Sofia, assalto al Parlamento

La folla dà fuoco al palazzo dopo che i deputati bocciano la mozione per elezioni anticipate, decine di feriti La folla dà fuoco al palazzo dopo che i deputati bocciano la mozione per elezioni anticipate, decine di feriti Sofia, assalto al Parlamento In cinquantamila contro i postcomunisti SBELGRADO E anziché distruggere automobili in improbabili «rallies» il figlio di Milosevic fosse in politica, avrebbe la faccia e i modi di Ivica Dacie, delfino del presidente ed a soli 31 anni già portavoce dell'«Sps», il partito socialista al potere. Nei modi, questo forbito prodotto del post-comunismo è cortese. Nelle fattezze rassomiglia al suo Presidente e compagno in modo impressionante. Uno Slobodan con 25 anni in meno ma una fede non meno incrollabile nel diritto della maggioranza di fare ciò che vuole. Anche dopo 54 giorni di una protesta che sta coinvolgendo il mondo? «Non sarà la piazza a mutare le regole della democrazia. Poiché, se ancora non si fosse compreso, in Serbia il 17 di novembre la coalizione di sinistra, il mio partito, ha vinto le elezioni in maniera netta. Anche l'Osce lo ha riconosciuto: un milione e 800 mila voti per noi, 967 mila per "Zajedno". Da solo un radicale come Vqjslav Seselj ha preso quasi altrettanti voti di Draskovic e gli altri, 762 mila». Ma se la vittoria era così netta, allora perché provocare questa catastrofe negando a Zajedno anche i seggi conquistati? «Perché la legge elettorale è molto severa, e prevede la possibilità di invalidare in tutto o in parte un'elezione anche per irregolarità marginali. Quelle irregolarità erano numerose. L'Osce aveva monitorato le elezioni e le aveva definite "demo- SOFIA NOSTRO SERVIZIO cratiche era la rinuncia del partito socialista a formare un altro governo, dopo il fallimento di quello guidato da Zhan Videnov. Il presidente bulgaro uscente Zhelyu Zhelev si è presentato a tarda notte sugli schermi televisivi per annunciare di avere rinunciato ad incaricare i socialisti di costituire il governo, come era invece previsto per oggi. Nonostante la resistenza opposta dalle forze dell'ordine che hanno fatto uso di manganelli e gas lacrimogeni - i manifestanti sono riusciti ad appiccare il fuoco in alcuni punti dell'edificio, dove i deputati erano riuniti in seduta straordinaria per cercare di trovare una via d'uscita. Negli scontri si sono avuti finora ima decina di feriti tra le forze dell'ordine, e un numero imprecisato tra i manifestanti. Quella di ieri è stata la manifestazione antigovernativa più seria e violenta fra quelle organizzate dall'opposizione nell'ultima settimana a Sofia e nelle altre principali città della Bulgaria. In mattinata tutti i deputati dell'opposizione avevano abbandonato l'aula del Parlamento por protestare contro il rifiuto dei socialisti di indire elezioni anticipate. Subito dopo migliaia di persone, scandendo slogan ostili al governo («spazzatura rossa», «mafiosi»), hanno attraversato il centro della capitale La situazione in Bulgaria sembra essere ormai fuori controllo. Ieri il Parlamento doveva votare una mozione presentata dall'opposizione «per la salvezza del Paese», nella quale, tra l'altro, si chiedevano elezioni anticipate. La maggioranza del partito socialista (ex comunista), pur dichiarandosi a favore di gran parte delle richieste dell'Unione delle forze democratiche, ha respinto il punto del testo riguardante le elezioni anticipate. I deputati dell'opposizione hanno abbandonato la sala delle riunioni plenarie, provocando cosi la reazione dei suoi simpatizzanti, che già dal mattino avevano stretto d'assedio il Parlamento, nel centro di Solia. Gli scontri sono cominciati verso le 17. Subito dopo la votazione, la folla è riuscita a rompere il cordone della polizia e a penetrare attraverso le finestre all'interno dell'edificio, i reparti speciali delle forze dell'ordine sono riusciti a bloccarli prima che entrassero nella sala delle riunioni plenarie. Intanto il leader dell'Unione delie forze democratiche Ivan Kostov dichiarava che «la gente davanti al Parlamento non andrà a casa finché il partito socialista non accetterà le sue richieste». L'altra rivendicazione dell'Unione delle forze demo¬ Dopo 13 ore di faccia a faccia con gli agenti, i giovani raggiungono il centro Il presidente Slobodan Milosevic: finora il suo governo non è riuscito a trovare una soluzione efficace per fermare la protesta e a nulla sono servite le concessioni parziali I manifestanti vogliono che tutti i risultati del voto vengano riconosciuti raggiungendo la sede del Parlamento, che è stato circondato da una catena umana formata dai manifestanti. Sono state incendiate numerose bandiere rosse, e ad alcuni deputati socialisti è stato impedito di lasciare l'edificio. Gli agenti feriti sono tra quelli che hanno invano tentato di impedire l'ingresso dei dimostranti nel palazzo e che sono stati travolti. Uno di loro ha avuto entrambe le gambe fratturate. A questo punto gli sviluppi della situazione sono imprevedibili. Alla crisi economica, che ha imperversato per tutto il '96, con un'inflazione che supera il 300 per cento, si è aggiunta la crisi politica con le dimissioni, due settimane fa, del governo socialista. E intanto il presidente neoeletto Petar Stoianov, anticomunista, non è ancora entrato in carica. In tarda serata, in seguito agli eccessi in piazza, il governo uscente si è riunito in seduta straordinaria ed ha approvato una dichiarazione con la quale conferisce al ministro degli Interni Nikolai Dobrev il potere di prendere tutte le misure necessarie per garantire l'ordine pubblico. Dobrev era l'uomo incaricato di formare il governo dopo le dimissioni di Videnov. Atanas Tsenov A destra, il neoeletto presidente bulgaro, Petar Stoianov, cerca di fermare i manifestanti che vogliono entrare nel Parlamento di Sofìa Sopra, scontri tra i dimostranti anticomunisti e la polizia *\ r ^-cìic'v**\<-aq\.-V "A \ >-4 A A A A A A A A A >•* A A A à*! può dire Se gli olandesi ÉKÈk consumano più vino dei tedeschi chz però hanno una £req;uen:?a di visite al 9fiH| supermarket più alta dei ? francesi poiché questi vanno più sjpzsso |*^4JÉ al cinema degli italiani, SR^^ £amosi per essere più risparmiatori ^dfe^ degli spagnoli che senz'altro \ >*/ cambiano l'auto -'V A ti ? nxzno s.~p<zsso degli inglesi?

Luoghi citati: Bulgaria, Serbia, Sofia