Blair: non fate l'elemosina di Fabio Galvano

Sette giorni ai Caraibi. Solo con 5 giorni di ferie. Solo con 2.590.000 lire volo compreso* «Mai dato un penny ai mendicanti». I conservatori: tu sei senza cuore Blair: non fate l'elemosina «Linea dura con barboni e microcriminali» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Ipocrita», «senza pietà». Non sono mancati gli aggettivi pesanti per commentare l'ultima chicca del leader laborista Tony Blair, al tempo stesso una confessione e una minaccia. «No, non ho mai l'atto l'elemosina ai mendicanti», ha detto in una controversa intervista a «The Big Issue», la rivista che si occupa dei più pressanti problemi sociali e le cui vendite sono affidate esclusivamente a volontari senzatetto che in questo modo raggranellano qualche soldo. «Un uomo senza pietà», hanno subito replicato varie organizzazioni di beneficenza. Ma Blair era chiaramente deciso a conquistare voti e non cuori: i voti dei conservatori delusi. Ecco allora, accanto alla confessione, la minaccia: quella di adottare, quando sarà primo ministro come è ormai nelle previsioni generali, la politica della «tolleranza zero». Di togliere i barboni dalle strade, cioè; di punire chi imbratta di graffiti i muri delle case; di colpire pesantemente i ladruncoli e gli «squeegee merchants», i maghi della spugnet.ta in agguato ai semafori per pulire i vetri dell'auto. Insomma di perseguire con rigore certe infrazioni finora considerate minori. Ma la replica - questa volta dei conservatori - è stata immediata. «Ipocrita», l'hanno definito: «Due anni la - dicono - il primo ministro Major aveva indicato analoghe intenzioni e Blair lo aveva accusato di essere "gretto, meschino e punitivo". Ora ha cambiato registro, pensa solo alle elezioni». Quel che è peggio, quella della «tolleranza zero» è una formula che ha avuto successo a New York, dove in poco tempo ha apparentemente ridotto del 17 per cento il livello di criminalità, ma come politica di stampo ultraconservatore, varata infatti da un sindaco - il repubblicano Rudolph Giuliani - considerato «grintosamente di destra». L'idea di ripulire le città del Regno Unito è piaciuta a Blair, il cui ministro ombra degli Interni Jack Straw ha anzi espresso l'intenzione di affrancare le strade da «pezzenti, avvinazzati, drogati e spugnettari». La «tolleranza zero» conquisterà qualche tory, ma non fa l'unanimità. «Un'espressione incresciosa dice l'ente di beneficenza Shelter - dietro cui si nasconde il rischio di ulteriore alienazione e marginalizzazione dei senzatetto». Per giustificare la sua nuova intolleranza e soprattutto spiegare perchè non faccia mai elemosina, Blair ha detto nell'intervista: «Spesso porto i miei figli alla stazione delle metropolitana di King's Cross e lo trovo un luogo piuttosto spaventoso e insicuro». Il problema dei barboni che dormono sotto i ponti di Londra o negli androni dei palazzi del centro, egli ha detto, dev'essere affrontato con chiarezza: «Non dicendo che è qualcosa di tollerabile, o dando una sterlina o due a un mendicante quando ne abbiamo voglia». Provocatoriamente Blair ha aggiunto che «è giusto essere intolleranti con i senzatette»; ma naturalmente a condizione che «dall'altra parte si provveda a trovar loro un posto dove andare». Ma, a giudicare dalle prime reazioni, pare che l'uscita dell'aspirante premier Tony Blair si stia rivelando un passo falso. Gli inglesi sono rimasti a bocca aperta davanti a un leader laborista - sia pure del New Labour, ma sempre del partito che ama identificarsi a torto o a ragione con una maggiore attenzione sociale - che proclama quasi vantandosene di non fare la carità; e che, per «ripulire» Londra e le altre maggiori città, non esita a colpire, insieme agli scugnizzi dei vandalici graffiti, alcune fra le categorie più deboli e sfortunate, talora già alla deriva. Ha insistito col pugno duro anche rifiutando il voto ai senzatetto, che chiedono invece di potersi registrare presso i centri d'assistenza diurna cui fanno capo. Dal canto suo, il Tony Blair italiano Walter Veltroni ha risolto a suo modo il problema della carità. Nel suo libro «La bella politica» racconta che da cinque anni ha fatto un'adozione a distanza, a nome delle sue figlie Martina e Vittoria, di due bambini brasiliani che mantiene agli studi. Fabio Galvano Il leader laborista Tony Blair viene accusato dai Tory di ipocrisia «Protestò quando Major annunciò un giro di vite contro i barboni Ora dice le stesse cose» I Veltroni: io scelgo le adozioni a distanza | Per la regina Elisabetta e il principe Filippo di Edimburgo la fase difficile non e ancora passata

Luoghi citati: Londra, New York, Regno Unito