Crash piace ai cattolici

Crash piace ai cattolici FILM DISCUSSO m CRONENBERG Crash piace ai cattolici «Letture» dice: un'opera d'arte ROMA. «Un'opera d'arte, non un film inutile»: è questo il giudizio controcorrente dei Paolini a proposito del discusso film «Crash», che ha suscitato tante polemiche anche nel mondo cattolico per le scene di efferata violenza e di sesso. Il positivo apprezzamento per l'ultima pellicola del regista canadese David Cronenberg appare sul nuovo numero del mensile culturale «Letture», diretto da don Giusto Truglia, che fa capo al settimanale «Famiglia Cristiana». Il periodico dei Paolini non è per una facile demonizzazione del film che al festival di Cannes ha vinto il Premio Speciale della giuria, anche se riconosce che ad una prima visione può apparire «gelido, ripetitivo, funereo, metallico, ossessivo, disperato». Eppure «Crash - afferma il recensore cinematografico Walter Lobina - sa mostrare in maniera penetrante alcuni aspetti inquietanti dell'attuale condizione giovanile: la ricerca di una sessualità appagante, il fascino della morte, la disperazione degli individui». Secondo «Letture» Cronenberg fa capire chiaramente che dietro la ricerca costante di superare tutti i limiti «non c'è amore, piuttosto disperazione». Il film era stato fortemente criticato alla sua uscita in Gran Bretagna. Il ministro della Cul¬ tura inglese chiese il veto perché c'era troppa violenza. Ovviamente questa presa di posizione servì solo a fare pubblicità agli schianti seguiti da atto sessuale girati dal regista canadese. Critici anche gli psichiatri: «E' stato dimostrato - ha detto Andreoli - che la violenza rappresentata può diventare violenza agita. Nei giovani c'è una grande imitazione eroica, ma non ne sconsiglio la visione, perché il mio veto avrebbe solo l'effetto dello stimolo». [s. n.] David Cronenberg

Persone citate: Andreoli, Cronenberg, David Cronenberg, Giusto Truglia, Paolini, Walter Lobina

Luoghi citati: Cannes, Gran Bretagna, Roma