«Tanti lutti vendicati grazie ai collaboratori»

» «Tanti lutti vendicali grazie ai collaboratori» mano più di un cambiamneto, visto che il fenomeno, da piccolo, è diventato di vaste proporzioni. E' inevitabile, quindi, che le regole continuino a subire aggiustamenti». Si riferisce alle cosiddette «liquidazioni» miliardarie? ((Anche quello delle capitalizzazioni è un tentativo di evitare che lo Stato debba caricarsi a vita queste persone e le loro famiglie. D'altra parte, chiunque sia in buona fede non può ignorare cosa significhi, quali rischi comporti la scelta di collaborare con lo Stato. Questi uomini non potranno mai più essere reintegrati nella loro terra, in un posto di lavoro normale. Queste persone hanno chiuso un capitolo. Sono destinate a subire per il resto della loro vita le conseguenze del passo che hanno fatto. Si vorrebbe uno Stato disumano che non si facesse carico della loro sorte?». Certo, ma tra l'abbandono e l'eccesso di generosità ci deve pur essere una giusta misura. «La storia delle capitalizzazioni milionarie è stata un tentativo e per giunta limitato a pochissime persone. Questo non esclude che la legislazione possa essere migliorata». Tuttavia sembra proprio quella dei soldi una delle cause che inducono la gente a non capire. Insieme col problema della impunità... «Non è vero che i collaboratori godano di una sostanziale impunità. Ci sono ex mafiosi ancora detenuti...». Ma ci sono autori di stragi praticamente Uberi. «Ma che prima o poi dovranno affrontare il problema della esecuzione della pena. E tuttavia la legislazione premiale anche questo prevede». Non si poteva loro promettere uno sconto di pena e basta? «Di questo godono, praticamente. Di uno sconto di pena». Ed anche di una certa tranquillità economica. «L'hanno chiamata assistenza invidiabile. Vi invito a documentarvi su ciò che viene dato a tanti "poveri" collaboratori. Sono tanti, sa. Certo c'è chi, per l'enorme contributo offerto nella risoluzione delle inchieste sulle stragi, alludo alle stragi perché questo è il Paese delle stragi impunite, ha avuto di più. Ma la maggior parte dei collaboratori sopravvive fra mille difficoltà. Credetemi. Lo dico perché le persone questo non lo sanno e credono alle favole dei pentiti miliardari. Invece, a conti fatti, non è vero che le famiglie delle vittime della mafia abbiano avuto meno dei collaboratori». Francesco La Licata Concetta Mauro Martinez, la vedova dell'agente Montinaro Giuseppe Costanza, l'autista di Falcone, sopravvissuto alla strage tori

Persone citate: Concetta Mauro Martinez, Francesco La Licata Concetta Mauro, Giuseppe Costanza, Montinaro

Luoghi citati: Falcone