Un bacio a scuola: sospesa di M. M.

UN'AULA GALEOTTA UN'AULA GALEOTTA Un bacio a scuola: sospesa 77 capo dell'Istituto: non sono un censore ma loro stavano proprio esagerando S p 1 o A f "fj: r i PARMA NOSTRO SERVIZIO chiamenti - prosegue il preside anche all'interno della scuola, ed ho sempre sorvolato. Ma questa volta non si trattava solo di un bacetto o di un abbraccio vigoroso. Non era insomma un semplice scambio di affetto, era una scena che non avrebbe sfigurato sul set di "Via col vento". Tant'è che sono rimasto per alcuni minuti dietro le spalle dei due ragazzi e loro non se ne sono nemmeno accorti». A quel punto quindi, la decisione di sospendere la ragazza, la sola sotto la sua giurisdizione, al preside è parsa inevitabile. Anche perché - rincara Baruffini - c'era l'aggravante del ragazzo che non è studente del nostro liceo e non avrebbe dovuto essere nei nostri corridoi». La maggior parte degli studenti dell'Ulivi sta ovviamente coi fidanzatini e dice che questa volta Baruffini ha esagerato, anche se qualcuno fa notare che avrebbero potuto almeno stare un po' più attenti. E anche il preside alla fine sembra aver sanzionato più la loro sfacciataggine che non il focoso saluto in sé. «Mi sembra che questi ragazzi non abbiano il senso del limite e di quello che si può e non si può fare», spiega. Per questo non accetta le critiche dei suoi studenti e a propria difesa dice che gli stessi genitori dei fidanzatini si sono trovati d'accordo sulla sospensione. Anna e Luca, loro, quando sono stati interpellati hanno solo detto che non stavano facendo nulla di male. «Ma anch'io se vado a giocare a rugby in piazza Duomo non faccio nulla di male - controbatte il preside - solo che quello non è il luogo adatto». Alla prima campanella mancano pochi minuti. Anna e Luca (i nomi sono di fantasia) stanno insieme, lei ha 15 anni, lui 18. Frequentano scuole diverse e come ogni mattina devono proprio separarsi. Ma non ci riescono: entrano insieme nella scuola di lei, il liceo scientifico «Giacomo Ulivi». E lì finalmente si decidono a salutarsi. Solo che lo fanno a modo loro: con un bacio lungo e appassionato, uno di quei baci da film che non finiscono più, tanto travolgente da non accorgersi che lì di fianco c'è la porta della presidenza. Un bacio ad occhi chiusi, peccato solo che appostato dietro di loro ci sia il preside del liceo, Giorgio Baruffini. A Luca va anche bene, lui ò studente del vicino istituto per ragionieri «Macedonio Melloni» e viene solo invitato ad allontanarsi. Anna invece rimedia 2 gioir" r'' sospensione. E la cosa ovviamente fa discutere. Ieri addirittura si era diffusa la voce di uno sciopero di tutti gli studenti di Parma per protostare contro un provvedimento che molti hanno giudicato troppo duro. Ma poi la decisione è rientrata perché pare che gli stessi compagni di Anna all'Ulivi fossero divisi sul datarsi. Intanto Baruffini, il «preside censore», si giustifica e non ci sta a fare la figura dell'integralista. «Mi sombra strano - dice essere al centro di una vicenda del genere. Tante volte ho letto di fatti simili sui giornali e ci ho sempre riso sopra». Questa volta pero a l'are la figura del cerbero è lui e allora ci tiene a spiegare che «quei due si baciavano davvero in modo esagerato». «Ne ho visti tanti di sbaciuc- ATTENZIONE velocissimi finanziamenti mutui leasing L. 10 milioni/000 milioni oqni categoria. Gepass 0376 439.570 439.571. C.C.I.A.A. 182057 Mantova 167-266486 telefonata senza spese. Forus Spa, prestiti da L. 3 a L. 20 milioni nel nord Italia. Firma singola. Finanziamenti rimborsabili tramite bollettini postali. CCIAA 144943. Gli avvisi si ordinano presso: TORINO, via Roma 80 - via Marenco 32, I. 65211: MILANO, via G Carducci 29, t. 864701 : ALBA, c.so M Ceppino 9. t. 442110, ALESSANDRIA, via Vochien 80, t, 442543-442544; AOSTA, località Aménque 95 Quart. t. 765628: ASTI, via Antica Zecca 3. t. 32222: BARI, via Amendola 166/5. t, 5485111; BIELLA, viale Roma 5, t 8491212; BOLOGNA, via Amendola 13, t. 255952 r a.. BRA, via Verdi 7. t. 431003, CAGLIARI, via Ravenna 24. t. 305250 CASALE MONFERRATO, via Corte cl'Appello4.t 452154; CATANIA, corso Sicilia 35.1.327122 CATANZARO, via M Greco 78, I 724090-725129: COSENZA, via Monto Santo 39, t. 72527, CUNEO, via Grandis 11. t. 630832-699939 FIRENZE, v le Matteotti 54, t 561192-573668 GENOVA, via C.R. Ceccardi 1/14. t. 540184-592560. GOZZANO, via Cervino 13, t. 913839: IMPERIA, via Bordante 1. t 273371 273373: LECCE, piazzetta Della Monica 8, t. 594074; MESSINA, via U. Bonino 15/c, t. 2930855; NAPOLI, via Caracciolo 15. t. 7205111; NOVARA, via Cavour 13. t. 33341 ; PADOVA, via Gattamelata 108, t. 775224 807314.'.; PALERMO, via Lincoln 19. t. 6173330; REGGIO CALABRIA, via Ten, Panella 13, t, 24478-24479; ROMA, via Quattro Fontane 15, t 4825947-48259044871497. SANREMO, via Gioberti 47, t. 501555 501556: SAVONA, p.zza Marconi 3/5 3/6, t 811182, VERCELLI, via Duchessa Jolanda 20, t. 53754-62592; oltreché presso tutti i corrisponrlonti della Publikompass S.p.A. Coloro che intendono inoltrare la loro richiesta per corrispondenza possono scrivere a: Publikompass S.p.A., corso Massimo d'Azeglio 60— 10126 Torino. Il prezzo delle inserzioni deve essere corrisposto anticipatamente per contanti o vaglia Esso risulla dal prodotto del numero di righe (minimo 3) per la tariffa della Rubrica, con l'aggiunta delle imposte pari al 19°o globale. E' ammessa l'inclusione nel testo di lettere alfabetiche di richiamo in carattere maiuscolo (oltre quella .niziale) e per ognuna di esse sarà corrisposto un supplemento di L. 5500. Gli annunci sono pubblicati su -La Stampa-, Coloro che desiderano rimanere ignoti ai lettori possono utilizzare il servizio cassette aggiungendo ai testo dellawiso la frase: «Scrivere: Publikompass n... 10100 Torino»; l'importo del nolo cassetta e di L. 500 per decade oltre un rimborso di L. 6000 per spese di recapito corrispondenza La Publikompass S.p.A. e a tutti gli effetti unica destinataria della corrispondenza indirizzata alle cassetti-. Essa ha li diritto di verificare le lettere e di incasellare soltanto quelle strettamente inerenti agli annunci, non inoltrando ogni altra forma di corrispondenza, stampati, circolari o lettere di propaganda. Tutte le lettere indirizzate alle cassette debbono essere inviate per posta e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Per uno speciale accordo Intervenuto con l'ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO e con la Banca C.R.T. gli avvisi possono essere ordinati presso tutte le sedi o Dipendenze di tutte queste Banche esistenti In Italia. In tema di offerte di Impiego o lavoro, l'Editore ricorda che la legge 9.12.1977 n° 903 vieta discriminazioni sul sesso e l'Inserzionista è Impegnato a rispettare tale legge. Mario Salvini ROMA. Alunni «cattivi» perché sorpresi a scambiarsi effusioni a scuola. Anche un semplice bacio è stato sovente punito con la pena più grave prevista per uno studente: la sospensione. Negli ultimi dieci anni la cronaca ha registrato numerosi episodi di «intolleranza» dei capi d'istituto. A cominciare dal maggio del 1986 quando al liceo Visconti di Roma due ragazzi sono stati sorpresi mentre si davano un bacio, seduti sul muretto del portico al secondo piano dell'istituto. La vicepreside ha deciso di sospenderli per due giorni, scatenando la protesta nella scuola. Nel marzo '92, all'Istituto professionale per la pubblicità di Torino in via Figlie dei Militari, due ragazzi del IV anno, sorpresi a baciarsi in classe, sono stati sospesi dal preside per un giorno, ma con l'obbligo di frequenza. Due anni dopo, a Potenza, altri due innamorati, alunni dell'Istituto tecnico commerciale Leonardo da Vinci, uscivano da scuola mano nella mano. Il preside li ha richiamati, ha ordinato di staccarsi. Lui, diciotto anni, ha rifiutato di obbedire. Sopra il ministro Berlinguer A desfa: i due ragazzi di Varese sospesi per un bacio TRIESTE. Un mozzicone di sigaretta ancora fumante è probabilmente all'origine della tragedia che si è consumata ieri tra le fiamme di un povero appartamento di via Bernini. Un bambino di 2 anni e mezzo è spirato, intossicato dalle esalazioni dell'incendio alimentato da arredi in plastica e tessuti sintetici; un giovane di 31 anni, convivente della mamma della piccola vittima, è in gravi condizioni per le ustioni. Il piccolo si chiamava Christian Marvin! La sua è stata un'interminabile agonia. Quando i vigili del fuoco l'hanno strappato alle fiamme e ai fumi dell'appartamento ormai distrutto, il cuore di Christian aveva già cessato di battere. Riportato alla vita, il bambino è stato sottoposto alle cure della camera iperbarica, nel disperato tentativo di favorire la ripresa della funzione respiratoria, minata dall'ossido di carbonio. Ma quando si cominciava a nutrire qualche timida speranza di ripresa, è giunta la fine. L'episodio ha avuto un lungo prologo. Prima di inghiottire l'appartamento al sesto piano di via Bernini, infatti, le fiamme hanno covato per molte ore, traendo alimento dai modesti arredi. E' venerdì pomeriggio. La mamma di Christian, Michela Lughi, 21 anni, è fuori casa: ha accompagnato la figlia minore Jessica, nove mesi, dalla nonna; poi si reca al lavoro. In casa rimangono il convivente, Roberto D'Agostino, 31 anni e Christian. Secondo i vigili del fuoco, l'incendio è stato provocato dal mozzicone di sigaretta caduto sul materasso della camera da letto dove D'Agostino si è appisolato. Il fumo denso ha bruciato l'ossigeno anche nella stanza dove riposava Christian. Ben presto ha invaso ogni spazio. [m. m.]