«Caro Prodi, stai tranquillo»

«Caro Prodi, stai tranquillo» «Caro Prodi, stai tranquillo» Rosy Bindi: «Noi non siamo traditori» MINISTRO Rosy Bindi, che congresso è stato? «Costruttivo, sereno, chiaro, trasparente... E' uscita la necessità di una conduzione assolutamente unitaria, perché è vero che c'è ima vittoria netta del segretario che io ho sostenuto - ma c'è anche un'affermazione molto significativa da tutti i punti di vista, non solo numerica, di Castagnetti...». Appunto, quanto peserà da oggi Castagnetti nel ppi? «Mi auguro che si attui davvero la gestione unitaria, e quindi, per quello che rappresenta, Castagnetti porti il suo contribulo e il suo peso». Le agenzie hanno appena rilanciato una dichiarazione di Pisanu (Forza Italia), secondo cui Marini sarà condizionato da Castagnetti. E' un'ipotesi credibile, visti i risultati, le pare? (Assolutamente no. Non capisco in cosa Marini potrebbe essere condizionato dal momento che la linea politica del congresso è unica. Anche Castagnetti lo aiuterà, spero». Marini ha già dichiarato, invece, di voler allargare il consenso, nell'Ulivo, verso chi non ha votato per voi il 21 aprile. Che significa questo? «Vuol dire che l'Ulivo, e in particolare le forze di centro che - è bene ricordarlo - hanno vinto le elezioni e hanno la maggioranza in Parlamento ma non ce l'hanno nel Paese, devono riuscire a creare quel consenso nella società oltre che nelle prossime cabine elettorali per poter fare quelle riforme per le quali abbiamo chiesto la fiducia degli italiani. E siccome molti di quelli che hanno votato per il Polo sono anche potenziali elettori di centro che si sono illusi di trovare le politiche di centro e le risposte alle loro domande nel Polo, credo sia doveroso che tutto l'Ulivo vada a cercarli». Anche se dovesse servire un cambio di maggioranza? (Assolutamente no. Non siamo trasformisti. Cercheremo di conquista- re elettori nell'altro schieramento». Prodi può stare tranquillo anche con Marini, dunque? «Certo. Vede, da che cosa dovrebbero nascere questi dubbi? Si può mai pensare che un governo dell'Ulivo possa avere nella legislatura un presidente del Consiglio diverso da Prodi? Lui è il punto di equilibrio, è la persona che si riconosce nella nostra forza politica più che in tutte le altre, come ha detto al congresso». CONGRESSO FLASH «DE MITA? NON CAPISCE NULLA». Gerardo Bianco è veramente amareggiato. Ma non per la sua mancata riconferma alla guida del ppi. Bensì per il trattamento che Ciriaco De Mita gli ha riservato. Il segretario uscente mostra l'articolo di un quotidiano in cui De Mita spara a zero contro di lui. E Bianco non si trattiene: «Ma vi rendete conto? Mi viene a dire che io sono stucchevole. Da che pulpito... La verità è che lui non capisce mai niente, ha sempre la solita visione distorta delle cose. Si chiede perché io non mi candido, non si capacita del fatto che io voglia lasciare il potere. Lui è sempre stato così...». Riprende un fiato, saluta un pò di delegati e poi riattacca: «Io, invece, non mi sono candidato, ma questo non vuol dire che non fossi disponibile, ci tengo alla distinzione, perchè il congresso aveva bisogno di far uscire la sua forza, i suoi istinti animali. Se io avessi posto la candidatura, avrei vinto ma avrei anche messo un tappo ai delegati e fra due anni ne uscivo distrutto». Le «stoccate» nei confronti di del suo Qualcuno spera comunque che cambierete idea. Casini dice che vi proporrà nuove convergenze inedite sul piano parlamentare. Anche il centrodestra saluta con favore l'elezione di Marini. Che significa? «Sa Casini, e sanno gli altri nel Polo, che siamo pronti a im dialogo e a convergenze in Parlamento che ci consentano di portare avanti - nel rispetto dell'attuale maggioranza di avversario storico non finiscono qui, anche se «Jerry White» preferisce non nominarlo più. E rivolgendosi ai giornalisti formula un invito: «Diffidate da quelli che per mestiere fanno i dichiaratori perchè non lavorano e non sanno niente. Io sono per la politica semplice non sono uno statista perchè gli statisti ci hanno inguaiato». «LA CAVANI DEVE DIMETTERSI». Dure reazioni, nel Polo, al discorso tenuto da Liliana Cavani al congresso del ppi. «Investirò i presidenti di Camera congresso è stato molto chiaro nel ribadire che la nostra proposta è il cancellierato con il rafforzamento del governo ma senza rinunciare alla centralità del Parlamento e per un federalismo cooperativo che rispetti le diversità del Paese rafforzandone l'unità. Marini e i gruppi parlamentari sono vincolati. Noi abbiamo già votato la Bicamerale, non abbiamo capito l'uscita del sen. Cossiga, così come non abbiamo ca¬ governo che non si tocca - le riforme. Così come nel congresso è venuta a Casini una risposta positiva per il confronto su alcuni valori cattolici sui quali il dialogo è necessario. Un dialogo aperto anche a tutte le componenti laiche del Parlamento». Marini sostiene che bisogna incoraggiare il Polo sulla via della Bicamerale. Cedete sul presidenzialismo? «Senta, sui contenuti delle rifonne il A sinistra: Gerardo Bianco Sotto: Amintore Fanfani A destra: Liliana Cavani Gli ultimi fulmini di Jerry White sono per De Mita E Storace attacca la Cavani e Senato della vicenda - ha detto il presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, Francesco Storace -. La loro potestà di persuasione può essere esercitata per convincere chi nello stesso momento fa politica e amministra la Rai che è arrivato il momento di un gesto di sensibilità istituzionale». «Questo eda non finirà mai di stupire, in senso negativo, gli italiani - ha detto il sen. Franco Servello, capogruppo di An in commissione di vigilanza -. Infatti i suoi componenti sembrano non voler