Banco di Napoli, la Procura indaga sui vecchi dirigenti per le sofferenze in bilancio di A. Vig.
Banco di Napoli, la Procura indaga sui vecchi dirigenti per le sofferenze in bilancio Banco di Napoli, la Procura indaga sui vecchi dirigenti per le sofferenze in bilancio Nel mirino dell'Antitrust gli accordi sulle tariffe tra le agenzie di pubblicità POLTRONA ./ •/</ /. I.20ÌUHHI NAPOLI. Un'inchiesta sulle sofferenze del Banco di Napoli, che sono all'origine del deficit miliardario registrato dall'istituto di credito, è stata avviata dalla Procura di Napoli. Dirigenti ed ex componenti del consiglio di amministrazione del Banco, i cui nomi non sono stati resi noti, sono indagati per falso in bilancio tra il 1990 e il 1994. Gli inquirenti ipotizzano che per alcuni anni il bilancio del Banco di Napoli sia stato «alterate». In particolare, sarebbero stati inseriti tra le poste attive crediti che invece, essendo diventati inesigibili, avrebbero dovuto essere riportati tra le poste passive. Tale circostanza si sarebbe verificata in conseguenza della gestione «politica» del Banco, attraverso la quale venivano concessi crediti, fidi, mutui e finanziamenti a società o imprenditori che non erano in grado di offrire reali garanzie per la restituzione del debito. E mentre la magistratura indaga si stringono i tempi per la privatizzazione del Banco. Nei prossimi giorni, forse già oggi, la banca d'affari Rothschild dovrà dare il parere di congruità sulle offerte avanzate per il 60% del Banco. Dal parere dipenderà la decisione del Tesoro sulla conclusione dell'asta, ma se l'offerta della cordata Ina-Bnl dovesse risultare insoddisfacente la partita sul salvataggio potrebbe tornare in alto mare. ROMA. Incursione dell'Antitrust nel mondo della pubblicità. L'autorità garante, al termine di un procedimento istruttorio, ha accertato diverse violazioni al divieto di intese restrittive della concorrenza nel comportamento delle associazioni di agenzie di pubblicità (Assap, Aipas e Otep), di sponsorizzazioni (Asp), di relazioni pubbliche (Assorel), di direct marketing (Assodirect) e nei confronti della Federazione italiana della comunicazione. Le violazioni riguardano delibere associative concernenti il coordinamento dei prezzi delle imprese di comunicazione associate e i loro comportamenti in occasione delle gare indette dagli utenti di pubblicità. «Ci attendevamo questa decisione - spiega Alberto Contri, presidente dell'Assap e della Federazione italiana della comunicazione -. Ci adegueremo al cambiamento giuridico e entro 60 giorni comunicheremo le nostre nuove norme. Ma i listini interassociativi sono dei semplici strumenti di lavoro, una base di partenza per facilitare le contrattazioni». Per Marco Testa, presidente dell'Armando Testa, «ben vengano tutte le puntualizzazioni dell'Antitrust. Mi permetto di dire però che questa volta si è andati a sindacare nel mercato più competitivo, più agguerrito, più libero del mondo», [a. vig.]
Persone citate: Alberto Contri, Armando Testa, Marco Testa, Rothschild
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