I «dianetici» Sessantamila in Italia

I «dianerid I «dianerid » Sessantamila in Italia Arrivano in Italia a fine Anni 60, inizio 70 le prime traduzioni dei libri di Ron Hubbard, scrittore di fantascienza che lancia una sua filosofia e poi una chiesa. Si chiamano «Dianetics», «Self Analysis», «Il libro dei fondamenti», «La scienza moderna della salute mentale». Promettono di «combattere disturbi, emozioni indesiderate, malattie psicosomatiche». A cavallo fra Anni 70 e 80 i primi giovani associati a Dianetics propagandano libri e filosofia di Hubbard soprattutto a Milano e Brescia, con questionari per conoscersi meglio. Nell'82 le poche centinaia di associati sono già diventati ventimila persone di diversa estrazione sociale e culturale (oggi sono 60 mila). Incominciano le complesse avventure giudiziarie. A Torino dura a lungo un'inchiesta per evasione fiscale contro Scientology, costituita come chiesa anche in Italia a metà Anni 80. E la cosa finisce in Cassazione: è chiesa o società commerciale? Pensiero o vendita di libri? La chiesa è un trucco? Finirà in assoluzione. L'attacco più duro viene da Milano. Lì è nata un'associazione, Aris (Associazione ricerca sulle sette). Partono accuse di plagio, circonvenzione di incapace: avete lavato il cervello ai nostri parenti. Qualcuno cerca di rintracciare in Francia uno psichiatra canadese, il «deprogrammatore», che libera dal «lavaggio del cervello». Saranno molti i processi. Il giudice istruttore Gluica Mulini chiede una bordata di rinvii a giudizio. Ci sono assoluzioni, nel '93 un ribaltamento e sessanta condanne. Poi la parola alla Cassazione. Oggi Scientology, forte delle assoluzioni, è attiva con sedi a Milano, Torino, Roma, Catania, Pordenone, Padova, Brescia. A lato operano i Narconon, centri antidroga (discussi i metodi) che Scientology considera altro da sé perché li fondò un ex tossicodipendente sulle orme di Hubbard. Ma è come dire che una cosa è un assessorato, altra un Comune.

Persone citate: Aris, Hubbard, Ron Hubbard