«La imploriamo fermi questa vergogna»
Il testo del messaggio: stavolta il mondo non si girerà dall'altra parte come negli Anni Trenta Il testo del messaggio: stavolta il mondo non si girerà dall'altra parte come negli Anni Trenta «La imploriamo, fermi questa vergogna» nia del 1936 anziché quella del 1996. Bisognerebbe bloccarla adesso, prima che si diffonda e cresca in virulenza come già fece una volta. Lei potrà pensare che in quanto non tedeschi non siano affari nostri. Ma il mondo contemporaneo è un posto differente, più piccolo. Siamo molto più dipendenti l'uno dall'altro. Quando una nazione moderna mostra la sua cattiva volontà nel difendere i diritti fondamentali di un gruppo di suoi cittadini, e anzi dà prova di voler partecipare alla persecuzione, chi vede giusto negli altri Paesi deve farsi sentire. Non si deve permettere agli estremisti del suo partito di credere che il resto del mondo si giri dall'altra parte. Non questa volta. Coloro che cercano di accrescere il proprio potere o indulgono ad avversioni personali replicando la deplorevole tattica degli Anni 30 non devono potersi concedere questo lusso. Questa volta le voci si leveranno. Imploriamo che lei metta fine a questo vergognoso esempio di persecuzione. E' un'ignominia per la nazione tedesca. Riportiamo il testo integrale del messaggio pubblicato sull'lnternational Herald Tribune (intestato «Lettera aperta a Helmut Kohl, Cancelliere della Repubblica federale tedesca») che ha innescato la polemica con Bonn Seguono i nomi dei 34 firmatari americani Caro cancelliere Kohl, abbiamo firmato questa lettera per manifestare la nostra profonda preoccupazione per la odiosa discriminazione contro gli aderenti a Scientology praticata nel suo Paese e dal suo stesso partito. Noi non siamo di Scientology, ma non possiamo stare a guardare mentre questa tremenda situazione perdura e si incancrenisce. Negli Anni 30 in Germania Hitler fece dell'intolleranza religiosa la politica governativa ufficiale. Gli ebrei furono dapprima emarginati, poi esclusi da molte attività, diffamati e infine sottoposti a indicibili orrori. Il mondo rimase in silenzio. Forse se si fosse fatto sentire, prendendo una posizione forte, la storia sarebbe stata diversa. Non possiamo cambiare la storia, ma possiamo cercare di non riviverla. Negli Anni 30 toccò agli ebrei. Oggi a Scientology. La questione non è se si approva o si disapprova quello che Scientology fa. La discriminazione governativa organizzata contro qualsiasi gruppo sulla base delle sue credenze è aberrante anche quando la maggioranza respinge tali credenze. E quando gli individui hanno determinate convinzioni che considerano la propria religione, un governo democratico non ha il diritto di proclamare d'imperio che quella non è una religione allo scopo di aggirare le leggi contro la discriminazione religiosa. Inoltre i tribunali tedeschi hanno stabilito più di Ron Hubbard, il fondatore di «Scientology» una volta che Scientology è, di fatto, una religione. Persone colpevoli di nessun altro crimine se non di appartenere a Scientology sono bandite dai partiti politici tedeschi, incluso il suo. Gli aderenti a Scientology non possono ottenere impieghi o contratti pubblici. Bambini sono stati esclusi dalle scuole perché i loro genitori appartengono a Scientology. Il suo ministro del Lavoro ha proposto di mettere al bando Scientology da tutti gli incarichi pubblici. E come il rogo dei libri degli Anni 30, il suo partito ha organizzato boicottaggi e cercato di bandire le performance di Tom Cruise, John Travolta, Chick Corea e ogni altro artista che creda a Scientology. Questi atti sono intollerabili in ogni Paese che concepisca se stesso come democrazia moderna. Questa oppressione organizzata comincia a suonare familiare... come fosse la Germa¬ Robert Bookman, John Calley, Sanford R. Climan, Constantin Costa-Gavras, Bertram Fields, Andrew M. Fogelson, Larry Gordon, Goldie Hawn, Barry Hirsch, Dustin Hoffman, Alan Horn, Kevin Huvane, Larry King, Lawrence M. Kopeikin, Arnold Kopelson, Raymond Kurtzman, Sherry Lansing, Michael Marcus, Doug Morris, Rick Nicita, Morris Ostin, Mario Puzo, Jack Rapke, Terry Semel, Sid Sheinberg, Casey Silver, Tina Sinatra, Aaron Spelling, Sheldon Sroloff, Oliver Stone, Robert Towne, Gore Vidal, Paula Wagner, Fred Westheimer
Luoghi citati: Bonn
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