E Tomba vuol tornare gigante di Cristiano Chiavegato
E Tomba vuol tornare gigante E Tomba vuol tornare gigante Ieri a spasso con Elisabeth sulla pista di Kranjska KRANJSKA GORA DAL NOSTRO INVIATO Fra mille dubbi, oggi Alberto Tomba disputerà il suo primo gigante di Coppa della stagione. Non correva fra le porte larghe dalle finali di Lillehammer il 9 marzo scorso, quando si classificò, ormai pago degli allori mondiali, al quarto posto. Esiste ancora un piccolo margine d'incertezza, perché le grandi nevicate di questi giorni hanno creato una situazione confusa e la pista Pordkoren ieri era molle tanto da affondarci per una ventina di centimetri. Ma il Grande Debutto è praticamente certo. Ricognizioni annullate e lavoro certosino degli organizzatori sloveni per rimediare. Lui, Aibertone, è deciso a correre (malgrado abbia estratto un numero pessimo, il 15...), sempre che non ci siano problemi ambientali, tipo visibilità scarsa o magari una pista disastrosa. Lo scorso anno, proprio qui, Tomba si rifiutò di ridisputare la prima manche già effettuata da una dozzina di atleti (aveva ottenuto il secondo tempo) perché non riteneva regolare la decisio¬ ne dei giudici. E il giorno dopo vinse lo slalom. «Fu per una questione di principio - ha sottolineato il bolognese - e penso ancora di aver avuto ragione. Oggi però, se le condizioni saranno regolari, ci proverò. Non sono al massimo, vedremo. Vi dirò qualcosa fra una discesa e l'altra. Il pendio mi piace, lo sapete, a Kranjska ho ottenuto cinque primi posti dall'87, tre in slalom e due in gigante». I tecnici dello staff del bolognese, intanto, hanno modificato l'impianto della piastra posta sotto l'attacco degli sci che aveva ceduto a Sestriere. Ora le viti di fissaggio sono di 17 millimetri - prima erano di 12 - e ce n'è una in più per aumentare la sicurezza. Tomba, sempre accompagnato dalla bella Elisabeth Ocka, ha dato uno sguardo al tracciato salendo per un centinaio di metri lungo la pista, mano nella mano con la sua ragazza. Poi è andato a Tarvisio per cercare di allenarsi, ma non ha trovato una pista pronta e così si è fermato a pranzo. E' apparso sereno, anche se non gli è piaciuto troppo il fatto che i fotografi si siano già scatenati per cercare di riprenderlo con la fotomodella austriaca. «Devo ammettere, però - ha riconosciuto il bolognese - che è quasi inevitabile». Una cosa che non ha digerito, invece, è stato un brutto scherzo tiratogli l'altro giorno in un distributore di benzina sull'autostrada, quando gli hanno rifilato gasolio misto ad acqua ne! serbatoio della sua Lancia Zeta. «Per fortuna non sono rimasto a piedi, ce la siamo cavata. E dire che il benzinaio mi aveva anche chiesto l'autografo». «Alberto - ha spiegato Thoeni nel suo ruolo di et - può ancora fornire delle belle sorprese, anche se ha avuto poche possibilità di entrare nel clima agonistico. E mi aspetto una conferma da Matteo Nana». Un Nana caricato, ma non montato dopo il brillante risultato di Badia. «Ho passato giorni bellissimi - ha affermato il valtellinese - mi sono sentito famoso e i miei amici di Chiesa Valmalenco mi hanno fatto grandi feste. Ma sono sempre lo stesso. E' ridicolo contrappormi a Tomba, lui è sempre un paio di gradini davanti. Comunque in uno sport individuale è normale essere uno contro l'altro». Cristiano Chiavegato
Persone citate: Alberto Tomba, Matteo Nana, Thoeni, Tomba
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