponente potrebbe contribuire a rafforzarla nel federalismo». Una sorta di «Catalogna» subalpina, con l'obbligo dell'insegnamento del piemontese nelle scuole, «per non perdere - dice Rosso - un idioma al quale l'Unione europea ha conferito dignità di lingua». L'eventuale candidatura del principe Amedeo Duca d'Aosta è accolta con favore da tutto il centro-destra. «Vorremmo incontrarlo», dicono Ugo Martinat e Agostino Ghiglia che ieri hanno valutato il problema elezioni in segreteria regionale. Ma per An, quella del Duca resta un'ipotesi. «Ci sono anche altri nomi», dice Ghiglia. In particolare quello di Giampiero Leo, assessore regionale alla Cultura, anche se l'interessato ha chiarito di preferire l'impegno avviato nella giunta Ghigo. «Ma se il Roberto Rosso

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