L'ex Presidente e Fini chiedono chiarezza di Antonella Rampino

1/ex Presidente e Fini chiedono chiarezza 1/ex Presidente e Fini chiedono chiarezza «Berlusconi spieghi se sta con noi o contro di noi» ROMA A un bel dire Enrico La Loggia, uno dei notabili di Forza Italia lasciati da Berlusconi alla guardia della Bicamerale, che la decisione spetta a D'Alema. E cioè che se il segretario del pds fornirà maggiori assicurazioni sulla possibilità di maggioranza variabile in quanto a riforme istituzionali, tutto si ricomporrà, e dal cappello a cilindro del Polo salterà fuori, a nuova vita, la Bicamerale. E invece, ormai gli argini sono rotti, nonostante la telefonata dell'ultimo minuto che sembra sia intercorsa tra Fini e Berlusconi. Le maggioranze che si riscriveranno, nelle prossime ore, rischiano di non essere solo quelle della Bicamerale, ma anche quelle interne al Polo. Oggi, infatti, Francesco Cossiga è a Milano, scortato da Mario Segni, da Carlo Scognamiglio, e nella enclave berlusconiana per eccellenza, lancerà la sua sfida. Lancerà cioè al Cavaliere un estremo appello pro-Costituente, e dunque un ultimatum: o Berlusconi si aggrega al nuovo asse Fini-Cossiga, che punta a cavalcare Francesco Cossiga ferendum sulla Bicamerale non è affatto improponibile. Ma la disputa, accesa anche al Tg3 Piima Serata da La Russa di An, rischia di sembrare una controversia bizantina tra chi vuol fare le riforme, e chi non le vuole affatto, appligliandosi per questo ai codicilli delle leggi. Intanto, ieri mattina, l'apposita consulta del pds ha discusso le proposte di riforma. Un dibattito piuttosto fitto, nel quale, suscitando qualche manifesta perplessità in Cesare Salvi, in molti hanno spezzato una lancia in favore del semipresidenzialismo. Preoccupa il rapporto tra Parlamento e premier eletto direttamente dai cittadini insieme alla maggioranza: in questo caso infatti, è l'obiezione più diffusa, l'Italia non sarebbe più una democrazia parla¬ Che in realtà, come ricorda Calderisi di Forza Italia, è stato il primo partito a proporre la Bicamerale. Una cappa di piombo è dunque calata su quell'unica possibilità di riscrivere le regole dello Stato che la Bicamerale rappresentava. Ne è consapevole, soprattutto, la maggioranza. Che ha preso compatta posizione: Romano Prodi ha detto che l'accordo con l'opposizione, per le riforme, è indispensabile. Lamberto Dini ha dichiarato che la proposta Cossiga ostacola ogni rinnovamento istituzionale. D'Alema ha ribadito che è una presa in giro per gli italiani, e ha dettagliatamente motivato questa sua considerazione con le tecnicalità che attengono alla legge sui referendum. Si è sentito rispondere da D'Onofrio, costituzionalista del ecd, che il re¬ Silvio Berlusconi Gianfranco Fini gli umori protestatari del ceto medio, oppure rischia di ritrovarsi solo. Insonuna, nel Polo si stanno fronteggiando due politiche, e anche due leadership. Non era mai accaduto che il leader di An si prendesse il diritto, sposando la proposta Cossiga in favore di un referendum che dia dignità da «costituente» alla Bicamerale, di cambiare la linea del Polo. E di farlo in assenza di Berlusconi, e contro Berlusconi. Se il Cavaliere lascia correre, lo scettro passa a Fini. Se reagisce, rischia di perdere una parte di Forza Italia. Quegli scontenti che, a cominciare da Mancuso e Maiolo, tra i molti, la Bicamerale proprio non la vogliono. Cossiga ha trascinato con sé soprattutto Gianfranco Fini e tutta, dicasi tutta, Alleanza Nazionale. mentare. Mentre, come e noto, D'Alema ha offerto al Polo proprio il presidenzialismo. D'Alema, in fine giornata, ha fatto poi notare che, alla fine, senza accordo tra Polo e Ulivo, si arriverà a procedere alle riforme in via ordinaria, e cioè usando la procedura prevista dall'articolo 138 della Costituzione. Poco dopo Buttiglione del edu comunicava ufficialmente che il suo raggruppamento, che è parte del Polo, aveva poi deciso di votare il 21 gennaio per la Bicamerale. E il presidente del Senato Nicola Mancino ammoniva che, senza Bicamerale, l'Italia potrebbe paralizzarsi. Ma intanto, quello che rischia di saltare, è la politica, le sue geometrie, e l'equilibrio all'interno dei diversi schieramenti. Almeno in queste ore, che sono ancora d'attesa del rientro di Berlusconi dai Caraibi. Il vertice ;1 Polo è previsto per martedì. Ma la direzione di An è stamattina. Quando Berlusconi avrà fatto appena rientro. Antonella Rampino

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