I precedenti Dal divorzio alla Mammì di R. I.
I precedenti I precedenti Dal divorzio alla Mammì Ecco una breve storia dei referendum abrogativi in Italia: 12 MAGGIO 1974. Voto per l'abrogazione della leggo sul divorzio. Vincono i no, con il 59,3%. 11 GIUGNO 1978. Voto sulla legge Reale per l'ordine pubblico, e sul finanziamento pubblico dei partiti. Vincono ancora i no. 17 MAGGIO 1981 Voto per 5 referendum, due dei quali sull'aborto. Uno, dei radicali, per l'allargamento, l'altro, del movimento per la vita, per restringerlo. Gli altri vogliono abrogare la leggo Cossiga sull'ordine pubblico, l'ergastolo e il porto d'armi. Ancora ima volta grande maggioranza ai no. 9 GIUGNO 1985. Si vota per abrogare il taglio dei punti di scala mobile, deciso dal governo Craxi Le firme sono raccolte dal pei. Vittoria dei no, con il 54,3%. 8 NOVEMBRE 1987. Si vota per cinque referendum, tre sul nucleare, altri due su responsabilità civile dei giudici e commissione inquirente. Per la prima volta vincono i sì. 3 GIUGNO 1990 Si vota su tre rete rendum ambientalisti, due sulla caccia e uno sui pesticidi. I sì sono ; piti del 90%, ma il numero dei votanti non raggiunge il 50%. 9 GIUGNO 1991. Si vota per abrogare le preferenze elettorali. Respintedalia Consulta altre due richieste (sul sistema elettorale di Senato e Comuni), presentate dal comitato di Segni. Vincono i sì, con il 95,6%. 18 APRILE 1993. Si vota su otto referendum lotto sì). Il più importante modifica in senso maggioritario la legge elettorale del Senato. Aboliti 3 ministeri, il finanziamento pubblico dei partiti, le nomine politiche nelle casse di risparmio. II GIUGNO 1995. Si vota per 12 referendum. Il no vince sui tre quesiti più importanti che riguardano la legge Mammì, e sulla richiesta di modificare il sistema elettorale per i Comuni. [r. i.]
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