Sacchi si arrende a Baggio & Savicevic

Importanti cambiamenti in Milan e Inter per continuare a dare la caccia alla Juventus Importanti cambiamenti in Milan e Inter per continuare a dare la caccia alla Juventus Sacchi si arrende a Saggio & Saviievic Scelta obbligata, Simone è ko LE MILANESI CONTRO LE ROMANE LMILANO A prima partita di campionato del 1997 mette di fronte Milano e Roma, due città in cerca di rilancio. Le squadre milanesi, uscite malconce da un brutto dicembre, cercano punti per tornare ai vertici e insidiare il primato della Juve. L'attacco più consistente lo porta Hodgson, tecnico interista, sempre convinto che «lo spazio per recuperare lo svantaggio in classifica c'è e noi siamo pronti», mentre Sacchi si limita a chiedere alla squadra di «conquistare punti, in attesa di sistemare le cose e lanciare poi la sfida al vertice». Per raggiungere l'obiettivo i due allenatori danno spazio alla fantasia. Un po' per forza Sacchi che, dopo Weah, ha perso Simone (bloccato da una colica renale) e con Dugarry in imperfette condizioni fisiche ha deciso di lanciare contro la Lazio la coppia Savicevic-Baggio, i fantasisti troppo anarchici per uno come l'Arrigo che predilige schemi e ruoli precisi. Quanto a Hodgson deve fare a meno degli squalificati Ince e Branca, perciò ha rivoluzionato la squadra, nella speranza di azzeccare la formazione buona. Sacchi spiega la scelta di accoppiare il Genio al Codino con il fatto che «sono giocatori che mi danno affidamento, e sarei febeissimo se dovessero giocare bene», ma aggiunge di essere preoccupato perché «il Milan è sempre in emergenza fisica, mentale e di gioco. La squadra sta facendo di tutto per recuperare, ma per uscire da questa situazione ci vorrebbe qualcosa che va fuori dalla norma, maggiore grinta e personalità. Comun¬ que, sono ottimista per il futuro perché siamo sulla strada giusta. Ora è come se fossimo in precampionato, dove ci sono molti infortuni e sconfitte impreviste». Sacchi non replica a Capello che da Madrid parla di un Milan finalmente completo con una rosa nettamente migliore di quella che aveva a disposizione lui lo scorso anno: «Con tutti i problemi che mi ritrovo non ho tempo per leggere i giornali. C'è libertà di parola, ognuno può dire ciò che vuole...». E pei' smentire dissidi con Baggio spara convinto: «Sarà lui il matchwinner all'Olimpico e speriamo che valga il proverbio: squadra rabberciata squadra fortunata». Il Codino assicura: «Non ho per¬ so la voglia di segnare. Purtroppo non sono al massimo a causa dei guai al nervo sciatico». Per tappare i buchi a centrocampo, al posto di Boban, influenzato, Sacchi affiancherà Ambrosini ad Albertini mentre Locatelli è pronto a rilevare Davids nel caso che l'olandese non smaltisca in tempo la febbre che ieri gli ha impedito di allenar¬ si. In difesa Desailly prende il posto dello squalificato Costacurta con Reiziger a destra e Panucci a sinistra in sostituzione dell'altro infortunato, Paolo Maldini. Sul fronte Inter, Hodgson è convinto che la squadra sia pronta per il grande rilancio: «Siamo preparati e la condizione fisica e mentale c'è. La settimana di riposo ci ha Per Baggìo (a sinistra) un forzato ritorno; per Zanetti (a fianco) un ruolo insolito contro la Roma fatto bene. Non posso garantire il risultato, ma vi assicuro che andiamo in campo per vincere. Vogliamo l'are qualcosa di buono per noi e per i tifosi. Ci manca un po' di serenità, ma arriverà coi risultati. Lo scudetto? La Juve non l'ha ancora vinto». Poi se la prende con Ince che ha fatto capire di volersene andare a fine stagione, con un anno di anticipo: «1 contratti vanno rispettati, per questo si firmano. La sua squalifica? Pesante. Gli arbitri dovrebbero guardare con più simpatia i giocatori. Ince ha sbagliato a dire certe cose. Come Caini, che ha avuto una giornata in meno. Gli arbitri migliori hanno grandi occhi e orecchie piccolissime. E non dovrebbero infierire sui giocatori nel finale di gara». Hodgson non spiega perchè ha di nuovo rivoluzionato la formazione con Zanetti terzino destro, dietro a Djorkaei'f, e Angioma a sinistra, né teme critiche supplementari «perché ormai ho imparato a conviverci». Assicura solo che «il modulo resta immutato. Vado avanti cos'i, senza paura. La Roma? Mi ha impressionato contrv l'Atalanta. Fuori Fonseca e Balbo? Affari di Bianchi, se ha deciso cosi avrà i suoi buoni motivi». Nino Sorniani Ennesima rivoluzione di Hodgson Continua gli esperimenti portando Zanetti terzino e Angioma a sinistra SITUAZIONE DEI CAMPI NEBBIA A BERGAMO La neve non ferma il calcio. Gli stadi che ospitano i match di serie A e B non sono a rischio. La neve è stata rimossa ovunque, teloni proteggono i campi dalla pioggia che in alcune città è cominciata a cadere. Curiosità da Parma: 60 tifosi hanno provveduto a togliere la neve dal campo e saranno premiati con un biglietto gratis per vedere, domenica prossima, il Parma a Bologna. A Bergamo è comparsa una fitta nebbia, nemico pericoloso. A San Siro c'è il problema parcheggio: le zone riservate sono ancora piene di neve. A Torino il campo è in buone condizioni grazie all'impianto di riscaldamento.

Luoghi citati: Bergamo, Bologna, Lazio, Madrid, Milano, Parma, Roma, Torino