Inflazione in aumento a gennaio
Il Pil cresce dello 0,6% nel terzo trimestre '96. Bersani: sulla manovra aggiuntiva decideremo tra un mese Il Pil cresce dello 0,6% nel terzo trimestre '96. Bersani: sulla manovra aggiuntiva decideremo tra un mese Inflazione in aumento q gennaio Ma Prodi assicura: «A febbraio un buon dato» ROMA. Il 1997 apre nel segno di una attenzione ossessiva alle cifre dell'economia. Sarà così in tutta Europa, in vista delle scelte per l'unione monetaria. Già si pensa ai dati di domani commentando quelli di oggi. Così il governo si è mosso in anticipo, reagendo alle prime stime riservate che danno l'inflazione in lieve rialzo a gennaio. Romano Prodi non ha fatto cifre (si tratterebbe di 0,3% nel mese, 2,7-2,8% in ragione annua); ha detto solo che per gennaio si attende «dati non buonissimi, mentre quelli di febbraio saranno buoni» (pare si ipotizzi un ritorno al 2,5-2,6%). Ci vorrà ancora una decina di giorni prima di avere le cifre provvisorie sul costo della vita in gennaio, un mese per quelle definitive. La mossa precauzionale scatta dunque molto in anticipo. Nel frattempo, stamattina l'Istat diffonderà il dato definitivo di dicembre, che si confermerà molto buono, con una discesa del tasso annuo al 2,6% se non addirittura al 2,5%. Anche cifre non recentissime, d'altra parte, entrano nel gioco delle interpretazioni; così è avvenuto ieri per il prodotto interno lordo del terzo trimestre '96, che secondo la valutazione definitiva diffusa ieri dall'Istat è cresciuto dello 0,6% (la provvisoria era +0,5%). «Non sono male quei dati dichiara il presidente del Consiglio - e mi danno ragione. Vedrete poi quelli sui consumi». La tesi di Prodi, si sa, è che il Natale non sia stato così magro come molti dicono. Si sbilancia ancor di più il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni: «L'economia italiana si avvia verso una fase di ripresa. Proprio per rafforzarla il governo ha appena varato un pacchetto di incentivi all'economia e, in particolare, al consumo dei beni durevoli». Molti esperti non condividono questo ottimismo; con una prevedibile crescita zero nel quarto trimestre, il dato complessivo del '96 resterebbe il +0,8% già atteso un po' da tutti. Se si discute tanto in dettaglio sull'interpretazione delle cifre, è perché in una fase incerta come questa le sorti dell'economia dipendono molto dall'opinione che se ne ha. Il governo tende ad affermare che c'è la ripresa per stimolarla, l'opposizione fa il contrario; e i tecnici disputano sui dettagli. «Il terzo trimestre del '96 aveva tre giorni lavorativi in più; senza, ci sarebbe stato un calo» afferma l'economista dell'Iseo Giovanni De Cindio. «I segni buoni sono, per esempio, la ripresa delle costruzioni (+1,7%) e un ritorno all'aumento delle importazioni» ribatte Efisio Espa, consigliere economico di Veltroni. Di incertezza c'è ampio margine, se anche tra i critici c'è chi giudica la manovra economica del governo troppo pesante e chi al contrario ritiene che non risani l'economia perché in gran parte fittizia. Gli esperti indipendenti prevedono tutti una ripresa in primavera-estate, discordano però sull'intensità. Il consensus (media delle previsioni) tra gli osservatori economici privati internazionali assegna all'Italia nel '97 una crescita dell'1,3-1,4%; l'Ocse, l'Iseo e la Confindustria stimano l'I,2%; il governo sarebbe contento di raggiungere l'I,5% rispetto al 2% delle previsioni ufficiali di settembre. L'incertezza obiettiva riguarda la possibile manovrabis in primavera per ridurre davvero il deficit pubblico alla misura richiesta dal trattato di Maastricht. Ma forse non durerà a lungo; non fino a marzo, come molti si aspettavano. Il momento di decidere verrà «alla fine di gennaio, o all'inizio di febbraio» rivela il ministro dell'Industria, Pierluigi Bersani, che sulla ripresa sembra meno ottimista. «Occorrerà vedere spiega - se e di quanto scendono i tassi, se c'è o non c'è una ripresa e che cosa sta scostandosi dalle previsioni di bilancio». Frattanto, il quadro europeo si sta rapidamente modificando. Vista l'impossibilità politica di escludere la sola Italia dalla prima fase dell'unione monetaria, in Germania prende corpo l'ipotesi di due fasi ravvicinate: la prima nel 1999 con i Paesi «sicurissimi» (Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo, Austria, forse Finlandia e Irlanda), la seconda nel 2000 (Belgic, Spagna, Portogallo, Italia, Svezia). Nei fatti, non sarebbe un cattivo risultato per l'Italia; l'incognita è come la prenderebbero i mercati finanziari da una parte, l'opinione pubblica dall'altra. Stefano Lepri Per questo mese previsti prezzi su del 2,7-2,8% Il presidente del Consiglio Romano Prodi VARIAZIONI % RISPETTO AtLO STESSO PERIODO DELL'ANNO PRECEDENTE DEL PRODOTTO INTERNO LORDO * +0,6% SUL TRIMESTRE PRECEDENTE in K e '94 IV'94 I '95 II'95 III'95 IV'95 I '96 II'96 III'96 E I PREZZI NEL '96 7 I GENNAIO 5,5 FEBBRAIO 5,0 MARZO 4,5 APRILE 4,5 MAGGIO 4,3 GIUGNO 3,9 LUGLIO 3,6 AGOSTO 3,4 SETTEMBRE 3,4 OTTOBRE 3^0 NOVEMBRE 2,6 OICEMBRE 2,5«2,«** PREVISIONE FONTE ISTAT-SEI
Persone citate: Bersani, Efisio Espa, Pierluigi Bersani, Prodi, Romano Prodi, Stefano Lepri, Veltroni, Walter Veltroni
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