Un aereo d'oro imbarazza zar Boris

Solo gli interni costano 45 miliardi. Un giornale: questo mentre i pensionati muoiono di fame Solo gli interni costano 45 miliardi. Un giornale: questo mentre i pensionati muoiono di fame Un aereo d'oro imbarazza zar Boris // Cremlino compra un jet con camera operatoria MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sulla fusoliera, bianca come la neve, spicca la scritta Rossija; sulla coda c'è il San Giorgio vincitore con l'uccello a due teste dei Romanov. Dipinti in quel di Amsterdam, Olanda, perché, a quanto pare, in Russia non sarebbero venuti bene. L'interno è dotato di camera da letto, sala riunione, studio personale, camere per gli ospiti e, ovviamente, di una spaziosa camera operatoria dotata di tutte le apparecchiature per - si presume - un by-pass coronarico. Il tutto rivestito di pregiatissimo legno canadese, a tinte morbide gli arredamenti e le pareti dei corridoi, modernissime le finiture eseguite su indicazione, meglio sarebbe dire su ispirazione, del famoso pittore di corte IIja Glazunov. Ed eseguito in Svizzera, a Basilea, negli stessi hangar che ospitarono l'aereo personale di Hosni Mubarak, presidente egiziano. Costo del solo arredamento interno: da 20 a 30 milioni di dòllari Usa (valutazione della Komsomolskaja Pravda), cioè da 30 a 45 miliardi di lire. Non è un pesce d'aprile, anche perché siamo a gennaio. Stiamo parlando dell'Iliushin 96-300 che il presidente Boris Eltsin riceverà in dotazione a partire da lunedì prossimo dopo una travagliata gestazione di quasi un anno. Infatti, come rivela il popolare quotidiano di Mosca, l'ordina- zione fu fatta alla fine del 1995 e 111-96-300 atterrò a Basilea esattamente l'I 1 gennaio del 1996. Domanda: vuol forse significare che Boris Eltsin già sapeva che sarebbe stato rieletto a giugno di quello stesso anno? Infatti la camera operatoria non sarebbe servita per nessuno degli altri candidati. Risposta: nessuna. Seconda domanda: ma non si poteva far dipingere l'aereo in Russia, e l'arredamento farlo fare da qualche parte in Russia? Che so, a Voronezh, dove si costruiscono gl'Iliushin, o a Ulianovsk, dove li si arreda? Sarebbe costato dieci volte meno, scrive la Komsomolskaja Pravda. E aggiunge, malinconicamente, che per quella cifra si sarebbe potuto pagare le pensioni arretrate almeno alla metà di tutti i pensionati russi. La malinconia forse viene al giornalista russo dal lontano ricordo di Boris Eltsin che, parlando alle folle moscovite e russe, quando ancora era un reietto del partito comunista, tuonava contro i privilegi della nomenklatura. Si racconta anche - sempre sulla Komsomolskaja Pravda, il cui pacchetto azionario, detto per inciso, appartiene ora al Gasprom, l'ex protettorato energetico di Viktor Cernomyrdin - che quando l'aereo è finalmente atterrato a Mosca, in ottobre, la figlia di Eltsin, Tatiana, ha dato disposizioni affinché gli operatori della tv andassero a riprenderlo. Non perché venisse mostrato al pubblico, Dio ne guardi, ma affi"cbé il padre-presidente, anc.' i , ivalescenle, potesse dargli un chiata. Pare che sia rimasto soddisfatto. Con gr nde sollievo delle centinaia di persone che hanno seguito i lavori, che si sono presi le tangenti sulle spese, che hanno fatto la spola - a spese dei pensionati russi e dei contribuenti tutti - tra Mosca e Amsterdam e tra Mosca e Basilea. Ma, contrariamente ai luoghi comuni sulla puntualità svizzera, quelli di Basilea hanno impiegato non tre mesi ma nove per far rinascere bello e lussuoso l'aereo di zar Boris. E nel frattempo i motori - clie devono, in base alle istruzioni, essere periodicamente accesi - si sono guastati per inattività. All'arrivo a Mosca li si è dovuti cambiare tutti e quattro, per sicurezza. Aggiungere altri quattro milioni di dollari. E un'altra decina li si dovrà pagare alla consegna del secondo Iliushin-96-300 di Boris Eltsin. Già, perché il presidente deve avere un secondo aereo di riserva, uguale al primo in tutto e per tutto, in caso di imprevisti o di guasti. Le linee di montaggio di Voronezh sono già impegnate per la bisogna. Dunque con il 1997 Boris Eltsin potrà finalmente volare all'altezza dei suoi desideri, su un liner che avrà poco da invidiare a Air Force One dell'amico Bill. Sono ormai lontani i tempi in cui zar Boris doveva accontentarsi di volare sull'Iliushin 62 M. Che odiava, anche perché era stato l'aereo di Gorbaciov, presidente dell'Urss. Vecchio aereo, che doveva fare uno scalo ogni volta che attraversava l'Oceano, stretto, scomodo. L'unica cosa di quel quadrimotore a reazione degli Anni '60 su cui non si poteva dire nulla, l'unica cosa ineccepibile anche per Boris Eltsin, era che ci si poteva fare sopra delle belle dormite. Come dimostrò l'atterraggio a Shannon, di ritorno da Halifax, quando neanche il premier irlandese ai piedi della scaletta riuscì a svegliare il primo presidente eletto dal popolo russo. Giulietta Chiesa Costruito in Svizzera era stato ordinato poco prima delle ultime presidenziali quando Eltsin non poteva essere certo di essere rieletto §j l Cancelliere Kohl e Eltsin §j si salutano all'aeroporto