Ppi, Bianco gioca l'ultima carta

Un partito spaccato quasi perfettamente in due potrebbe favorire la riconferma del segretario Un partito spaccato quasi perfettamente in due potrebbe favorire la riconferma del segretario Ppi, Bianco gioca Fultima carta E Prodi: attendo collaborazione dai nuovi dirigenti ROMA. A tre giorni dal congresso del ppi, Romano Prodi lancia in anticipo un ponte verso il nuovo segretario: «Mi aspetto di avere anche dalla nuova dirigenza del ppi la stessa collaborazione e lo stesso stimolo che abbiamo avuto nei mesi scorsi». «Sospettato» di avere caldeggiato la candidatura di Pierluigi Castagnetti alla segreteria del ppi, Romano Prodi si tira fuori dalla mischia e lancia un messaggio di simpatia verso quella che il presidente del Consiglio definisce «la nuova dirigenza del ppi», quasi escludesse in ogni caso almeno un'ipotesi: la conferma di Gerardo Bianco. Da due giorni il segretario del ppi è chiuso in casa, dove sta scrivendo la relazione di apertura del congresso, una relazione alla quale sono legate le residue, ridotte chances di permanenza di Bianco alla guida del partito popolare. Ma chi ha parlato con lui in questi giorni, conosce già il taglio che Bianco darà alla sua relazione: il segretario rimetterà il suo mandato al congresso, farà un appello all'unità del partito e lascerà uno spiraglio alla sua possibile conferma. La scommessa di Bianco è quella di un congresso spaccato quasi perfettamente in due, incerto tra i candidati contrapposti, Pierluigi Castagnetti, sostenuto dalla sinistra (ma non dalla Bindi e Mattarella) e Franco Marini, appoggiato dall'area più moderata del partito e da quasi tutti i vecchi demitiani, escluso il presidente del Senato Nicola Mancino. Anche se Marini sta meditando una mossa: offrire a Bianco la presidenza del partito. E mentre l'apertura del congresso si avvicina, il clima del dibattito si scalda su un personaggio detestato da tutti i popolari: Rocco Buttiglione. Il ministro Beniamino Andreatta, sostenitore di Castagnetti, inizia il suo fuoco di sbarramento anti-Marini con una battuta allusiva: «Attenti che già un altro arrivò parlando di centro e poi, diventato segretario, tradì...». L'allusione è a Rocco Buttiglione, un personaggio che evoca irritazione in tutti i popolari ed è fatta da Andreatta sia per animare il dibattito, sia per accendere i riflettori sul possibile cambio di linea politica che potrebbe accompagnare la leadership Marini. Un ppi che dialoga con Berlusconi e Casini? Peppino Gargani, braccio destro di Marini, in qualche modo conferma i «sospetti» di Andreatta: «Non trovo niente di strano a dialogare con Berlusconi. Se può farlo D'Alema, perché noi no?». E 0 sospetto che Marini sia un nuovo Buttiglione? E' ancora Gargani a replicare: «Sarà 0 caso di ricordare che Buttiglione è stato un regalo fattoci da Martinazzoli...», di cui proprio Castagnetti fu 0 capo della segretaria. E ovviamente Buttiglione non perde occasione per «ricamare» sulla pubblicità che gli fanno i suoi ex amici popolari: «Me lo aspettavo: ogni volta che nel ppi qualcuno co- mincia a fare politica seriamente, viene fermato al grido: è come Buttiglione!». Ma l'evocazione di personaggi impopolari all'interno del ppi sembra una costante degli avver¬ sari di Marini. Ecco Roberto Pinza: «Buttiglione ci disse: "Mandatemi alla segreteria e poi ci penso io" e ci fece passare dal centro-sinistra al centro-destra. Quella vicenda è un incubo, perché ora il programma di Marini lo conosce soltanto De Mita...». Ma su ima cosa sono tutti d'accordo: stavolta è molto più difficile che nel passato controllare l'«affidabilità» dei delegati e dunque l'attribuzione delle percentuali ai tre candidati è molto incerta, anche se le stime più recenti di piazza del Gesù assegnano a Franco Marini il 55-65% dei delegati, a Castagnetti il 20-30% e al duo Bindi-Mattarella circa il 10% delle deleghe. E se queste stime fossero confermate al termine della seconda giornata di congresso (giovedì parlerà Bianco, venerdì i due candidati alla successione), potrebbe rivelarsi non determinante il drappello di delegati veneti e siciliani della ex sinistra dura e pura, quella raccolta attorno alla coppia BindiMattarella. [f. mar.] Il «fantasma Buttiglione» sullo scontro tra Marini e Castagnetti A sinistra il leader del Ccd Pierferdinando Casini Qui sopra il segretario del ppi Gerardo Bianco Il «fantasma Buttiglione» sullo scontro tra Marini e Castagnetti A sinistra il leader del Ccd Pierferdinando Casini Qui sopra il segretario del ppi Gerardo Bianco

Luoghi citati: Bianco, Roma