Volkswagen pace da 1700 miliardi
Volkswagen pace da 1700 miliardi Volkswagen pace da 1700 miliardi Per chiudere la disputa con Gm sul caso Lopez NEW YORK. La Volkswagen, per porre fine alla disputa sul «caso Lopez», ha accettato di pagare 100 milioni di dollari al la General Motors e di acquistare, nei prossimi sette anni, componenti per auto del valore di un miliardo di dollari dal produttore statunitense. In tutto un accordo da 1,1 miliardi di dollari, circa 1700 miliardi di lire. L'inetsa secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Dow Jones, prevede anche uno scambio di lettere tra i presidenti delle due società per esprimere il reciproco rammarico per quanto accaduto. Il pagamento di 100 milioni di dollari dalla Volkswagen alla casa di Detroit equivale a quanto la Volkswagen avrebbe pagato in spese legali se la disputa si fosse trascinata per i prossimi cinque anni. La General Motors aveva accusato Jose Ignacio Lopez de Arriortua e alcuni alti dirigenti della Volkswagen di spionaggio industriale fin da quando, nel 1993, Lopez, l'allora responsabile degli acquisti della General Motors, assunse lo stesso delicato incarico nella casa tedesca. Secondo il produttore statunitense, il manager avrebbe portato con sé migliaia di pagine di documenti riservati e di dischetti per computer ed avrebbe poi «rivenduto» ai tedeschi la lista dei prezzi pagati ai fornitori per i componenti per auto, causando un gravissimo danno all'azienda americana. L'idea di un accordo extragiudiziale era nell'aria già da dicembre, quando la magistratura tedesca aveva deciso di inquisire Lopez ed altri tre manager che erano passati assieme a lui dalla General Motors alla Volkswagen. [r. e. s.] Attesa la valutazione Rothschild «Intese contro la concorrenza»
Persone citate: Jose Ignacio Lopez, Lopez, Rothschild
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