LE ROVINE DELL'ETICA ALIA FINE DEL SECOLO di Barbara Spinelli
LE ROVINE DELL'ETICA ALIA FINE DEL SECOLO LE ROVINE DELL'ETICA ALIA FINE DEL SECOLO Da quando il secolo ventesimo è cominciato a finire, si parla molto e con grande inquietudine dei valori svaniti, rimpiccioliti dallo Spirito conformista dei Tempi. Ci si chiede dove sia andata a finire l'etica; si fruga negli anfratti dell'Occidente con l'idea di ritrovarvi un Senso, che si ritiene smarrito. In Italia, in particolare, ci si domanda quale peso abbiano ancora i valori cattolici, dopo che l'unità del cattolicesimo politico si è dissolta e poi infranta su Mani pulite. Il fenomeno è europeo, e spesso è nato da operazioni di pulizia giudiziaria che hanno disvelato una corruttela pandèmica, nelle classi dirigenti. L'indignazione dell'opinione pubblica e dei giornali è stata imponente, e gran spazio viene dato, in tutta Europa, alla complicità tra politica e latrocinio. La corruzione economica è percepita infatti come segno più evidente della marccscenza morale che affligge l'Occidente. Ne risentono i partiti classici. Ne risentono i residui frammenti della de, in questi giorni di congressi. Un comandamento essenziale è stato disatteso - il comandamento che ordina di Non Rubare e questo ha screditato la figura stessa del sovrano democratico. L'anelito morale nasce anche da qui: da questa esperienza, tanto più sbigottita in tempi di sacrifici economici, delle ricchezze e dei patrimoni borseggiati. 11 senso di vuoto ha oltrepassato Mani pulite, è esasperato ormai anche dal declino d'Europa nel mondo, declino economico e spirituale: ma è pur sempre cominciato con Mani pulite, si è addensato con fervore attorno alla questione del Furto. Dinanzi agli occhi s'accampano, meste, le rovine dell'Etica in tal modo offesa, e perduta. a guardarla da vicino tuttavia non sembra svanita in blocco la capacità delle élite europee di produrre e imporre valori dominanti. Ne producono ancora, però d'un certo tipo soltanto. I valori hanno subito un terremoto che li ha solo sconnessi, redistribuiti, amputati, ma non collettivamente annientati. Come alberi dopo che è passato un tifone, restano in piedi alcuni Comandamenti, sotto forma di pensieri dominanti o di ossessioni, mentre altri Comandamenti rattrappiscono e si disfano nel nulla. La questione del furto ha acquistato di questi tempi preminenza agli occhi delle élite politiche o giornaliste come ha acquistato preminenza la questione del sesso, agli occhi delle gerarchie cattoliche - ma altre questioni diventano marginali sino a svanire. Più precisamente, svaniscono le grandi e cruciali questioni della sofferenza e della povertà, della malattia e della morte, che pure stanno a cuore alle persone e che popolano le loro paure. Sono i veri scandali di questo fine secolo - scandali, nel senso cristiano del termine - anche se misteriosamente e sistematicamente son messi a tacere. E' lo scandalo della povertà che cresce in Europa - e tanto più sembra crescere, quanto più le borse finanziarie si mostrano giubilanti. E' lo scandalo dei milioni di senza tetto: che muoiono a decine in quest'inverno rigido d'Europa occidentale, che la stessa sinistra di Tony Blair dispregia proprio mentre in Inghilterra si gela, e che le classi ricche non intendono integrare, esattamente come accadeva nell'epoca vittoriana quando almeno c'erano i socialdemocratici Fabiani e c'era Dickens, per dare una voce ai derelitti. E' lo scandalo delle grandi epidemie pestilenziali di questo fine '900 - Aids, malattia Creutzfeldt-Jakob - che le autorità criminosamente trascurano, ignorano. Qualche anno fa è stato lo scandalo del sangue contaminato dall'Aids, in Francia, usato per le trasfusioni quando si conosceva perfettamente la sua letale nocività. Poi son venute le mucche pazze inglesi, vicenda in cui l'opera di occultamento da parte delle autorità britanniche è stata sistematica, stolta, e delittuosa. Nei giorni scorsi è scoppiato infine l'affare degli ormoni per la crescita, a Parigi: ormoni estratti da ipofisi di cadaveri e somministrati - fra l'85 e l'86 - dentro strutture Barbara Spinelli CONTINUA A PAG. 10 PRIMA COLONNA
Persone citate: Dickens, Fabiani, Tony Blair
Luoghi citati: Europa, Francia, Inghilterra, Italia, Parigi
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