La città delle donne coraggio

Ad Apartado governano loro: i maschi in estinzione per colpa di rivoluzionari, narcos e militari Ad Apartado governano loro: i maschi in estinzione per colpa di rivoluzionari, narcos e militari La città delle donne coraggio Colombia, dove la guerriglia fa strage MEDELLIN Massacrati 15 contadini BOGOTA'. Una nuova strage è stata compiuta da un commando paramilitare di destra colombiano a Dabeiba, 180 chilometri a Nord Ovest di Medellin. Sono stati scoperti 15 cadaveri di contadini orrendamente mutilati; secondo le testimomianze raccolte, la mattanza sarebbe avvenuta nella notte del 31 dicembre lungo un sentiero di Tascon che collega Medellin alla zona di piantagioni di banane, sotto controllo delle Fare {le Forze armate rivoluzionarie della Colombia). I guerriglieri di sinistra hanno assaltato ieri un carcere ad Arauca, 440 chilometri a Est della capitale Bogotà, a ridosso del confine con il Venezuala, e liberato 19 loro militanti con i quali si sono poi dileguati; quattro fuggitivi sono stati poi ripresi. Altri delitti hanno porrtato a venti le vittime della violenza politica in una settimana. Della violenza in Colombia ha parlato l'arcivescono di Pamplona, Victor Manuel Lopez: nel commentare il messaggio di Giovanni Paolo II all'Angelus, dedicato alle persone sequestrate e a un'appello ai sequestratori affinché liberino le vittime, il prelato ha ricordato che attualmente in Colombia sono 300 i sequestrati, 60 delle quali nelle mani delle Fare. [Agi-Ap-Efe] gione di quanto pensasse. Da gennaio a giugno, su 692 persone assassinate nella regione, 565 erano uomini. A Apartado, città sinistrata, la signora sindaco, eletta nell'agosto 1995 da una lista civica, dice convinta: «Se fossi un uomo, a quest'ora mi avrebbero già ucciso». Altre donne coraggiose sono alla testa delle princiali istituzioni della regione in lotta contro la violenza; sono generali nuovi e graziosi, che usano la femminilità come ultimo riparo contro la morte. La coordinatrice della Fiscalia (la polizia giudiziaria) è donna, al pari dei cinque ispettori che corrono sui luoghi dei massacri. Il «difensore del popolo», figura istituita dalla Costituzione del '91 con il compito di ascoltare i cittadini e dar soddisfazione alle loro lamentele il più rapidamente possibile, è un'avvocatessa di trent'anni, rossa ed effervescen¬ te, che sottolinea freddamente: «Di solito si parla di diritti dell'uomo, ma qui bisogna preoccuparsi del diritto alla vita, perché è quello che viene violato». Un'altra donna, Carmen Pilar, avvocatessa specialista di diritti umani, era stata nominata procuratore di Apartado nel febbraio '96.1 suoi due predecessori, uno dei quali donna, erano stati uccisi. Lei s'è appena dimessa. Di Apartado dice: «Ho già pianto troppo». Innanzitutto leggendo i rapporti delle torture inflitte alle famiglie dei contadini. Perché la regione di Uraba, che vive quasi esclusivamente delle sue grandi piantagioni di banane, sembra essere stata completamente dimenticata dalo Stato colombiano e dalla sua Costituzione progressista. Qui, da più di dieci anni, la guerriglia, i gruppi paramilitari, i trafficanti di droga, e l'esercito conduco¬ no una guerra senza quartiere di cui la popolazione civile è la prima vittima. Secondo il sindaco, nella regione 25 mila persone hanno dovuto fuggire dalle loro case. La sola Apartado, città principale e centro amministrativo, conta fra i suoi 90 mila abi¬ tanti mille vedove e 4 mila 500 orfani di queste lotte. E qui non è solo il calore dei Caraibi a essere pesante. E' anche il silenzio. Gli abitanti hanno l'espressione grave di chi sa che può morire domani. E tutti sono parchi di parole. Nel solo '95 le autorità hanno contato 1258 omicidi, 200 dei quali in esecuzioni collettive. Per le donne in lotta per la pace, la solitudine è grande. La signora sindaco non può essere amica o amante di nessuno. Se si legasse a un uomo, che per forza apparterrebbe a una fazione, firmerebbe la propria condanna a morte. E' in pericolo, ma passeggia senza scorta, vive sola e dice: «Io potrei essere protetta, certo, ma chi proteggerebbe le case dei miei vicini?». E aggiunge: «Temo le armi di tutte le fazioni». L'hanno soprannominata «Sindaco Coraggio» o «il Napoleone di Uraba». L'ammirano. I media colombiani l'hanno eletta donna dell'anno nel 1995. Il sindaco critica il governo centrale, preso da una delle più gravi crisi politiche della sua esistenza, al cui riguardo dice: «Per colpa loro ho dei problemi di legittimità come autorità locale. Quando ho bisogno di una risposta urgente a chi mi posso rivolgere a Bogotà, visto che sono tutti impegnati in tutt'altre cose? Il Paese non è governato, ogni istituzione si ripiega su se stessa». Maria Villegas, nel suo ufficio di «difensore del popolo» che ha aperto mi anno fa, dice: «Il 95% delle proteste riguardano problemi di ordine pubblico. La maggior parte ha luogo per omissione dello Stato o con la complicità dello Stato. Cose che aggiunge - la gente ha paura di denunciare ufficialmente. Tutti hanno paura». Lei compresa, «per forza, come tutti». Benché pensi che i responsabili della violenza «possano avere un certo rispetto perle donne»; e spera che questo la metta al riparo. Anne Proenza Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» Tutte le cariche pubbliche sono coperte da signore che hanno redatto un «Libro bianco per la pace» Dicono: «Finora siamo state difese dal nostro sesso Per questa regione siamo rimaste l'ultima speranza» La Colombia continua ad assistere ad atti di violenza di guerriglieri di sinistra, «squadroni della morte» di destra, esercito, narcotrafficanti e polizia

Persone citate: Anne Proenza, Carmen Pilar, Giovanni Paolo Ii, Maria Villegas, Medellin, Victor Manuel