Pinocchio tra i risparmiatori

Ieri sera su Raiuno, in diretta dalla Borsa di Milano, la prima puntata del nuovo programma d'informazione Ieri sera su Raiuno, in diretta dalla Borsa di Milano, la prima puntata del nuovo programma d'informazione Pinocchio tra i risparmiatori Lerner al debutto indaga sui «nostri soldi» MILANO. Legno, tanto legno come un Pinocchio che si rispetti ha da essere. Legno per le sedie pieghevoli che qualcuno dei seicento presenti trova scomodine. Legno per quella specie di cubo-contenitore, un po' zattera di salvataggio, un po' cabina d'astronave, un po' impalcatura, che circonda le sei poltroncine arancio (comode) dove siedono gli ospiti, i big, gli invitati. Insomma, pochi lustrini, nessun effetto speciale, materiali semplici, cartelloni simil ferroviari con la scritta della città ospitante (ieri Milano, tra sette giorni Taranto), rulli di carta da pacco per illustrare dati e grafici. Zac, alle nove meno dieci di martedì s'accendono le lucine delle telecamere e Pinocchio prende forma: un miracolo, fino a un istante prima era caos, disordine, vocio indistinto, dentro il salone enorme che fu un tempo la Borsa di Milano, quella delle grida appunto, coi recinti per gli agenti di cambio e il parco buoi per il pubblico, Borsa mandata in soffitta dai computer e dalla telematica. Per una sera nell'ex tempio degli affari si torna a parlare di soldi, di risparmi e investimenti. Debutta Pinocchio, centodieci minuti di informazione, ospiti (Giuliano Amato, Marco Tronchetti Provera della Pirelli, il commissario Consob Salvatore Bragantini, il leghista Gianfranco Pagliarini, il presidente degli industriali veneti Nicola Tognana, Gianni Pedo, segretario della Camera del lavoro di Brescia) e pubblico sollecitati al confronto da Gad Lerner. «Pinocchio non dirà bugie», promette il conduttore cominciando l'avventura da Milano, piazza Affari, parlando di soldi: «I nostri soldi», precisa. Argomento accattivante in questo inizio d'anno con la manovra alle spalle, l'eurotax alle porte, una manovrina in prospettiva primaverile: chi, ammettiamolo, non vorrebbe far fruttare al meglio i propri quattrini? Si anima il parterre. Sollecita risposte, Gad Lerner. I Bot non rendono come un tempo: per fortuna o per sfortuna? «Per fortuna», è la risposta dj Amalo. Della Borsa pochi si fidano: perché? Forse, insiste qualche piccolo azionista, per il susseguirsi di troppi crack o quasi crack: Olivetti, Gemina per parlare dei più recenti. O forse perché il capitalismo è in mano a pochi gruppi, come accenna Pagliarini. E poi Cuccia e Mediobanca onnipresenti: un bene, un male? Bragantini è perplesso. Tronchetti seccato: «Per fortuna ci sono loro». Certo, il problema è come ridar fiducia ai risparmiatori e come potenziare un mercato asfittico: «Servono misure forti», chiedono gli operatori, insomma un occhio di riguardo dal governo. Domande, risposte. Tante. Inevitabili visto un argomento che può allargarsi a dismisura, chiama direttamente in causa le scelte eco- nomiche del governo, mgloba le delusioni del Nord-Est, si infiamma nello scontro sul contratto dei metalmeccanici, dà corpo alle certezze e alle incertezze degli operatori finanziari tra tassi che scendono e un'Europa che resta meta lontana. C'è di che alzare la voce, di tanto in tanto. Stile Gad Lerner, come ai tempi di «Milano Italia» o di «Profondo Nord»: nervoso, teso, emozionato per il debutto su Rai Uno che è pur sempre la madre di tutte le reti. Debutta Pinocchio nel martedì che viene dopo la Befana dei miliardi di Carràmba che tuttele-feste-si porta-via: debutto di martedì, uno schiaffo alla cabala che sconsiglierebbe di «partire di Venere o di Marte». Ma tant'è. La battaglia dell'informazione via etere ha regole e tempi prefissati e a gennaio in palinsesto trovano spazio riflessione, approfondimento, inchieste, insomma, tutto quanto fa politica, economia, cronaca. Scontro titanico, hanno promesso gli spot. Scontati gli avversari, Mediaset contro Rai. E se Mediaset, su Italia 1, da quattro settimane ha messo in campo il capitano Achab-Santoro con il suo Moby Dick, ecco Rai Uno rispondere con il Pinocchio di Lerner che precede di due giorni il «Tg3 prima serata» di Lucia Annunziata. Santoro, Lerner, Annunziata, l'uno contro l'altro ar¬ mati (di microfono) nella santa guerra dei programmi d'informazione in tv: impegno ambizioso, tener incollati alla poltrona in prima serata - la lascia più seguita, quella che viene dopo il tigì milioni di telespettatori con la forza dell'attualità. Mica facile. Qualcuno sconsigliava: l'italiano - diceva - dopo anni di dibattiti su tutto e tutti si è stufato... Non sono più i tempi eroici di Tangentopoli, quelli della crisi dei partiti della prima Repubblica e del boom leghista: ora, dicono, la gente ha voglia d'altro. Tanto è vero, aggiungono, che Santoro con Moby Dick non ha nemmeno sfiorato i picclù d'ascolto di Samarcanda. Non è vero, rispondo¬ no altri: dopo un'orgia di intrattenimento facile c'è voglia di programmi d'informazione seria. Il dibattito è aperto e l'Auditel pronto a far da giudice: si vedrà. «Saranno lampi di guerra», aveva promesso Santoro anticipando la sfida del martedì, Moby Dick contro Pinocchio, due personaggi del mondo fantastico lanciati nella mischia del reale. «Sarà la grande occasione per appannare quel bisogno di normalità che in questa fase prevale negli italiani». Parola di Capitano Achab che ieri sera ha fatto vacanza: un pizzico di pretattica in attesa del confronto, tra sette giorni, aspettando i lampi... [a. z.] Nessun effetto speciale: un cubo-contenitore rulli di carta da pacco e seicento sedie di legno per il via a un'avventura che si annuncia stimolante no coetti ha e piecento Legno contevatagve, un nda le mode) ig, gli strini, teriali ferro città sette rta da rafici. sera i torarmi e cchio, mazioMarco elli, il vatore ranco gli inQui accanto Gad Lerner. Sotto Giuliano Amato, uno degli ospiti della prima puntata di «Pinocchio», ieri sera su Raiuno «Pinocchio» della Disney, tra il Gatto e la Volpe. Sotto: Marco Tronchetti Provera e Enrico Cuccia «Pinocchio» della Disney, tra il Gatto e la Volpe. Sotto: Marco Tronchetti Provera e Enrico Cuccia Qui accanto Gad Lerner. Sotto Giuliano Amato, uno degli ospiti della prima puntata di «Pinocchio», ieri sera su Raiuno

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