Il Papa: rapitori, liberate gli ostaggi di M. Tos.

// Papa: rapitori, liberate gli ostaggi APPELLO ALL'ANGELUS // Papa: rapitori, liberate gli ostaggi CITTA' DEL VATICANO. Appello del papa per coloro che essendo stati rapiti non hanno potuto trascorrere le feste con i loro cari. Ai sequestratori Giovanni Paolo II, dopo la recita dell'«Angelus» ha detto che lasciando liberi coloro che hanno sequestrato «avranno pace». «I giorni delle festività natalizie e dell'inizio del nuovo anno - ha detto il papa alle oltre ventimila persone presenti in piazza San Pietro - offrono alle famiglie l'opportunità di riunirsi, talvolta dopo lunghi periodi e magari superando grandi distanze. Il pensiero allora non può non andare a quelle famiglie che sono private di tale gioia, perché all'appello "manca qualcuno". E tra coloro che "mancano", ancora una volta desidero ricordare le persone rapite o scomparse in circostanze misteriose, ed assicurare ai loro cari un particolare ricordo nella preghiera. La misericordia di Cristo, nato nel¬ l'umana debolezza, spinga i sequestratori a compiere un gesto di umanità: liberare queste persone. Un gesto che colmerà di gioia chi le attende, ma che anzitutto darà pace a loro stessi». Giovanni Paolo II non ha specificato i destinatari del suo appello, non ha detto cioè se ha voluto rinnovare la richiesta già fatta ai sequestratori dell'ambasciata di Lima o se le sue parole vanno intese in senso più vasto, cioè riferibili a tutti i sequestrati. Proprio la mancanza di specificazioni sembra rendere quest'ultima ipotesi più probabile. In piazza San Pietro c'era anche il gruppo folcloristico di Giulianello di Cori: cavalieri, stendardi e costumi per ricordare il corteo dei Magi. Salutandoli, il papa ha espresso l'auspicio che «possa anche il folclore contribuire a custodire nella società un vitale patrimonio di cultura e di valori cristiani». [m. tos.]

Persone citate: Giovanni Paolo Ii

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Lima