Zhelev: qui in Bulgaria hanno ricostruito il Muro
Zhelev: qui in Bulgaria hanno ricostruito il Muro Zhelev: qui in Bulgaria hanno ricostruito il Muro IL PRESIDENTE DEMOCRATICO PSOFIA RESIDENTE Zhelev, come farà la Bulgaria a superare la crisi economica senza precedenti che la attanaglia da diversi mesi? «Non si può sperare di uscire dalla gravissima situazione in cui siamo precipitati, se non indicendo le elezioni legislative anticipate. Inoltre, il Paese ha bisogno di riforme molto più profonde di quelle proposte da tutte le forze politiche attuali. Innanzitutto, bisogna emendare la Costituzione perché se la transizione economica è fallita, è in parte successo perché il modello di funzionamento del regime non va più. La Bulgaria è una Repubblica parlamentare comparabile a quelle in auge in Europa fra le due guerre. Quello di cui abbiamo bisogno è un sistema semi-presidenziale alla francese. Non è un caso che diversi Paesi che sperimentano transizioni difficili, come l'Ucraina, la Russia, la Polonia e la Romania, si siano messe su questa strada. Il passaggio da uno Stato comunista centralizzato a un'economia e un regime liberali è un'impresa difficilissima. Noi abbiamo bisogno di un potere esecutivo responsabile, forte, efficace ed equilibrato. Non di un Parlamento Il presidente uscente Zhelyu Zhelev è stato eletto nel 1992 dall'anticomunista Unione delle forze democratiche. Dal '94 ha coabitato (fra molti scontri) col nuovo Parlamento neo-comunista onnipotente». Ma il tipo di regime è l'unica ragione della crisi? «No. In Parlamento non esiste la volontà politica di fare le riforme necessarie». A che riforme si riferisce? «Si dovrebbero restituire le terre ai vecchi proprietari per permettere l'emergere di una classe media, indispensabile a una società moderna. Nel settore industriale, le privatizzazioni non sono mai davvero partite. Il governo dimissionario - il diciottesimo dal 1989 - ò stato '/////;> mmm '<■/////, Mi '//////, mmm ■///////, MOSCA PREOCCUPATA
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