UN POMERIGGIO GIRAMONDO

UN POMERIGGIO GIRAMONDO UN POMERIGGIO GIRAMONDO Boyd, tra California e Filippine William Boyd traduzione di F. Saba Sard Frassinelli pp. 324 L. 28.S00 ILLIAM Boyd è un romanziere inglese nato nel Ghana (1952) e residente a Londra dopo esperienze formative in Nigeria, a Gordonstown (esclusiva «public school» scozzese, vi studiò anche il principe Carlo), in Francia e a Oxford, dove insegnò prima di dedicarsi alla letteratura creativa e anche alle sceneggiature cinematografiche. Dopo essersi rivelato con un romanzo satirico ambientato in Africa, non privo di echi di Evelyn Waugh, ha legato il suo nome a storie di ampio respiro, spesso ambientate in Paesi e anche in tempi lontani, e contrassegnate da una erudizione specialistica che egli sembra formarsi ogni volta ad hoc, mediante solide ricerche alimenta- UN POMERIGGIO BLU William Boyd traduzione di F. Saba Sard Frassinelli pp. 324 L. 28.S00 te da una fantasia un tantino stravagante. In Italia sono arrivati i suoi due ultimi successi, l'odierno Pomeriggio blu, e qualche anno fa Brazzaville Beach, che raccontava contemporaneamente due episodi nella vita di una stessa giovane donna: il suo presente di osservatrice di scimpanzé come membro di una spedizione scientifica lacerata sia da gelosie interne, sia dall'esplosione di una guerra intestina dello staterello africano ospite; e il suo passato matrimoniale con un brillante matematico che finisce per soccombere alla visione di una scoperta della quale non riesce mai a venire veramente a capo. Anche il personaggio centrale di Pomeriggio blu, perlomeno per buona parte del libro, è una donna energica, reduce da un matrimonio infelice. Questa Kay Fischer è un'intraprendente architetto nella Los Angeles del 1936, e si è appena vista derubare di anni di ispirato lavoro da un socio mascalzone impossessatosi della ditta. Distoglie Kay dalla crisi il sopraggiungere di uno strano signore straniero, che le dice di essere il suo vero padre (Kay è figlia di una austriaca risposata, e ha sempre creduto che il proprio genitore fosse morto in un incendio nella Guinea tedesca, dov'era nata lei). Improbabilmente ma irresistibilmente, lo strano signore convince Kay a finanziargli una spedizione a Lisbona, alla ricerca di una persona di cui ha rinvenuto le tracce, ma sulla cui identità si rifiuta di dare spiegazioni. Pseudopadre e pseudofiglia partono insieme, e a questo punto (pag. 71 ) Kay sparisce dal libro per tornare a materializzarsi solo alla fine. Il racconto si sposta ora a Manila e nel 1902, diventando la storia del misterioso visitatore di Kay, che si chiama Salvador Carriscant e che, come apprenderemo ma non avevamo ragione di dubitarne, è effettivamente, e romanzescamente, suo padre. Sopra dicevo degli ingredienti scientifici un po' alla Verne di Boyd. Nell'altro libro questi campeggiavano nell'etologia e in certi astrusi tentativi di applicazione della teoria del quantum; qui dopo rapidi cenni sullo stile post-Bauhaus che Kay cerca di importare in California abbiamo modo di apprendere qualcosa sull'infanzia di due grandi conquiste moderne, la chirurgia e l'aeronautica. Carriscant è infatti un bravo chirurgo che deve lottare con la gelosia, l'arroganza e la spaventosa arretratezza dei colleghi spagnoleschi dell'ospedale paramilitare in cui lavora (l'epoca è quella dell'occupazione americana delle Filippine e della guerriglia che tenta di contrastarla); e il suo anestetista e braccio destro ha l'hobby dell'aviazione, tanto che durante la storia si costruisce un velivolo allo scopo di vincere il premio internazionale promesso a chi riesca a volare incolume per un certo tratto e a una certa quota. Carriscant è sposato senza amore, e la sua vita sentimentale viene sconvolta quando egli si trova a dover operare in condizioni di emergenza la bella moglie di un ufficiale. Nel frattempo una catena di misteriosi e sanguinosissimi omicidi turba la già inquieta comunità multirazziale. Un caparbio capitano americano decide di scoprire il colpevole a ogni costo... Non aggiungo altro, né, credetemi, ho rivelato troppo. E non vorrei nemmeno dare l'idea di un freddo, astuto dosatore di ingredienti; in realtà le trame di Boyd, pur bene organizzate, funzionano grazie a un tocco in più rispetto a tanti altri moderni narratori di avventure per adulti, identificabile con la ottima capacità di evocare vividamente luoghi poco familiari e piuttosto scomodi. In ciò lo scrittore appare contemporaneamente originale e bene inserito in una britannicissima tradizione di giornalisti-viaggiatori a casa loro in tutto il mondo. p pmoderni narratori di avventure per adulti, identificabile con la ottima capacità di evocare vividamente luoghi poco familiari e piuttosto scomodi. In ciò lo scrittore appare contemporaneamente originale e bene inserito in una britannicissima tradizione di giornalisti-viaggiatori a casa loro in tutto il mondo.