Il pittore che metteva ordine nella natura

Vasari lo definì artefice nobilissimo ma insieme strambo, irrequieto, sregolato Vasari lo definì artefice nobilissimo ma insieme strambo, irrequieto, sregolato Parma celebra il centenario della nascita di Atanasio Soldati, fondatore di «Mac 1» nel 1947 Il pittore che metteva ordine nella natura Maestro dell astratto: pura e essenziale armonia difortne ^Y] PARMA \ ELLE ore più cupe del 1 1944 Atanasio Soldati, rifu1 giato a Losana-Marsico nel * ' I Pavese con lo studio milanese distrutto dai bombardamenti, scrive all'amico Ernesto Crespi: «Dipingo all'aperto, s'intende il mio paesaggio, visto con i miei occhi, non con gli occhi degli altri che vedono tutto uguale. Spero di concludere qualche piccola o grande cosa, per il momento sono contemplazioni emotive e coloristiche delle cose. In ogni modo è sempre una maniera di conoscenza per renderci all'essenziale che è credo quello che conta in arte». C'è tutto l'uomo e tutto il pittore in questa dedizione assoluta all'arte come sintesi lirica cromatica delle «cose», al di sopra e a dispetto del caos del mondo. Nel 1947 quando la battaglia solitaria in patria sua e dei pochi amici era uscita dal ghetto e aveva acquistato più ampia legittimazione (un anno dopo Soldati fonderà a Milano con Dorfles, Monnet e Munari il Mac, mentre nello stesso '47 giovani amici romani fondano «Forma 1»), un appunto manoscritto propone una poetica coerente MOSTRE che avvia al concretismo degli ultimi cinque anni: «Nella pittura amo il pulito e la chiarezza, come la amarono e la amano i maggiori artisti antichi e moderni. La natura è già per se stessa caos, occorre mettere ordine; il quadro non ama l'anarchia o che so io. L'opera d'arte è armonia di forme, di linee e di colore». Nel loro rigore formale, non solo proposizioni di pura poetica: la storia umana di Soldati è anche una storia di coerenza morale oggi impensabile. Quando nel '50, recuperata l'arte italiana al panorama contemporaneo, il riconosciuto maestro dell'essenzialità purista e astrattiva subì il primo assalto della malattia che l'avrebbe stroncato tre anni dopo, potè superarlo grazie anche all'aiuto finanziario di Zavattini, di De Sica, dei giovani di «Forma 1 ». segni preparatori, che confermano la linea di un lavoro solo apparentemente geometrico, che però nei significati concettuali vuole essere antitetico a quello dell'astrazione del passato. Queste opere vogliono essere una critica agli idealismi di marca platonica o cartesiana. SIRACUSA Lo svizzero Convento di Monte Vergine. «Martin Disler» (fino al 20 febbraio). L'artista svizzero, scom- «Donna di picche» una delle 127 opere di Atanasio Soldati nella mostra parmigiana Disler La città d'origine e di prima attività ricorda il centenario della nascita con ima bella mostra alla Galleria Niccoli fino al 2 marzo, con la collaborazione della Banca Monte Parma, a cura di Luciano Caramel, quasi trent'anni dopo la memorabile antologica curata da Nello Ponente alla Galleria d'Arte Moderna di Torino. Le 127 opere, olii in gran parte di collezione privata e dalle Gallerie d'Arte Moderna di Milano e di Gallarate (muco neo, il non aver attinto all'importante nucleo pervenuto a quella di Torino per legato di Maria Cantoni Soldati), tempere, disegni, tracciano mi percorso di profonda coerenza imbevuta da quell'idea di «ordine essenziale», di «armonia», di «chiarezza». E' una coerenza superiore all'alternarsi di fasi di semplificazione purista e ludica della tradizione contemporanea del paesaggio e della natura morta, dal cubismo alla metafisica, e di astrazione costruttivista, neoplastica, concretistica. Ed è una coerenza pensosamente scavata entro se stesso e poi confrontata con altre esperienze artistiche. E' stata più volte sottolineata una originaria radice metafisica. Uno dei primi quadri in mostra Marina di Grottamniare del 1931, i nella sua sintesi «primitiva» di Carrà, preannuncia e spiega i paesaggi-gioco durante la guerra, degni di un Klee mediterraneo, e i delicati incastri cromatici delle Composizioni dell'immediato dopoguerra, fra purismo e una neometafisica sullo specifico modello di Carrà. Esclusiva di Soldati, premessa di ogni eco e confronto culturale, e la limpida, «ùmocente» gioia dei piani domatici (ancora un appunto: «Il colore è un elemento vitale, come l'acqua e il fuoco. E' incontestabilmente un bisogno essenziale. Si tagliano i fiori del giardino per averli vicino a sé nell'appartamento con dei quadri»). Ma emergono all'inizio anche misteriose consonanze, spiegabili solo con {'«innocente» capacità di ascoltare suoni profondi della contemporaneità. L'Autoritratto del 1931 (e gli Amanti del 1932 conservati a Torino l'avrebbero confermato) documenta che, certamente senza saperlo, Soldati comincia là dove Malevic finisce. Marco Rosei glie raffinati disegni e preziose acquetante dedicate all'idea del1'«Italia che vogliamo». RAVENNA. Pinacoteca Lombardesca. «Mario Nanni. Stanze. Il segno della materia nello spazio» [ (fino al 2 marzo). I valori materici | della pittura e della scultura, il lo- i ro travaglio, in costante tensione j con le «astrazioni» del pensiero. A j cura di: F. Pegoraro. LECCO-MALGRATE. Quadreria. «Due amici in una vita nell'arte: Bellini, Rotella» (fino al 28 febbraio). Una storia in comune sia a Parigi che in Italia, dal '54 ad oggi, team unificante la natura urbana, industriale, mediatica. A cura di T, Restany. ROMA. Galleria Textilia. «Un'arte americana. I tappeti Hooked» (fino al 28 marzo). Scene domestiche e scritte di benvenuto; nelle forme cromatiche prevale l'amore per i fiori filtrato attraverso lo stile vittoriano e il Liberty. CONEGLIANO. Palazzo Sarchielli. «Sirotti. Opere 1991-1996» (fino al 16 febbraio). L'oggetto della ricerca è sempre la natura, indagato come movimento interiore e non come descrizione naturalistica. Catalogo Electa a cura di M. Goldin. Da sinistra, le terrecotte di Mainolfi e il particolare di un paesaggio di Marinoni a Bassano del Grappa parso nell'agosto 1966 a Ginevra, è stato uno dei maggiori esponenti europei della pittura di azione. Una pittura materica fatta di immagini, sogni, che si rincorrono ossessivamente e drammaticamente alla ricerca di una dimensione profondamente psicologica. A cura di D. Tataroni. In breve BOLOGNA. Stampane. «Valerio Adami. Allegoria per un movimento politico ed altri fogli» (fino al 30 gennaio). La mostra racco¬ Marisa Vescovo