Come gioielli incastonati nei palazzi di Angelo Mistrangelo

Polenta e radette si conquistano con la motoslitta «Portoni a Torino» è stato uno dei recenti regali natalizi più richiesti in libreria Come gioielli incastonati nei palazzi Le foto mostrano un artistico patrimonio urbano Simboli e percorsi di una città ritrovata. Fra i libri che hanno riscosso un immediato riscontro per un regalo natalizio, si segnala Portoni a Torino delle Edizioni Torino Bella (lire 110.000). Si tratta di una pregevole pubblicazione corredata dalle eleganti riprese fotografiche di Luciano e Dario Muzzarini, dalle ricerche storiche di Stefano Freghieri e Maria Grazia Imarisio, che firma anche i testi che uniscono le immagini alla realtà urbana, mentre la presentazione è di Mila Levi Pistoi che scrive: «In fondo, è un modo per ripercorrere la storia della città seguando il filo rosso che lega le varie sezioni del volume». La successione delle tavole offre una significativa testimonianza intorno ai palazzi che formano un ben preciso itinerario dove «case signorili e abitazioni contadine siglano i propri accessi con frasi o termini propiziatori, oppure con motto araldico del signore, del principe, del feudatario». Realizzati in noce o in rove- re, in larice o in pioppo, i portoni «hanno unito i loro destini entro vicende di riti, magie, cerimonie e gesti quotidiani». E si passa dall'accesso carraio di origine medievale di Casa Momigliano, in via San Dalmazzo 11, al ricco portale di Palazzo Lascaris, in via Vittorio Alfieri 15, che il Pedrini assegna ad Amedeo di Castellamonte, dal portone del 1684 del Palazzo Asinari di San Marzano, in via Maria Vittoria 4, all'ingresso del Museo Egizio, via Accademia delle Scienze 6. Si ricorda, inoltre, la robustezza del portone del seicentesco Palazzo Barbaroux, già Turinetti di Cambiano, che risale al 1796, e l'elegante disegno del portone di Casa Boggio progettata dall'ing. Enrico Bonelli nel 1901, che «anticipò il diffondersi di uno dei filoni più raffinati dell'Art Nouveau». Veri e propri gioielli di arredo urbano in una città dai trascorsi regali. Si prega di chiudere piano. Angelo Mistrangelo A sin. portone in corso Re Umberto, a destra un liberty in corso Galileo Ferraris

Luoghi citati: Cambiano, Castellamonte, San Marzano, Torino