«Fatemi capire» alle 9 della sera di Alessandra Comazzi

«Fatemi capire» alle 9 della sera TIVÙ* & TIVIT «Fatemi capire» alle 9 della sera PARTE a bomba, senza neanche la pubblicità prima, annunciato direttamente da Milly Carlucci al termine della «Zingara». Ed entra subito, Gad Lerner, nel cuore del problema, che sono i soldi. Senza preamboli, senza introduzioni, ma con una dichiarazione fatta da un giovane signore con gli occhi chiari e taglienti, che lavora per una finanziaria: chi possiede fino a cinquecento milioni si considera piccolo risparmiatore; chi possiede dai cinquecento milioni al miliardino è un medio risparmiatore. E i medi risparmiatori sono molti più di quelli che si pensa. Frustrato immediatamente tutto quel pubblico di Raiuno che credeva di avere un po' di denaro da parte, e scopre invece di non essere nemmeno considerato un risparmiatore, il programma prosegue con ritmo forsennato. Proprio il ritmo è la prima arma di cui Lerner dota il suo «Pinocchio». Un ritmo che non si spezza nemmeno quando si devono dare le spiegazioni necessarie per una materia dal linguaggio ostico. Cronaca di un programma annunciato. «Pinocchio» è stato dallo stesso Lerner molto annunciato, molto raccontato prima del debutto. Perché è un programma a rischio, se non altro quantitativo. Il primo conduttore di «Milano, Italia», che molti rimpiansero quando lasciò la tv, si era allora cimentato in una trasmissione di Raitre, l'allora Raitre di Guglielmi, che andava in onda verso le 11 di sera. Collocazione protetta, destinata a una fascia di pubblico non numerosa ma 11 c I tette I pubi interessata, non quel pubblico che accende il televisore e non lo guarda, e forma i grandi numeri. Ben altro ci si aspetta dalla prima serata di Raiuno, serata abituata ai risultati: ci voleva coraggio per sistemare «Pinocchio» in quel martedì dove fino all'altri anno Pippo Baudo organizzava le sue gare delle arti e dei mestieri. Sapremo più tardi i risultati dell'Auditel, e sarà importante non badarci troppo. Visto che continuamente ci si lamenta perché la Rai ha abdicato dalla sua funzione di servizio pubblico, bisognerà pur superare il problema-audience. Ma ricordare piuttosto che l'azienda svolge il suo compito, se si occupa dei soldi dei suoi telespettatori. Lerner è tornato in tv più sorridente rispetto al passato (ma il sorriso si dissolve col passare delle ore). Con la stessa camicia a piccoli quadri che evidentemente è un portafortuna. Con qualche difficoltà tecnica di audio. Con i movimentati servizi esterni, quello di Gabriele Romagnoli ricco di citazioni cinematografiche su «Millionaire», quello di Mario Giordano. Ma soprattutto è tornato con la stessa grinta, con la stessa voglia di capire («fatemi capire») nei confronti dei suoi invitati, quelli seduti davanti alla struttura mobile e lignea (legno come in «Milano, Italia»), quelli seduti in platea. Non dà tregua agli ospiti, non gli consente di essere poco chiari, li rimprovera quando vanno fuori tema oppure spontaneamente applaudono lo stendardo di Cuccia che scende dal soffitto. Alessandra Comazzi il

Persone citate: Cuccia, Gabriele Romagnoli, Gad Lerner, Guglielmi, Lerner, Mario Giordano, Milly Carlucci, Pippo Baudo

Luoghi citati: Italia, Milano