«Non sono io Mr. 7 miliardi»

«Non sono io Mr. 7 miliardi» «Non sono io Mr. 7 miliardi» ROMA. Se subito rideva per lo scherzo, oggi appare infuriato e deciso a denunciare tutti, Luciano Pietrucci, 60 anni, il presunto possessore del biglietto della Lotteria Italia vincitore dei sette miliardi. Ha mandato la figlia Vittoria dall'avvocato Antonio Massnnini perché «metta fine a questa storia». L'avvocato ha ribadito la falsità della notizia diffusa da organi di informazione sulla presunta vincita da parte del suo cliente, annunciando innanzitutto la richiesta di smentita. Calzoni da ginnastica, felpa e berretto, Luciano Pietrucci, seduto dietro la scrivania del suo ufficio nell'azienda edile sulla Cassia, ha gli occhi infuocati, chiede che questa bugia venga smentita. «Ieri ci ho riso su - ha detto - perché ho giudicato la notizia uno scherzo divertente, ma poi sono stato tempestato di telefonate da parte di tutti, familiari, amici, fornitori e la cosa ha preso una brutta piega». «Stanotte non ho dormito. Sono estraneo a tutto - ha detto ancora Pietrucci -. Se avessi vinto oggi sarei andato in Polonia a caccia». Ha voglia di smentire a tutti i costi la notizia, l'imprenditore edile: «Se avessi vinto lo avrei detto. Avrei dato un miliardo e mezzo a ciascuno dei miei figli e ne avrei tenuto uno io. Ora però la faccenda sta diventando seria. Ho una nipotina piccola e a scuola non ci credono che io non abbia vinto, e poi, con le cose che si leggono sui giornali, c'è da aver paura». Pietrucci non sopporta che tutti 10 guardino convinti che abbia vinto. «Stamattina - racconta - mi hanno visto al bar e mi hanno fatto tante battute. Poi uno mi ha detto: "O non hai vinto davvero o hai un sangue freddo incredibile". Nessuno mi crede, tutti rimangono con il sospetto. Adesso tutti mi guardano, mi scrutano, mi spiano dalle finestre, vedono se brindiamo. Non posso vivere così». Il telefono dell'azienda non fa che squillare. «Mi stanno chiamando tutti per farmi gli auguri, ma anche per chiedere da essere pagati. E se ho una tratta a 60 giorni vogliono che anticipi, ma il lavoro va male». Ma c'è anche un altro giallo. I lavoratori della Mira Lanza di Mira (Venezia) sono in fmrillazione, da quando si è diffusa la voce che potrebbe celarsi fra loro il nuovo vincitore dei due miliardi del quinto premio. A far ritenere che sia finito proprio a Mira il biglietto serie «I 771131» venduto a Milano, e subentrato nella vincita dopo l'annullamento di quello di Jesi, è 11 fatto che il numero è molto vicino a quello di alcuni tagliandi inseriti quest'anno nelle ceste-regalo che l'azienda è solita distribuire per Natale ai suoi 800 dipendenti. E i biglietti regalo erano stati tutti comprati a Milano. [r. cri.] IL BILANC DELLE SCOMMESSE C SE [r. r.I •COM TOTOCALCIO .2802 TOT.OGOL 844 MONOPOLI Dl STATO LOTTO 5414. LOTTERIE TRADIZIONALI 310 GRATIA E VINCI 2816 SISAL ENALOTTO . 168 TQTIP . 349 TRIS 1145 AGENZIE IPPICHE SCOMMESSE IPPICHE • . 3463 REGIONI E COMUNI CASINO' •'• , 648 L'IRONIA DEGLI SPAGNOLI: «SCANDALO ALL'ITALIANA» Mario Rigoni Stern

Persone citate: Antonio Massnnini, Luciano Pietrucci, Mario Rigoni Stern

Luoghi citati: Italia, Jesi, Milano, Mira, Polonia, Roma, Venezia