In dicembre verso quota 110 mila

In dicembre verso quota 110 mila In dicembre verso quota 110 mila ROMA. L'auto in Italia sarebbe già orientata verso la ripresa. I dati del mese di dicembre '96, che saranno resi noti soltanto oggi dalla Motorizzazione civile, lo confermerebbero: 110 mila nuove immatricolazioni, a fronte delle 98.706 che erano state registrate nello stesso mese del '95. Quindi sarebbero state vendute 11.294 autovetture in più (una crescita che si aggira sul 12 per cento). Se il dato sarà confermato il totale delle immatricolazioni nell'anno appeana trascorso ammonterà a 1.737.000 auto, circa duemila in più rispetto al '95. Intanto i concessionari starebbero già registrando un buon andamento degli ordini, stimolati soprattutto dagli incentivi all'auto varati dal governo Prodi a chi rottama un'auto con più di dieci anni. Questa misura potrebbe ridare fiato al mercato, portando alla vendita di circa 200 mila auto in più nel '97, portando così il totale a 1.950.000-2 milioni di unità. cazione di fatti già avvenuti senza cercare il consenso del sindacato. Questo crea un ulteriore peggioramento delle relazioni sindacali». Per il segretario nazionale della Fim-Cisl, Pier Paolo Baretta, «la ripresa delle assunzioni a Melfi e la riduzione della cassa integrazione sono i primi segnali dei provvedimenti di sostegno al settore auto che anche il sindacato ha ritenuto necessari. Spero che la Fiat scelga di cogliere appieno questa opportunità e favorisca una rapida conclusione del contratto, anziché privilegiare lo scontro rinunciando a produrre e favorendo la concorrenza». «La Fiat - ha aggiunto Cosmano Spagnolo, coordinatore auto Firn non può pensare di cogliere le potenzialità del mercato e ignorare la questione contrattuale, in disprezzo del sistema di regole del 23 luglio». Per Lello Raffo, coordinatore auto Fiom-Cgil, «i trasferimenti da Rivalta sono impossibili perché prefigurano lo smantellamento dello stabilimento, un'ipotesi che vogliamo evitare». Claudio Stacchini, della Quinta Lega Fiom di Torino: «Vorremmo vedere spostamenti di alcune produzioni, ad esempio la Marea, da Mirafiori a Rivalta piuttosto che spostamento di lavoratori da Rivalta a Mirafiori». Il responsabile del personale della Fiat Auto, Maurizio Magnabosco, spiega le decisioni dell'azienda: «E' ancora presto per poter fare una valutazione degli effetti e soprattutto una quanti¬ ficazione precisa. Ovviamente però stimiamo che vi sarà un incremento della domanda: le misure adottate dal governo sono idonee a smuovere il mercato italiano dell'auto, con effetti positivi sul rinnovo del parco, il miglioramento dell'ambiente e della sicurezza». Per quanto riguarda gli effetti sull'occupazione, Magnabosco precisa: «Abbiamo fatto delle valutazioni sulle conseguenze occupazionali che potranno derivare dalle vendite dei nostri marchi. Nella convinzione che gli incentivi daranno un risultato positivo, abbiamo deciso che assumeremo circa 270 persone a Melfi per aumentare la produzione di Fiat Punto e di Lancia Y; elimineremo la cassa integrazione a Rivalta,

Persone citate: Claudio Stacchini, Cosmano Spagnolo, Lello Raffo, Magnabosco, Maurizio Magnabosco, Pier Paolo Baretta

Luoghi citati: Italia, Melfi, Rivalta, Roma, Torino