I libri dentro una grossa calza

Titoli che i torinesi preferiscono regalare nel giorno della Befana Titoli che i torinesi preferiscono regalare nel giorno della Befana I libri dentro una grossa calza Favole, romanzi classici inglesi e horror La poesia del presepe in questi giorni si è solo un po' appannata. E mentre le luci dell'albero di Natale continuano a lampeggiare flash multicolori, dalla base dell'albero, ormai, i regali sono tutti scomparsi. Tutti o quasi. Perché tradizione vuole che facciano ancora la loro ricomparsa, domani, nelle calze della Befana tra la sorpresa e npiaciuta dei più piccoli. Lunghe calze di cotone, più spesso di lana, gonfiatesi misteriosamente durante la notte, specialmente di dolciumi. Ma tra un pacco di cioccolatini e frammenti di carbone dolce, tra un'automobilina e una mini-bambola o un videogame portatile, no è improbabile trovare, nella calza, anche qualche libro. Magari sarà quello cambiato in libreria al vesto del volume ac u ito prima di Nata.e t isultato «doppio» eppure «già letto». Una rapida indagine compiuta fra le librerie torinesi dice, infatti, che il relativo viavai in libreria nel «dopo Natale e Capodanno» è dedicato soprattutto agli scambi. Ma dice anche che una parte degli acquisti avvenuti in questi giorni (abbastanza scarsi, in verità, con il venir meno dell'onda lunga natalizia) è dedicata a libristrenna da ficcare nella calza. «Piacciono i libri animati, volumi a mezzo tra il libro vero e proprio e il giocattolo» dice Pie- tro Femore, titolare della Libreria Campus. Ma «vanno molto» in questi giorni di Befana anche una favola, «La gabbianella» scritta da Luis Sepùlveda (Editore Salani) e una serie di 4 volumi «Tuttofare» (Editore Coccinella), illustrata da Nicoletta Costa, a valorizzare la manualità e la creatività infantili. Legato invece al successo dell'omonimo cartoon in visione al cinema Massimo (ma anche ai testi di Gianni Rodari che lo impreziosiscono) è «Freccia Azzurra», volumetto degli Editori Riuniti, che aveva dato buona prova di sé durante le feste. Prosegue intanto la sua corsa, anche se a ritmo ridotto, «Il Gobbo di Notre Dame», esploso nelle feste natalizie in varie edizioni. «La novità di Disney non interessa solo i bambini come regalo della Befana dicono alla Città del Sole -. Molti adulti sono tornati a riscoprire la storia di Victor Hugo, già sdita nelle versioni più disparate». Lattes segnala un certo revival negli «scolastici e parascolastici»: i classici inglesi e romantici (Jane Austen, Henry James), un significativo ritorno ai classici greci e latini con traduzione a fronte (Plauto, Terenzio, Platone). Da segnalare una propensione di fondo per l'horror nelle scelte dei (e per i) ragazzi. Collane apprezzate di questo genere sono «Piccoli brividi» o l'horror a puntate edito da Sperling intitolato «Il miglio verde». Persiste comunque, comune a tutte le librerie, la richiesta di Stephen King, successo natalizio (e non). In controtendenza infine Luxemburg, che non segnala movimenti particolari, e Fògola secondo cui, nei libri per la Befana, «c'è stato addirittura un calo» rispetto agli anni precedenti. Massimo Boccaletti Ma piacciono anche i volumi «animati» dove la lettura si lega al giocattolo questi panna'albero ampeg, dalla i regali Tutti o e vuole loro rie calze orpresa piccoli. ne, più miste notte, i. ccolatine dol e una eogame obabile anche Ma piaccii volumi «dove la lesi lega al gsdita nelle verte». Lattes segvival negli «sscolastici»: i romantici (JanJames), un sigai classici grecduzione a frorenzio, Platonuna propensil'horror nelle ragazzi. Collaquesto generevidi» o l'horro

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