«Dacci l'incasso» e lo uccidono fuori dal ristorante di D. B.

«Dacci l'incasso» e lo uccidono fuori dal ristorante «Dacci l'incasso» e lo uccidono fuori dal ristorante Sciopero sospeso Treni regolari per domenica da su possibili restauri di egemonie centriste e cattoliche nel nostro Paese. E l'ipotesi di un ritorno al «partito dei cattolici» resta confinata in ambienti minoritari, sia nella Chiesa sia fuori del Vaticano. Eppure un certo smarrimento, una certa delusione, una certa sorpresa, una preoccupazione si avverte nel mondo cattolico. Al vertice dello Stato c'è una concentrazione di leader cristiani quale raramente c'è stata in cinquant'anni di egemonia de, basti pensare al Presidente della Repubblica, a quello del Senato, a quello del Consiglio. Dal mondo laico, sia quello di sinistra, da D'Alema come da Amato, sia quello di destra, da Berlusconi come da Fini, piovono attenzioni, riconoscimenti, persino autocritiche, che lusingano i cattolici e il loro impegno in politica. La società italiana vede, poi, una presenza di voci cattoliche persino eccessiva: interviste, commenti, appelli, riflessioni di vescovi e preti dilagano in tv e sui giornali, dallo stesso Papa a ROMA. Treni regolari domenica prossima. E' stato sospeso, infatti, lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dai ferrovieri. La decisione è stata assunta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fisafs al termine dell'incontro che si è svolto ieri con le Fs spa. Determinante per la sospensione dello sciopero è stato l'impegno assunto dalle Fs a non intraprendere iniziative unilaterali, a cominciare dal congelamento, fino al primo marzo prossimo, dei tagli previsti per il trasporto locale, dagli esodi incentivati e dalle modifiche all'organizzazione del lavoro. Altrettanto decisivo è stato il giudizio, espresso dall'azienda, di «percorribilità» della piattaforma sindacale e la disponibilità a procedere in tempi brevi al rinnovo del contratto, nel rispetto degli accordi interconfederali siglati il 23 luglio '94 e il 24 dicembre '94. [AdnKronos] LA SPEZIA. Volevano compiere una rapina i due uomini incappucciati che hanno ucciso a revolverate Paolo Ruisi, il trentaduenne contitolare di un ristorante di La Spezia. Miravano ai 10 milioni (l'incasso della serata) che aveva in tasca. Gli inquirenti hanno ricostruito il delitto grazie alla testimonianza della convivente della vittima, Cristiana Vetrale, 25 anni. L'altro ieri sera, sono usciti dal locale e si sono diretti verso casa, ma due individui si sono presentati pistole in pugno: «Dacci i soldi», hanno intimato alla donna. Cristiana Vetrale ha allungato 10 mila lire, mentre Ruisi si è girato verso di lei. Un movimento che, forse, è stato interpretato da uno dei malviventi come il tentativo di estrarre un'arma. Uno dei banditi ha sparato quattro colpi che hanno colpito in pieno l'uomo, che è morto poco dopo, [d. b.] ¥

Persone citate: Berlusconi, D'alema, Dacci, Paolo Ruisi, Ruisi

Luoghi citati: La Spezia, Roma