«Manovra-bis senza tasse»

Il «buco» di 15 mila miliardi: monitoraggio più severo sulla tesoreria Il «buco» di 15 mila miliardi: monitoraggio più severo sulla tesoreria «Manovra-bis senza tasse» Prodi: se occorre, taglieremo la spesa ROMA. «Se sarà necessaria un'altra manovra, la faremo». Cosi il presidente del Consiglio Romano Prodi ha risposto alle polemiche di questi giorni sul nuovo buco di 15 mila miliardi nei conti pubblici e l'esigenza di fare ricorso ad un'eventuale manovra per colmarlo. Dichiarazioni che sono giunte in una giornata in cui si è assistito ad un inasprimento del clima politico anche all'interno della maggioranza di governo, e che non hanno di certo contribuito a rasserenarlo. «Adesso - ha proseguito il presidente del Consiglio - stiamo cominciando a monitorare giorno per giorno i dati per vedere dimensioni e struttura della manovra da fa re, eventualmente». Il presidente del Consiglio ha definito il 1997 «l'anno della prova» e ha annunciato che il governo sottoporrà a verifica tutto l'andamento della Tesoreria «per vedere se gli scostamenti che ci sono stati negli ultimi 15 giorni di dicembre era- no stati particolari o se invece è una tendenza espansiva della spesa che bisognerà sottoporre a ulteriori controlli». «L'obiettivo - ha sottolineato Prodi - resta quello del rientro in Europa e del risanamento del bilancio pubblico». Quanto ai contenuti delle eventuali misure di primavera, il capo del governo ha precisato, riferendosi ancora alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dagli industriali, che verteranno «sulla riforma strutturale e sui tagli e i controlli della spesa e non su nuove imposte». Pensioni e sanità vanno «difese», ma anche «modernizzate, soprattutto riguardo al funzionamento del mercato del lavoro e anche al problema dell'organizzazione dell'assistenza e delle pensioni». Qualche elemento in più è giunto dal ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi. In una lettera al quotidiano «la Repubblica» ha rilevato che «tutta l'azione di risanamento dei conti pubblici si basa sulla piena realizzazione della legge Finanziaria ed in particolar modo sul taglio delle spese in essa previsto, nonché sulla tempestiva verifica di squilibri settoriali». Il ministro ha però aggiunto che «l'azione di riequilibrio dei conti pubblici può trovare positivi apporti in maggiori recuperi nella lotta all'evasione fiscale» e anche nella recente iniziativa del ministro della Giustizia Flick per i possibili effetti economici in termini di risarcimenti. In en¬ trambi i casi, comunque, secondo il ministro Ciampi, la dimensione di tali recuperi, potenzialmente anche rilevante, al momento non può essere oggetto di quantificazione. Molto più preciso ha potuto invece essere nelle sue previsioni il leader di An Gianfranco Fini che ha liquidato i tentativi del presidente Prodi e del ministro Ciampi di sedare le polemiche e ha pronosticato «un anno particolarmente difficile». E, questo, «a causa della politica profondamente ingiusta che sta seguendo il governo Prodi». «Viviamo - ha spiegato il leader di An - in un momento di crisi economica di cui il governo non si rende conto e l'aumento delle tasse rischia di uc¬ cidere quell'economia che produce il po' di ricchezza che c'è». Antonio Marzano, responsabile economico di Forza Italia, ha giudicato «fallimentare» l'operato del governo sul fronte economico e lo ha invitato a «sgombrare il campo», e dimettersi. E Rocco Buttiglione, leader del Cdu, scrive su «La Nazione» che «Prodi ha governato almeno metà del 1996 e ha condotto una manovra di aggiustamento che non ha aggiustato nulla» e che «il cammino verso il risanamento dei conti pubblici ha perso un anno e, anzi, ha fatto un passo indietro». Un altolà è giunto anche da Rifondazione comunista agli inviti da parte del ministro della Difesa ed economista Benia- mino Andreatta a intervenire sulle pensioni. E' stato Franco Giordano a far sapere che la strada dell'anticipazione al '97 della verifica sul fronte previdenziale non è praticabile». Così come non è praticabile la strada di una nuova manovra. Non è solo l'economia, ma anche la giustizia ad avvelenare il clima politico di questi giorni e il presidente Prodi ha sottolineato 1'«importanza» dei pentiti pur ribadendo la necessità di fare attenzione «alle spese e ai benefici» ad essi destinati perché «esistono degli equilibri che devono essere rispettati e che in molti casi non 10 sono stati». Quanto alle proposte del ministro Flick, il presidente Prodi ha parlato di «proposte equilibrate» e ha promesso che «si terrà conto» delle obiezioni sulla necessità di garanzie di giustizia, di non discriminare tra ricchi e poveri. Flavia Amabile «Le proposte del Guardasigilli sono equilibrate. Non si discriminerà tra ricchi e poveri» 11 Polo all'attacco Fini: la politica economica del governo è molto ingiusta Il presidente del Consiglio Romano Prodi PRO E CONTRO IL MINISTRO BORRELLI, D'AMBROSIO, CARDELLA VIGNA [MAGISTRATI], D'AIELLO, DI NOIA [AVVOCATI] VELTRONI PISAPIAMANCONI, BIANCO, CASTAGNÉTO [POLITICI] GROSSO [VICE PRESIDENTE CSM] FAVOREVOLI BORRACCETTI, ALMERIGHI, MARCONI [MAGISTRATI] FLAMMINII. MINUTO, AMODIO, TAORMINA [AVVOCATI] MAIOLO. PARENTI, MANCUSO, SEGNI, FUMAGALLI CARUlil [POLITICI] CAIAIs'lELLQ [EX MINISTRO GIUSTIZIAI, GUISO [LEGALE DI CRAXI], AMODIO [LEGALE DI BERLUSCONI] CONTRARI DUBBIOSI SALVI, PELLEGRINO, FOLENA, LA RUSSA, GASPARRI BUTTIGLIONE, MACERATINI

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