Dalla Destra un applauso al Bertinotti zapatista
Dalla Destra un applauso al Bertinotti innatista Dalla Destra un applauso al Bertinotti innatista «Viaggio poco meno che trionfale». Così il «manifesto» di ieri benedice la missione natalizia di Bertinotti a Cuba e nel Chiapas: «Complimenti sinceri sia per le posizioni sostenute sia per l'abilità dimostrata di fare notizia». Il leader di Rifondazione se ne torna a casa con nuovi trofei politici, due incontri con il h'der maximo Castro e un fraterno colloquio con il subcomandante zapatista Marcos, «segni tangibili» - spiega il quotidiano comunista - di una conquistata «statura anche internazionale». Già, ma altri non si sono rivelati altrettanto entusiasti e così il «manifesto» si scaglia contro quelle che definisce «penose esibizioni» delle «penne più corrosive». Ma il «turista rivoluzionario più trendy» o «l'ultimo comunista felice» (tra gli appellativi di questi giorni) ha il benevolo plauso di un arguto intellettuale della destra. Non è infatti stupito Marcello Veneziani dell'exploit di Bertinotti: «Sì, è stato un viaggio riuscito. Il segretario di Rifondazione è partito con due valigie: quella della furbizia e quella dell'ideale politico. Ed ha incassato il successo in entrambi i casi perché credo che il revival di miti romantici antimperialisti susciti in Italia molte simpatie». Veneziani non si unisce o^iindi alle critiche e ai sarcasmi? «Perché dovrei? Non mi stupisco di un Bertinotti che pratica im marxismo liofilizzato, che copre un antico bisogno rivoluzionario in un contesto fuori tempo. Semmai sono altri i fenomeni più contraddittori. Nell'ordine degli sconcerti, metterei prima Veltroni che fa il liberal, ma poi solleva miti come Che Guevara e a Castro in Italia concede aperture e riconsiderazioni». Quindi, secondo lei, Bertinotti ha fatto un viaggio e incontri giusti... «Certo, non fa altro che perseguire i suoi disegni ideologici. Ho però un suggerimento: per completarli avrebbe dovuto andare a Cuba e nel Chiapas in compagnia di Rauti che ha le stesse considerazioni per questi movimenti rivoluzionari...», [st. e] I
Persone citate: Bertinotti, Guevara, Marcello Veneziani, Rauti, Veltroni
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